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Mass Media viene spesso abbreviato in "'''media'''" (molto più raro è l'uso del termine al singolare, ''mass medium'', cioé ''mezzo di comunicazione di massa'').
Mass Media viene spesso abbreviato in "'''media'''" (molto più raro è l'uso del termine al singolare, ''mass medium'', cioé ''mezzo di comunicazione di massa'').


== Generalità  ==
== Generalità  ==
Mass-media è sostanzialmente un sinonimo di '''mezzi di comunicazione di massa''' e fa quindi un riferimento esplicito a stampa, [[cinema]], radio, televisione ed internet. La funzione, quanto meno quella teorica, sarebbe quella di formare (o educare) ed informare le masse. In realtà  molto spesso chi detiene il [[potere]] strumentalizza i mass-media per ottenere l'obiettivo contrario: disinformare e falsificare storia passata, recente ed attuale.
Mass-media è sostanzialmente un sinonimo di '''mezzi di comunicazione di massa''' e fa quindi un riferimento esplicito a stampa, [[cinema]], radio, televisione ed internet. La funzione, quanto meno quella teorica, sarebbe quella di formare (o educare) ed informare le masse. In realtà  molto spesso chi detiene il [[potere]] strumentalizza i mass-media per ottenere l'obiettivo contrario: disinformare e falsificare storia passata, recente ed attuale.


In [[Italia]], il termine mass-media, sarebbe apparso per la prima volta sul quotidiano «La Nazione» del [[2 giugno]] [[1968]]:« Non concedersi alla suggestione ambigua dei mass-media, quali la televisione.» <ref>[http://www.focus.it/cultura/curiosita/qual-e-l-origine-e-l-esatta-pronuncia-del-termine-mass-media Qual è l'origine e l'esatta pronuncia del termine "mass media"?]</ref>
In [[Italia]], il termine mass-media, sarebbe apparso per la prima volta sul quotidiano «La Nazione» del [[2 giugno]] [[1968]]:« Non concedersi alla suggestione ambigua dei mass-media, quali la televisione.» <ref>[http://www.focus.it/cultura/curiosita/qual-e-l-origine-e-l-esatta-pronuncia-del-termine-mass-media Qual è l'origine e l'esatta pronuncia del termine "mass media"?]</ref>
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Il termine '''mass media''' compare per la prima volta intorno al [[1920]]. Il sociologo [[Marshall McLuhan]] è stato uno dei primi e più importanti studiosi di questo campo.
Il termine '''mass media''' compare per la prima volta intorno al [[1920]]. Il sociologo [[Marshall McLuhan]] è stato uno dei primi e più importanti studiosi di questo campo.


I mezzi di comunicazione di massa sono i seguenti: stampe popolari, giornali, libri, fumetti, fotografia, manifesti murali, pubblicità , [[cinema]], radio, telefono e televisione.
I mezzi di comunicazione di massa sono i seguenti: stampe popolari, giornali, libri, fumetti, fotografia, manifesti murali, pubblicità , [[cinema]], radio, telefono e televisione.


Il più potente mezzo di comunicazione di massa è oggi la televisione; questa può essere controllata dallo [[Stato]] (la RAI in [[Italia]], la BBC in [[Gran Bretagna]], la CBC in [[Canada]] ecc.), da [[capitalismo|imprenditori capitalisti]] ([[Silvio Berlusconi]], [[Rupert Murdoch]] ecc.) o da entrambi (Silvio Berlusconi, da capo del [[governo]] italiano, controlla la RAI, e da imprenditore, controlla le tv di Mediaset). Nonostante tra questi due gruppi di potere non manchino i conflitti, entrambi si sostengono vicendevolmente in maniera più o meno palese: senza il sostegno delle [[autorità ]] (che concedono le "licenze") la TV sparirebbe, senza le TV commerciali i governi avrebbero maggiori difficoltà  a controllare l'informazione e a mantenere così la propria legittimità  di dominio.
Il più potente mezzo di comunicazione di massa è oggi la televisione; questa può essere controllata dallo [[Stato]] (la RAI in [[Italia]], la BBC in [[Gran Bretagna]], la CBC in [[Canada]] ecc.), da [[capitalismo|imprenditori capitalisti]] ([[Silvio Berlusconi]], [[Rupert Murdoch]] ecc.) o da entrambi (Silvio Berlusconi, da capo del [[governo]] italiano, controlla la RAI, e da imprenditore, controlla le tv di Mediaset). Nonostante tra questi due gruppi di potere non manchino i conflitti, entrambi si sostengono vicendevolmente in maniera più o meno palese: senza il sostegno delle [[autorità ]] (che concedono le "licenze") la TV sparirebbe, senza le TV commerciali i governi avrebbero maggiori difficoltà  a controllare l'informazione e a mantenere così la propria legittimità  di dominio.


