Massimo Rocca: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - ", ecc." con "ecc."
m (Sostituzione testo - "prima guerra mondiale" con "Prima guerra mondiale")
m (Sostituzione testo - ", ecc." con "ecc.")
Riga 2: Riga 2:


== Biografia ==
== Biografia ==
[[anarco-individualismo|Anarchico individualista]], polemizzò sprezzantemente con molti libertari italiani ([[Domenico Zavattero]], [[Nella Giacomelli]], ecc.) attraverso scritti e articoli che solitamente firmava con lo pseudonimo Libero Tancredi. Collaborò con «Il Grido della folla», «Il Novatore anarchico» (Roma, aprile-ottobre [[1906]]), fu direttore de «L'Aurora» (Ravenna) e collaboratore della rivista «La demolizione» (pubblicato nel triennio 1907-1910 prima in [[Svizzera]], poi a Nizza ed infine a Milano). Dopo tre anni passati negli [[USA]], nel [[1911]] rientrò in [[Italia]] e si gettò con foga nell'opera di propaganda a favore dell'impresa libica, essendo egli in favore di un «nazionalismo proletario, fatto di sentimento» in antitesi con il «nazionalismo capitalistico fatto d'interessi» (''La Rivolta'', quindicinale svizzero). Evidentemente le sue posizioni anarchiche stavano già degenerando (o erano già degenerate sin dal principio) verso lo [[Pseudoanarchismo|pseudo-anarchismo]].
[[anarco-individualismo|Anarchico individualista]], polemizzò sprezzantemente con molti libertari italiani ([[Domenico Zavattero]], [[Nella Giacomelli]]ecc.) attraverso scritti e articoli che solitamente firmava con lo pseudonimo Libero Tancredi. Collaborò con «Il Grido della folla», «Il Novatore anarchico» (Roma, aprile-ottobre [[1906]]), fu direttore de «L'Aurora» (Ravenna) e collaboratore della rivista «La demolizione» (pubblicato nel triennio 1907-1910 prima in [[Svizzera]], poi a Nizza ed infine a Milano). Dopo tre anni passati negli [[USA]], nel [[1911]] rientrò in [[Italia]] e si gettò con foga nell'opera di propaganda a favore dell'impresa libica, essendo egli in favore di un «nazionalismo proletario, fatto di sentimento» in antitesi con il «nazionalismo capitalistico fatto d'interessi» (''La Rivolta'', quindicinale svizzero). Evidentemente le sue posizioni anarchiche stavano già degenerando (o erano già degenerate sin dal principio) verso lo [[Pseudoanarchismo|pseudo-anarchismo]].


Partito da posizioni "[[Nietzsche|nicciane]]" e [[Stirner|stirneriane]] - che lo portarono ad auspicare « l'inveramento di un'aristocrazia di massa, che ribellandosi al potere ed elidendo la morale del gregge, conquisti per sè la libertà autentica, e liberando sé stessa, liberi ed infonda a quanti più possibile l'Amore per il Bene, il Bello, Il Vero» - in seguito, insieme all'anarchico [[Mario Gioda]], fu fra gli interventisti nella Prima guerra mondiale, distinguendosi con articoli su «Il Resto del Carlino» che incitavano Mussolini all'adesione alla guerra. Il futuro Duce all'epoca stava infatti cominciando a mettere in discussione il suo neutralismo socialista.  
Partito da posizioni "[[Nietzsche|nicciane]]" e [[Stirner|stirneriane]] - che lo portarono ad auspicare « l'inveramento di un'aristocrazia di massa, che ribellandosi al potere ed elidendo la morale del gregge, conquisti per sè la libertà autentica, e liberando sé stessa, liberi ed infonda a quanti più possibile l'Amore per il Bene, il Bello, Il Vero» - in seguito, insieme all'anarchico [[Mario Gioda]], fu fra gli interventisti nella Prima guerra mondiale, distinguendosi con articoli su «Il Resto del Carlino» che incitavano Mussolini all'adesione alla guerra. Il futuro Duce all'epoca stava infatti cominciando a mettere in discussione il suo neutralismo socialista.  
64 364

contributi