Marija Gimbutas su Dea Madre, Indo-Europei, nascita e sviluppo del patriarcato: differenze tra le versioni

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'''David: ''Cosa c'è all'origine del vostro interesse per l'archeologia e le dimensioni mitologiche della Dèa delle religioni dell'Antica Europa <ref name="david">Quando parla di "Antica Europa", l'intervistatore si riferisce alle cosiddette [[società  gilaniche]]</ref>?'''''
'''David: ''Cosa c'è all'origine del vostro interesse per l'archeologia e le dimensioni mitologiche della Dèa delle religioni dell'Antica Europa <ref name="david">Quando parla di "Antica Europa", l'intervistatore si riferisce alle cosiddette [[società  gilaniche]]</ref>?'''''


'''Marija''': Credo che ciò abbia avuto a che fare con tutta la mia vita. Sono stata sempre una pecora nera. Ho fatto quello che ho visto con i miei occhi – fino ad oggi, almeno. Sono stata sempre molto indipendente. Mia madre era ugualmente molto indipendente. È stata una delle prime studentesse di medicina in Svizzera e in Germania quando non vi era alcun'altra studentessa. Quando sono nata in Lituania, c'erano ancora il cinquanta per cento di pagani. Ho avuto parecchi legami diretti con le Dèe. Erano attorno a me, durante la mia infanzia. La Dèa Laima era là , poteva chiamare la notte e guardare dalla finestra. Quando una donna partoriva, lei compariva, e la nonna organizzava le cose: era dotata di asciugamani della Dèa e dei tessuti venivano stesi per lei, perché lei tesse la vita, lei è la filatrice. La Dèa oggi può essere in via di estinzione, ma fino a 50 anni fa anni era ancora molto presente.
'''Marija''': Credo che ciò abbia avuto a che fare con tutta la mia vita. Sono stata sempre una pecora nera. Ho fatto quello che ho visto con i miei occhi – fino ad oggi, almeno. Sono stata sempre molto indipendente. Mia madre era ugualmente molto indipendente. È stata una delle prime studentesse di medicina in Svizzera e in Germania quando non vi era alcun'altra studentessa. Quando sono nata in Lituania, c'erano ancora il cinquanta per cento di pagani. Ho avuto parecchi legami diretti con le Dèe. Erano attorno a me, durante la mia infanzia. La Dèa Laima era là, poteva chiamare la notte e guardare dalla finestra. Quando una donna partoriva, lei compariva, e la nonna organizzava le cose: era dotata di asciugamani della Dèa e dei tessuti venivano stesi per lei, perché lei tesse la vita, lei è la filatrice. La Dèa oggi può essere in via di estinzione, ma fino a 50 anni fa anni era ancora molto presente.


'''Rebecca:'' Quando parla di pagani, vi riferite a persone viventi nella campagna, vicino alla natura?'''''
'''Rebecca:'' Quando parla di pagani, vi riferite a persone viventi nella campagna, vicino alla natura?'''''
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Il sistema da cui proveniva la cultura di matrice materna antecedente agli Indoeuropei, era molto diverso. Dico di matrice materna e non matriarcale perché quest'ultima desta sempre idee di dominio, ed è semanticamente contrapposta al patriarcato. Quella era una società  equilibrata, non è vero che le donne fossero talmente potenti da usurpare tutto ciò che fosse maschile.
Il sistema da cui proveniva la cultura di matrice materna antecedente agli Indoeuropei, era molto diverso. Dico di matrice materna e non matriarcale perché quest'ultima desta sempre idee di dominio, ed è semanticamente contrapposta al patriarcato. Quella era una società  equilibrata, non è vero che le donne fossero talmente potenti da usurpare tutto ciò che fosse maschile.
Gli uomini occupavano le loro legittime posizioni, facevano il proprio lavoro, avevano i loro compiti e avevano anche il loro potere. Ciò è riflesso nei loro simboli dove si trovano non solo dee ma anche dei. Le dee erano creatrici, creavano da se stesse. In un tempo così lontano come il 35.000 a.C., dai simboli e dalle sculture, possiamo osservare che le parti del corpo femminile erano parti creative: seni, ventre e natiche. C'era una visione differente dalla nostra, che non aveva niente a che fare con la pornografia.<br />
Gli uomini occupavano le loro legittime posizioni, facevano il proprio lavoro, avevano i loro compiti e avevano anche il loro potere. Ciò è riflesso nei loro simboli dove si trovano non solo dee ma anche dei. Le dee erano creatrici, creavano da se stesse. In un tempo così lontano come il 35.000 a.C., dai simboli e dalle sculture, possiamo osservare che le parti del corpo femminile erano parti creative: seni, ventre e natiche. C'era una visione differente dalla nostra, che non aveva niente a che fare con la pornografia.<br />
La vulva, per esempio, è uno dei primi simboli incisi, ed è simbolicamente collegato alla crescita, e al seme. A volte, vicino ad essa o anche al suo interno c'è un ramo o un motivo di pianta. Questo tipo di simbolo è molto duraturo, persiste da almeno 20.000 anni. Tutt'oggi, in alcuni paesi, la vulva è un simbolo che offre una sicurezza di creatività , di continuità  e di fertilità .  
La vulva, per esempio, è uno dei primi simboli incisi, ed è simbolicamente collegato alla crescita, e al seme. A volte, vicino ad essa o anche al suo interno c'è un ramo o un motivo di pianta. Questo tipo di simbolo è molto duraturo, persiste da almeno 20.000 anni. Tutt'oggi, in alcuni paesi, la vulva è un simbolo che offre una sicurezza di creatività, di continuità  e di fertilità .  


