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La visione della storia di [[Marx]] è detta materialistica perché egli pensa che la storia sia la storia delle condizioni materiali dell'uomo e non dello spirito. Secondo il filosofo tedesco la storia va considerata come sviluppo dei rapporti di produzione e di distribuzione (e delle relative forme di proprietà che ne rappresentano il riflesso giuridico), ovvero come un susseguirsi di [[lotta di classe|lotte di classe]] che hanno un preciso connotato politico, poiché anche se talvolta nascono per interessi particolari alla fin fine hanno come obiettivo il controllo del potere. | La visione della storia di [[Marx]] è detta materialistica perché egli pensa che la storia sia la storia delle condizioni materiali dell'uomo e non dello spirito. Secondo il filosofo tedesco la storia va considerata come sviluppo dei rapporti di produzione e di distribuzione (e delle relative forme di proprietà che ne rappresentano il riflesso giuridico), ovvero come un susseguirsi di [[lotta di classe|lotte di classe]] che hanno un preciso connotato politico, poiché anche se talvolta nascono per interessi particolari alla fin fine hanno come obiettivo il controllo del potere. | ||
Marx distingue nella storia una ''fase asiatica'' (nata nelle città -Stato della Mesopotamia e che ebbe il suo massimo sviluppo nei grandi imperi agricoli dell'Asia, come per esempio nell'Egitto dei faraoni), una ''antica'' (nata nelle prime città -Stato greco-romano, dove si sviluppò una vasta [[proprietà privata]] ed un rapporto schiavistico), una ''feudale'' (basata sulla divisione del territorio in una gerarchia di feudi) e una ''borghese'' (l'avvento della manifattura e poi della macchina determinò il crollo delle corporazioni artigianali medievali e la loor sostituzione con l'industria capitalista.). Il passaggio da una fase all'altra è determinato dall'esplosione delle contraddizioni insite in ogni forma di produzione. Per esempio, inizialmente alla signoria feudale si contrappose la [[borghesia]], ma quest'ultima la soppresse e nella [[capitalismo|società capitalistica]] lo scontro è tra borghesia e proletariato. Nella società comunista, secondo Marx, non ci saranno contrapposizioni e lo sviluppo storico cesserà : da questo egli deduce che la meta finale della storia è proprio il [[comunismo]]. La storia è il risultato dell'azione delle condizioni sociali sull'uomo e dell'azione dell'uomo sulle condizioni sociali. | Marx distingue nella storia una ''fase asiatica'' (nata nelle città -Stato della Mesopotamia e che ebbe il suo massimo sviluppo nei grandi imperi agricoli dell'Asia, come per esempio nell'Egitto dei faraoni), una ''antica'' (nata nelle prime città -Stato greco-romano, dove si sviluppò una vasta [[proprietà privata]] ed un rapporto schiavistico), una ''feudale'' (basata sulla divisione del territorio in una gerarchia di feudi) e una ''borghese'' (l'avvento della manifattura e poi della macchina determinò il crollo delle corporazioni artigianali medievali e la loor sostituzione con l'industria capitalista.). Il passaggio da una fase all'altra è determinato dall'esplosione delle contraddizioni insite in ogni forma di produzione. Per esempio, inizialmente alla signoria feudale si contrappose la [[borghesia]], ma quest'ultima la soppresse e nella [[capitalismo|società capitalistica]] lo scontro è tra borghesia e proletariato. Nella società comunista, secondo Marx, non ci saranno contrapposizioni e lo sviluppo storico cesserà: da questo egli deduce che la meta finale della storia è proprio il [[comunismo]]. La storia è il risultato dell'azione delle condizioni sociali sull'uomo e dell'azione dell'uomo sulle condizioni sociali. | ||
== Materialismo storico e dialettico == | == Materialismo storico e dialettico == |