Marinus van der Lubbe: differenze tra le versioni

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Nel [[1933]] si costruì « Comitato Internazionale Van der Lubbe » per difendere il presunto incendiario. Secondo il comitato, l'olandese agì solamente per denunciare la conquista legalitaria del potere da parte dei [[Nazismo|nazisti]]. Per questo essi lo giudicarono come uno dei primi resistenti antinazisti, che affermava « a modo suo l'urgente necessità  di una insurrezione contro il fascismo assassino »<ref>[http://www.gavroche.info/index.php/articles-en-ligne/13-le-reichstag-en-flammes Il Reichstag in fiamme, o della riabilitazione di Marinus Van der Lubbe, militante rivoluzionario ingiustamente calunniato] (in francese), J.J. GANDINI, settembre-ottobre 2003.</ref>.
Nel [[1933]] si costruì « Comitato Internazionale Van der Lubbe » per difendere il presunto incendiario. Secondo il comitato, l'olandese agì solamente per denunciare la conquista legalitaria del potere da parte dei [[Nazismo|nazisti]]. Per questo essi lo giudicarono come uno dei primi resistenti antinazisti, che affermava « a modo suo l'urgente necessità  di una insurrezione contro il fascismo assassino »<ref>[http://www.gavroche.info/index.php/articles-en-ligne/13-le-reichstag-en-flammes Il Reichstag in fiamme, o della riabilitazione di Marinus Van der Lubbe, militante rivoluzionario ingiustamente calunniato] (in francese), J.J. GANDINI, settembre-ottobre 2003.</ref>.


Nel [[1960]], su ''Der Spiegel'', poi nel [[1962]], nel suo libro ''Der Reichsbrand. Legende und Wirklichkeit'' <ref>Fritz Tobias, ''Der Reichsbrand Legende und Wirklichkeit'', Rastatt, Baden, 1962.</ref>, Fritz Tobias afferma che la tesi del complotto [[nazista]] è infondata, così come quella del complotto [[comunista]]. Definisce falsi i documenti del libro ''Livre brun'', utilizzati in chiave antinazista <ref>Georges Goriely, ''1933'', pp. 131-132</ref>. Secondo [[Ian Kershaw]], le conclusioni di Tobias sono ormai largamente accettate <ref>I. Kershaw, ''op. cit.'', p. 1011</ref> e l' "innocenza" nazista sarebbe evidenziata dalla reazione sorpresa ed isterica dello stesso Hitler e dei vertici del Partito. <ref>I. Kershaw, ''op. cit. p. 649''</ref>. Tuttavia, l'analisi di Kershaw è stata vigorosamente contestata da Lionel Richard <ref>Lionel Richard, ''Goebbels. Portrait d'un manipulateur'', s.l., André Versaille editore, 2008, p. 132</ref>, secondo il quale « le analisi di Tobias, già  fortemente messe in dubbio da un gruppo di storici quando sono state pubblicate, non hanno più alcun credito. È stato dimostrato che sono informazioni documentarie non affidabili. All'occorrenza, Kershaw avrebbe potuto, al meno, prendere seriamente in considerazione i lavori di Alexander Bahar<ref> Alexander bahar, ''Dieses Feuer ist erst der Anfang. Die Nazis und der Reichstagsbrand'', ''in'' ''Bulletin - Berliner Gesellschaft für Faschismus- und Weltkriegsforschung / herausgegeben von Berliner Gesellschaft für Faschismus- und Weltkriegsforschung'',Berlin, Edition Organon, 2005, Heft 25/26, pp. 87-120</ref>. »
Nel [[1960]], su ''Der Spiegel'', poi nel [[1962]], nel suo libro ''Der Reichsbrand. Legende und Wirklichkeit'' <ref>Fritz Tobias, ''Der Reichsbrand Legende und Wirklichkeit'', Rastatt, Baden, 1962.</ref>, Fritz Tobias afferma che la tesi del complotto [[nazista]] è infondata, così come quella del complotto [[comunista]]. Definisce falsi i documenti del libro ''Livre brun'', utilizzati in chiave antinazista <ref>Georges Goriely, ''1933'', pp. 131-132</ref>. Secondo [[Ian Kershaw]], le conclusioni di Tobias sono ormai largamente accettate <ref>I. Kershaw, ''op. cit.'', p. 1011</ref> e l'"innocenza" nazista sarebbe evidenziata dalla reazione sorpresa ed isterica dello stesso Hitler e dei vertici del Partito. <ref>I. Kershaw, ''op. cit. p. 649''</ref>. Tuttavia, l'analisi di Kershaw è stata vigorosamente contestata da Lionel Richard <ref>Lionel Richard, ''Goebbels. Portrait d'un manipulateur'', s.l., André Versaille editore, 2008, p. 132</ref>, secondo il quale « le analisi di Tobias, già  fortemente messe in dubbio da un gruppo di storici quando sono state pubblicate, non hanno più alcun credito. È stato dimostrato che sono informazioni documentarie non affidabili. All'occorrenza, Kershaw avrebbe potuto, al meno, prendere seriamente in considerazione i lavori di Alexander Bahar<ref> Alexander bahar, ''Dieses Feuer ist erst der Anfang. Die Nazis und der Reichstagsbrand'', ''in'' ''Bulletin - Berliner Gesellschaft für Faschismus- und Weltkriegsforschung / herausgegeben von Berliner Gesellschaft für Faschismus- und Weltkriegsforschung'',Berlin, Edition Organon, 2005, Heft 25/26, pp. 87-120</ref>. »
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