'''Rebecca: ''Perché la cultura patriarcale ha scelto di dominare?'''''
'''Rebecca: ''Perché la cultura patriarcale ha scelto di dominare?'''''
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'''Marija''': Sì, lo sono. È stata una rivelazione vedere che una cultura successiva è stata meno avanzata di una più antica. L'arte è incomparabilmente inferiore a quella che c'era prima, ed è esistita una civilizzazione di 3.000 anni, almeno, prima che fosse distrutta. Da 30 anni abbiamo la possibilità  di datare attraverso il carbonio 14. Quando ho cominciato a fare ricerche, la cronologia era assai poco chiara e noi lavoravamo duramente per comprendere a quale epoca l'oggetto era appartenuto. Allora negli anni '60 è divenuto più facile. Ho impiegato molto tempo per fare la cronologia, che è un lavoro molto tecnico, Questo ci ha dato una prospettiva del modo in cui questa cultura resistette, e voi potete vedere un buon sviluppo, dal più semplice al più sofisticato, nell'architettura e nella costruzione di templi. Qualche casa e tempio aveva anche i muri pitturati. Catal Huyuk<ref name="Catal"> Il sito archeologico di Catal Huyuk fu scoperto alla fine degli anni Cinquanta. L'archeologo James Mellaart condusse una serie di campagne di scavi tra il 1961 ed il 1965, interrotte poi fino al 1993, che portarono alla luce una vera e propria città  (fondata intorno al 7000 a.c). Numerosi sono stati i ritrovamenti di sculture e disegni raffiguranti figure femminili e la stessa Dèa Madre. Vedi anche: [http://www.melegnano.net/memorie/memorie001a.htm] </ref>  è stata così una grande scoperta in Anatolia. Le pitture dei muri sono state pubblicate solamente nel 1989, 25 anni dopo gli scavi di Myler, centoquaranta pitture sui muri – e alcuni archeologi non li credevano veri perché troppo sofisticati. Ed era al 7° millennio a.c.
'''Marija''': Sì, lo sono. È stata una rivelazione vedere che una cultura successiva è stata meno avanzata di una più antica. L'arte è incomparabilmente inferiore a quella che c'era prima, ed è esistita una civilizzazione di 3.000 anni, almeno, prima che fosse distrutta. Da 30 anni abbiamo la possibilità  di datare attraverso il carbonio 14. Quando ho cominciato a fare ricerche, la cronologia era assai poco chiara e noi lavoravamo duramente per comprendere a quale epoca l'oggetto era appartenuto. Allora negli anni '60 è divenuto più facile. Ho impiegato molto tempo per fare la cronologia, che è un lavoro molto tecnico, Questo ci ha dato una prospettiva del modo in cui questa cultura resistette, e voi potete vedere un buon sviluppo, dal più semplice al più sofisticato, nell'architettura e nella costruzione di templi. Qualche casa e tempio aveva anche i muri pitturati. Catal Huyuk<ref name="Catal"> Il sito archeologico di Catal Huyuk fu scoperto alla fine degli anni Cinquanta. L'archeologo James Mellaart condusse una serie di campagne di scavi tra il 1961 ed il 1965, interrotte poi fino al 1993, che portarono alla luce una vera e propria città  (fondata intorno al 7000 a.c). Numerosi sono stati i ritrovamenti di sculture e disegni raffiguranti figure femminili e la stessa Dèa Madre. Vedi anche: [http://www.melegnano.net/memorie/memorie001a.htm] </ref>  è stata così una grande scoperta in Anatolia. Le pitture dei muri sono state pubblicate solamente nel 1989, 25 anni dopo gli scavi di Myler, centoquaranta pitture sui muri – e alcuni archeologi non li credevano veri perché troppo sofisticati. Ed era al 7° millennio a.c.