[[File: 611px-Regis_Debray.jpg|200 px|thumb|[[Regis Debray]] (1970), inventore della disciplina chiamata mediologia]]
[[File: 611px-Regis_Debray.jpg|200 px|thumb|[[Regis Debray]] (1970), inventore della disciplina chiamata mediologia]]
Nel [[1991]] il discusso filosofo francese [[Regis Debray]], con il suo ''Cours de médiologie générale'', ha introdotto nel mondo accademico una nuova disciplina: la ''[[Médiologie]]'' (mediologia). Con questa disciplina egli intenderebbe «comprendere le dinamiche con cui vengono tramandate le tradizioni dei diversi gruppi sociali, alla luce dei condizionamenti a esse imposte da parte dei principali dispositivi impiegati: la scrittura, la stampa, la televisione e attualmente Internet» <ref>[http://www.zam.it/biografia_Regis_Debray Biografia Regis Debray]</ref>
Nel [[1991]] il discusso filosofo francese [[Regis Debray]], con il suo ''Cours de médiologie générale'', ha introdotto nel mondo accademico una nuova disciplina: la ''[[Médiologie]]'' (mediologia). Con questa disciplina egli intenderebbe «comprendere le dinamiche con cui vengono tramandate le tradizioni dei diversi gruppi sociali, alla luce dei condizionamenti a esse imposte da parte dei principali dispositivi impiegati: la scrittura, la stampa, la televisione e attualmente Internet» <ref>[http://www.zam.it/biografia_Regis_Debray Biografia Regis Debray]</ref>


===La pubblicità ===
===La pubblicità ===
I media sono organizzati secondo una rigida [[gerarchia]] che permette solo a pochissimi di gestire questo potere. Gli "utenti-cittadini" vengono relegati ai margini di questo sistema, essi possono solo assistere e consumare la notizia (al massimo possono spedire le "Lettere al Direttore") ma non hanno alcuna possibilità  di partecipare alla gestione dei media.
I media sono organizzati secondo una rigida [[gerarchia]] che permette solo a pochissimi di gestire questo potere. Gli "utenti-cittadini" vengono relegati ai margini di questo sistema, essi possono solo assistere e consumare la notizia (al massimo possono spedire le "Lettere al Direttore") ma non hanno alcuna possibilità  di partecipare alla gestione dei media.


La pubblicità  esercita una grande influenza sia sui media commerciali che su quelli istituzionali. I funzionari della pubblicità  possiedono l'enorme potere di indicare quali storie raccontare e quali censurare, contribuendo direttamente all'elaborazione di una realtà  fittizia e illusoria. La pubblicità  è particolarmente efficace nelle televisioni poiché è scientificamente dimostrato che essa riduce nello spettatore il numero di onde cerebrali veloci, caratteristica del pensiero attivo, incrementando quello delle onde corte, caratteristica degli stati di rilassamento. Questo spiega perché la televisione è così efficace nel comunicare i messaggi commerciali e nel fabbricare nuovi bisogni ("bisogni indotti").
La pubblicità  esercita una grande influenza sia sui media commerciali che su quelli istituzionali. I funzionari della pubblicità  possiedono l'enorme potere di indicare quali storie raccontare e quali censurare, contribuendo direttamente all'elaborazione di una realtà  fittizia e illusoria. La pubblicità  è particolarmente efficace nelle televisioni poiché è scientificamente dimostrato che essa riduce nello spettatore il numero di onde cerebrali veloci, caratteristica del pensiero attivo, incrementando quello delle onde corte, caratteristica degli stati di rilassamento. Questo spiega perché la televisione è così efficace nel comunicare i messaggi commerciali e nel fabbricare nuovi bisogni ("bisogni indotti").


