Marinus van der Lubbe: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - "[à][\s][.]" con "à."
m (Sostituzione testo - "[à][\s][;]" con "à;")
m (Sostituzione testo - "[à][\s][.]" con "à.")
Riga 16: Riga 16:
Nel [[1932]] è affianco dei tassisti di Den Haag in [[sciopero]], ai quali si rivolge con parole radicali incitandoli ad agire autonomamente rispetto a quanto suggerito loro da sindacati e partiti. Dopo un breve ricovero in ospedale per l'aggravarsi del problema agli occhi ([[4 gennaio]] [[1933]]), decide di trasferirsi clandestinamente in [[Germania]] perché il [[nazismo]] si era appena insediato al potere. Nonostante il KPD (Partito Comunista Tedesco) sperasse ancora di risolvere la questione nazista per via parlamentare, Van der Lubbe ritiene che il [[proletariato]] tedesco debba essere protagonista principale della rivolta contro il [[nazismo]], dalla quale poi prendere lo slancio per innescare la [[rivoluzione sociale]].
Nel [[1932]] è affianco dei tassisti di Den Haag in [[sciopero]], ai quali si rivolge con parole radicali incitandoli ad agire autonomamente rispetto a quanto suggerito loro da sindacati e partiti. Dopo un breve ricovero in ospedale per l'aggravarsi del problema agli occhi ([[4 gennaio]] [[1933]]), decide di trasferirsi clandestinamente in [[Germania]] perché il [[nazismo]] si era appena insediato al potere. Nonostante il KPD (Partito Comunista Tedesco) sperasse ancora di risolvere la questione nazista per via parlamentare, Van der Lubbe ritiene che il [[proletariato]] tedesco debba essere protagonista principale della rivolta contro il [[nazismo]], dalla quale poi prendere lo slancio per innescare la [[rivoluzione sociale]].


Il [[27 febbraio]] [[1933]] il Reichstag tedesco viene incendiato e quasi completamente distrutto. Marinus van der Lubbe viene trovato nei pressi ed arrestato immediatamente. Torturato, confessa la propria presunta colpevolezza e viene portato a giudizio, assieme ai leader del Partito Comunista all'opposizione, di tendenza stalinista, che anche loro erano stati fatti immediatamente arrestare con fantomatiche accuse di complicità .  
Il [[27 febbraio]] [[1933]] il Reichstag tedesco viene incendiato e quasi completamente distrutto. Marinus van der Lubbe viene trovato nei pressi ed arrestato immediatamente. Torturato, confessa la propria presunta colpevolezza e viene portato a giudizio, assieme ai leader del Partito Comunista all'opposizione, di tendenza stalinista, che anche loro erano stati fatti immediatamente arrestare con fantomatiche accuse di complicità.  


Al Processo di Lipsia, celebrato otto mesi dopo, il consiliarista olandese viene giudicato colpevole e condannato a morte per decapitazione. La corte del ''Reichsgericht'' assolve invece la dirigenza del partito comunista, anche se durante il processo l'agente del ''[[Comintern]]'' Georgi Dimitrov non aveva avuto timore nel dichiarare l'assoluta estraneità  dei comunisti (Dimitrov con il termine "[[comunista|comunisti]]" intendeva il suo Partito, infatti manterrà  sempre le distanze da Marinus van der Lubbe che giudicava non un vero comunista) e soprattutto aveva puntato l'indice su [[Hitler]], [[Goering]] e [[Goebbels]], ritenuti i mandanti dell'incendio.
Al Processo di Lipsia, celebrato otto mesi dopo, il consiliarista olandese viene giudicato colpevole e condannato a morte per decapitazione. La corte del ''Reichsgericht'' assolve invece la dirigenza del partito comunista, anche se durante il processo l'agente del ''[[Comintern]]'' Georgi Dimitrov non aveva avuto timore nel dichiarare l'assoluta estraneità  dei comunisti (Dimitrov con il termine "[[comunista|comunisti]]" intendeva il suo Partito, infatti manterrà  sempre le distanze da Marinus van der Lubbe che giudicava non un vero comunista) e soprattutto aveva puntato l'indice su [[Hitler]], [[Goering]] e [[Goebbels]], ritenuti i mandanti dell'incendio.
64 364

contributi