'''Rebecca: ''Pensate che la società  matrifocale avrebbe potuto sopravvivere nelle città , o pensate che la natura della religione e dello stile di vita l'avrebbe mantenuta al livello abitualmente non più grande del villaggio?'''''
'''Rebecca: ''Pensate che la società  matrifocale avrebbe potuto sopravvivere nelle città, o pensate che la natura della religione e dello stile di vita l'avrebbe mantenuta al livello abitualmente non più grande del villaggio?'''''


'''Marija''': Sarebbe sopravvissuta nelle città . Ha iniziato a svilupparsi in una cultura urbana, soprattutto nella regione della civiltà  di [[Società _gilaniche#Cucuteni|Cucuteni]], che si trova abitualmente in Romania e nella regione occidentale dell'Ucraina. Là  abbiamo delle città  da dieci a quindicimila abitanti intorno al 4.000 a.c. Lo sviluppo urbano era iniziato ma è stato stroncato.
'''Marija''': Sarebbe sopravvissuta nelle città . Ha iniziato a svilupparsi in una cultura urbana, soprattutto nella regione della civiltà  di [[Società _gilaniche#Cucuteni|Cucuteni]], che si trova abitualmente in Romania e nella regione occidentale dell'Ucraina. Là  abbiamo delle città  da dieci a quindicimila abitanti intorno al 4.000 a.c. Lo sviluppo urbano era iniziato ma è stato stroncato.
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'''Rebecca: ''Il testo sacro che avete tradotto della cultura della dèa, si è mai presentato, per quel che sapete, in frasi o espressioni?'''''
'''Rebecca: ''Il testo sacro che avete tradotto della cultura della dèa, si è mai presentato, per quel che sapete, in frasi o espressioni?'''''


'''Marija''': È ancora da stabilire. È possibile che fosse un testo sillabico e si sarebbe probabilmente rivelato in qualcosa se la cultura non fosse stata distrutta. Il testo è andato perso nella maggioranza dell'Europa ed è in Europa orientale e centrale che la gran parte dei segni si sono conservati. All'età  del bronzo, a Cipro e a Creta, il testo è sopravvissuto, riportandosi a quello che era nel quinto millennio a.C. Una parte è conservata ma non abbiamo riferimenti molto chiari purtroppo a causa di questo cambiamento di cultura. Gli specialisti esaminano la questione e spero che, in un modo o nell'altro, riescano a decifrarlo. La difficoltà  è dovuta essenzialmente al fatto che questa lingua pre-Indo-Europea è molto poco studiata. In genere si studiano i substrati delle lingue in Grecia ed in Italia, ma di solito quello che si riesce a ricostruire sono solo nomi di luoghi come Knossos che è un nome pre Indo-Europeo. La parola "mela", ad esempio, è di origine pre-Indo-Europea e così i linguisti poco alla volta, parola per parola, scoprono quali parole non sono indo-europee. Nomi di semi, di vari alberi, di piante e animali, sono facilmente ricostruiti. Ed esistono anche più nomi pre-Indo-Europei per indicare una stessa cosa (come per il "maiale") ed entrambi venivano usati; alcune lingue usano il nome pre Indo-Europeo, mentre altre i nomi indo-europei o tutti e due. È un campo della ricerca che dovrebbe essere maggiormente sviluppato in futuro ed io penso di avere esercitato una certa influenza in questo settore. È di estrema importanza avere una ricerca interdisciplinare. Per molto tempo alle università , si sono istituiti più dipartimenti e nessun collegamento tra loro. L'archeologia veniva in questo caso privata dei collegamenti sia con gli studi linguistici che con la mitologia ed il folclore.
'''Marija''': È ancora da stabilire. È possibile che fosse un testo sillabico e si sarebbe probabilmente rivelato in qualcosa se la cultura non fosse stata distrutta. Il testo è andato perso nella maggioranza dell'Europa ed è in Europa orientale e centrale che la gran parte dei segni si sono conservati. All'età  del bronzo, a Cipro e a Creta, il testo è sopravvissuto, riportandosi a quello che era nel quinto millennio a.C. Una parte è conservata ma non abbiamo riferimenti molto chiari purtroppo a causa di questo cambiamento di cultura. Gli specialisti esaminano la questione e spero che, in un modo o nell'altro, riescano a decifrarlo. La difficoltà  è dovuta essenzialmente al fatto che questa lingua pre-Indo-Europea è molto poco studiata. In genere si studiano i substrati delle lingue in Grecia ed in Italia, ma di solito quello che si riesce a ricostruire sono solo nomi di luoghi come Knossos che è un nome pre Indo-Europeo. La parola "mela", ad esempio, è di origine pre-Indo-Europea e così i linguisti poco alla volta, parola per parola, scoprono quali parole non sono indo-europee. Nomi di semi, di vari alberi, di piante e animali, sono facilmente ricostruiti. Ed esistono anche più nomi pre-Indo-Europei per indicare una stessa cosa (come per il "maiale") ed entrambi venivano usati; alcune lingue usano il nome pre Indo-Europeo, mentre altre i nomi indo-europei o tutti e due. È un campo della ricerca che dovrebbe essere maggiormente sviluppato in futuro ed io penso di avere esercitato una certa influenza in questo settore. È di estrema importanza avere una ricerca interdisciplinare. Per molto tempo alle università, si sono istituiti più dipartimenti e nessun collegamento tra loro. L'archeologia veniva in questo caso privata dei collegamenti sia con gli studi linguistici che con la mitologia ed il folclore.