=== La TV spazzatura ===
=== La TV spazzatura ===
[[Image:Jean Baudrillard.jpg|thumb|[[Jean Baudrillard]], sociologo francese]]
[[Image:Jean Baudrillard.jpg|thumb|[[Jean Baudrillard]], sociologo francese]]
La ''Tv'' attualmente è strutturata su due livelli: la '''TV a pagamento''', che fornisce spesso “prodotti” di buona qualità  (film, documentari, informazione ecc.), anche se comunque finalizzati al consumo della cultura e all'accettazione della [[gerarchia]], della sottomissione all'[[autorità ]] e della passività ; la '''Tv generalista''', che produce generalmente programmi di scarsissima qualità  (la cosidetta «TV spazzatura») il cui scopo è distrarre, istupidire, disinformare, creare allarmismi (allarme immigrati, allarme criminalità  ecc.).
La ''Tv'' attualmente è strutturata su due livelli: la '''TV a pagamento''', che fornisce spesso “prodotti” di buona qualità  (film, documentari, informazione ecc.), anche se comunque finalizzati al consumo della cultura e all'accettazione della [[gerarchia]], della sottomissione all'[[autorità ]] e della passività ; la '''Tv generalista''', che produce generalmente programmi di scarsissima qualità  (la cosidetta «TV spazzatura») il cui scopo è distrarre, istupidire, disinformare, creare allarmismi (allarme immigrati, allarme criminalità  ecc.).


La '''TV spazzatura''' costruisce irrealtà , ad uso e consumo dei sistemi di potere, che incoraggiano l'insicurezza (e quindi la sottomissione alle [[autorità ]]) e il consumismo.
La '''TV spazzatura''' costruisce irrealtà , ad uso e consumo dei sistemi di potere, che incoraggiano l'insicurezza (e quindi la sottomissione alle [[autorità ]]) e il consumismo.


In [[Italia]], lo "stile" della '''TV spazzatura''' è stato lanciato dalle '''TV commerciali''' ed in particolare da Mediaset, a cui la RAI ha saputo velocemente adeguarsi.
In [[Italia]], lo "stile" della '''TV spazzatura''' è stato lanciato dalle '''TV commerciali''' ed in particolare da Mediaset, a cui la RAI ha saputo velocemente adeguarsi.
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'''Es. di Tv spazzatura sulle TV italiane'''
'''Es. di Tv spazzatura sulle TV italiane'''


*'''''L'Italia sul 2''''': è stato un talk-show pomeridiano di '''Rai 2''', vera e propria rappresentazione del luogo comune della realtà  italiana. Nello studio vi è il pubblico che assiste in studio alle miserevoli discussioni sui fatti quotidiani, fatte da ospiti di turno che ben incarnano tale realtà .
*'''''L'Italia sul 2''''': è stato un talk-show pomeridiano di '''Rai 2''', vera e propria rappresentazione del luogo comune della realtà  italiana. Nello studio vi è il pubblico che assiste in studio alle miserevoli discussioni sui fatti quotidiani, fatte da ospiti di turno che ben incarnano tale realtà .
*'''''Porta a Porta''''': è una rubrica televisiva di '''RAI 1''' che affronta in maniera approssimativa e volutamente confusa tematiche politiche, di cronaca e di attualità . È un programma che dal [[1996]] va in onda in seconda serata, condotto da [[Bruno Vespa]], diffondendo disinformazione, allarmismo e propaganda politica volta a celare verità  scomode.
*'''''Porta a Porta''''': è una rubrica televisiva di '''RAI 1''' che affronta in maniera approssimativa e volutamente confusa tematiche politiche, di cronaca e di attualità . È un programma che dal [[1996]] va in onda in seconda serata, condotto da [[Bruno Vespa]], diffondendo disinformazione, allarmismo e propaganda politica volta a celare verità  scomode.