'''Rebecca: ''Avete parlato della necessità  di un campo dell'archeo-mitologia'''''.
'''Rebecca: ''Avete parlato della necessità  di un campo dell'archeo-mitologia'''''.
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'''David: ''Quale considerazioni pensate che ciò apporti a chi studia il nostro antico passato, per trattare i problemi che si pongono al mondo d'oggi?'''''  
'''David: ''Quale considerazioni pensate che ciò apporti a chi studia il nostro antico passato, per trattare i problemi che si pongono al mondo d'oggi?'''''  


'''Marija''': Bene, è tempo d' essere più pacifici, di calmarsi, (risate) e questa filosofia pacifica in un modo o in un altro, ci porta una certa armonia con la natura dove possiamo imparare a valutare le cose. E sapere che ci sono state culture che sono esistite per molto tempo senza guerre è importante, perché la maggior parte delle persone del ventesimo secolo pensa che le guerre abbiano sempre avuto luogo. Ci sono libri che insistono su questo fatto, che suggeriscono idee folli come per esempio che l'agricoltura e la guerra sarebbero cominciate allo stesso tempo. Dicono che quando i villaggi hanno iniziato a svilupparsi, la proprietà  ha dovuto essere difesa, ma non ha senso! C'era la proprietà , ma era una proprietà  comunitaria. Infatti, c'era una sorta di comunismo, nel migliore senso della parola. Non potrebbe esistere nel ventesimo secolo. Inoltre, credevano che tutti fossero uguali in relazione alla morte. Mi piace molto questa idea. Non sei nessuno, ne regina ne ré, quando le tue ossa sono raccolte insieme ad altre ossa.(risate) .
'''Marija''': Bene, è tempo d' essere più pacifici, di calmarsi, (risate) e questa filosofia pacifica in un modo o in un altro, ci porta una certa armonia con la natura dove possiamo imparare a valutare le cose. E sapere che ci sono state culture che sono esistite per molto tempo senza guerre è importante, perché la maggior parte delle persone del ventesimo secolo pensa che le guerre abbiano sempre avuto luogo. Ci sono libri che insistono su questo fatto, che suggeriscono idee folli come per esempio che l'agricoltura e la guerra sarebbero cominciate allo stesso tempo. Dicono che quando i villaggi hanno iniziato a svilupparsi, la proprietà  ha dovuto essere difesa, ma non ha senso! C'era la proprietà, ma era una proprietà  comunitaria. Infatti, c'era una sorta di comunismo, nel migliore senso della parola. Non potrebbe esistere nel ventesimo secolo. Inoltre, credevano che tutti fossero uguali in relazione alla morte. Mi piace molto questa idea. Non sei nessuno, ne regina ne ré, quando le tue ossa sono raccolte insieme ad altre ossa.(risate) .


'''''David: La rinascita è uno dei temi principali del vostro lavoro, cosa pensate personalmente che arrivi alla coscienza umana dopo la morte? '''''  
'''''David: La rinascita è uno dei temi principali del vostro lavoro, cosa pensate personalmente che arrivi alla coscienza umana dopo la morte? '''''  
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