=== Cultura di massa e omologazione ===
=== Cultura di massa e omologazione ===
[[Pier Paolo Pasolini]] aveva intuito in anticipo le conseguenze sociali e culturali prodotti dalla massificazione televisiva <ref>[https://www.youtube.com/watch?v=OCp3tzg2Hqk Pasolini e i medium di massa]</ref>. Egli iniziò ad accorgersi che quasi tutti i giovani proletari avevano cominciato a vestirsi e comportarsi in modo analogo ai modelli proposti dalle TV. Prima dell'avvento delle TV, sosteneva Pasolini, era possibile distinguere un proletario da un borghese, oppure un [[comunista]] da un [[fascista]], ma già  agli inizi degli anni settanta ciò era molto più difficile perchè la TV aveva innescato un processo di omologazione. Pasolini chiamò questi fenomeni '''mutazione antropologica''', nel senso che egli riteneva che grazie ai media e alle TV, le mode e i desideri della collettività  sono decise nei consigli d'amministrazione delle reti televisive e trasmesse ai telespettatori principalmente tramite la pubblicità , i film e tutti vari programmi televisivi che fanno più tendenza.
[[Pier Paolo Pasolini]] aveva intuito in anticipo le conseguenze sociali e culturali prodotti dalla massificazione televisiva <ref>[https://www.youtube.com/watch?v=OCp3tzg2Hqk Pasolini e i medium di massa]</ref>. Egli iniziò ad accorgersi che quasi tutti i giovani proletari avevano cominciato a vestirsi e comportarsi in modo analogo ai modelli proposti dalle TV. Prima dell'avvento delle TV, sosteneva Pasolini, era possibile distinguere un proletario da un borghese, oppure un [[comunista]] da un [[fascista]], ma già  agli inizi degli anni settanta ciò era molto più difficile perchè la TV aveva innescato un processo di omologazione. Pasolini chiamò questi fenomeni '''mutazione antropologica''', nel senso che egli riteneva che grazie ai media e alle TV, le mode e i desideri della collettività  sono decise nei consigli d'amministrazione delle reti televisive e trasmesse ai telespettatori principalmente tramite la pubblicità , i film e tutti vari programmi televisivi che fanno più tendenza.


[[Karl Popper]] ha definito la televisione una "cattiva maestra", arrivando a questa conclusione dopo un'accurata analisi dei programmi e degli effetti sui telespettatori. Egli pensava che il piccolo schermo fosse diventato un potere incontrollato, capace di immettere nella società  massice dosi di violenza.
[[Karl Popper]] ha definito la televisione una "cattiva maestra", arrivando a questa conclusione dopo un'accurata analisi dei programmi e degli effetti sui telespettatori. Egli pensava che il piccolo schermo fosse diventato un potere incontrollato, capace di immettere nella società  massice dosi di violenza.


== Media alternativi ==
== Media alternativi ==
[[File:Bradley roland will.gif|200 px|left|thumb|[[Bradley Roland Will]], mediaattivista anarchico di [[Indymedia]], assassinato il [[27 ottobre]] [[2006]] ad Oaxaca mentre svolgeva opera di controinformazione]]
[[File:Bradley roland will.gif|200 px|left|thumb|[[Bradley Roland Will]], mediaattivista anarchico di [[Indymedia]], assassinato il [[27 ottobre]] [[2006]] ad Oaxaca mentre svolgeva opera di controinformazione]]
[[File:Radio Black Out.jpg|thumb|380 px| Ascolta [http://radioblackout.org/ Radio Black Out!]]]
[[File:Radio Black Out.jpg|thumb|380 px| Ascolta [http://radioblackout.org/ Radio Black Out!]]]
Gli scopi principali dei media alternativi sono quelli di fornire un mezzo di comunicazione a singole [[Individualità |individualità ]] e\o gruppi [[autogestione|autogestiti]], in modo che possano svolgere un ruolo di controinformazione, favorire il dialogo e il confronto tra persone distanti fisicamente e funzionare da archivio per materiali che altrimenti scomparirebbero in breve tempo.  
Gli scopi principali dei media alternativi sono quelli di fornire un mezzo di comunicazione a singole [[Individualità |individualità ]] e\o gruppi [[autogestione|autogestiti]], in modo che possano svolgere un ruolo di controinformazione, favorire il dialogo e il confronto tra persone distanti fisicamente e funzionare da archivio per materiali che altrimenti scomparirebbero in breve tempo.  


Già  nel [[1973]] [[Ivan Illich]] propone il concetto di «strumenti conviviali» (cioè di "media partecipativi"). Questi comprendono quelle tecnologie che incentivano le interazioni anonime e creative tra gli [[Individuo|individui]], permettendo e favorendo la partecipazione delle persone alla gestione degli stessi. Undici anni dopo [[David Andrews]] diffonde l'idea di ''information routing groups'' (IRG), ovvero «gruppi di spedizione delle informazioni», costituiti da decine o centinaia di persone, ognuna delle quali può proporre e diffondere notizie e\o commenti su argomenti che maggiormente gli aggradono. Andrews non fa altro che anticipare ciò che poi si sarebbe realizzato con [[Internet e anarchia|Internet]], ovvero proporre una rete di [[Individuo|individui]] capaci di diffondere notizie e\o pareri personali in grado di scavalcare i media ufficiali.
Già  nel [[1973]] [[Ivan Illich]] propone il concetto di «strumenti conviviali» (cioè di "media partecipativi"). Questi comprendono quelle tecnologie che incentivano le interazioni anonime e creative tra gli [[Individuo|individui]], permettendo e favorendo la partecipazione delle persone alla gestione degli stessi. Undici anni dopo [[David Andrews]] diffonde l'idea di ''information routing groups'' (IRG), ovvero «gruppi di spedizione delle informazioni», costituiti da decine o centinaia di persone, ognuna delle quali può proporre e diffondere notizie e\o commenti su argomenti che maggiormente gli aggradono. Andrews non fa altro che anticipare ciò che poi si sarebbe realizzato con [[Internet e anarchia|Internet]], ovvero proporre una rete di [[Individuo|individui]] capaci di diffondere notizie e\o pareri personali in grado di scavalcare i media ufficiali.


La diffusione della rete [[Internet e anarchia|Internet]], a partire da metà  degli "anni 90", ha favorito la nascita e lo sviluppo di siti, forum, chat e network aperti al pubblico senza restrizioni rilevanti, dove ognuno è più o meno libero di postare e diffondere commenti e notizie attinenti al progetto del sito in questione. Il più importante di questi progetti autogestione|autogestiti è sicuramente quello di [[Indymedia]] (''Indy'' è una rete di collettivi che si autogestiscono e fanno controinformazione dal basso, senza alcuna speculazione economica e in maniera indipendente dai media istituzionali e commerciali), ma ve ne sono tantissimi più o meno simili.
La diffusione della rete [[Internet e anarchia|Internet]], a partire da metà  degli "anni 90", ha favorito la nascita e lo sviluppo di siti, forum, chat e network aperti al pubblico senza restrizioni rilevanti, dove ognuno è più o meno libero di postare e diffondere commenti e notizie attinenti al progetto del sito in questione. Il più importante di questi progetti autogestione|autogestiti è sicuramente quello di [[Indymedia]] (''Indy'' è una rete di collettivi che si autogestiscono e fanno controinformazione dal basso, senza alcuna speculazione economica e in maniera indipendente dai media istituzionali e commerciali), ma ve ne sono tantissimi più o meno simili.
==Note==
==Note==
<references/>
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*[[Jean-Pierre Voyer]], ''[http://archivio.edizionianarchismo.net/library/jean-pierre-voyer-introduzione-alla-scienza-della-pubblicita Introduzione alla scienza della pubblicità ]'', edizioni anarchismo, 2013
*[[Jean-Pierre Voyer]], ''[http://archivio.edizionianarchismo.net/library/jean-pierre-voyer-introduzione-alla-scienza-della-pubblicita Introduzione alla scienza della pubblicità ]'', edizioni anarchismo, 2013
*[[Noam Chomsky]], ''Illusioni necessarie. Mass media e democrazia'' (traduzione di Roberto Ambrosoli), Elèuthera, 2003;
*[[Noam Chomsky]], ''Illusioni necessarie. Mass media e democrazia'' (traduzione di Roberto Ambrosoli), Elèuthera, 2003;
*[[Noam Chomsky]], ''La fabbrica del consenso'' (con Edward S. Herman), Marco Tropea Editore, 1998  
*[[Noam Chomsky]], ''La fabbrica del consenso'' (con Edward S. Herman), Marco Tropea Editore, 1998  
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*[http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/macchine.html Macchine da indottrinamento], tratto da "Archivio Web Noam Chomsky"
*[http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/macchine.html Macchine da indottrinamento], tratto da "Archivio Web Noam Chomsky"
*[http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/il_potere01.html Il potere dei media], tratto da "Archivio Web Noam Chomsky"
*[http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/il_potere01.html Il potere dei media], tratto da "Archivio Web Noam Chomsky"
*[http://www.girodivite.it/I-media-e-l-illiberta-di-Marcuse.html I media e l'illibertà ] di [[Herbert Marcuse]]
*[http://www.girodivite.it/I-media-e-l-illiberta-di-Marcuse.html I media e l'illibertà ] di [[Herbert Marcuse]]




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