Manifesto dei Sedici: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - "]]ecc." con "]] ecc."
m (Sostituzione testo - "]]ecc." con "]] ecc.")
 
(3 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1: Riga 1:
[[Image:Christian-cornelissen.jpg|thumb|200px|[[Christiaan Cornelissen]], anarco-sindacalista tedesco e uno dei firmatari del "manifesto dei sedici"]]
[[Image:Christian-cornelissen.jpg|thumb|200px|[[Christiaan Cornelissen]], anarco-sindacalista tedesco e uno dei firmatari del "manifesto dei sedici"]]
[[File:Kropotkin.jpg|left|thumb|200px|left|[[Pëtr Kropotkin]] è stato l'anarchico più famoso e conosciuto che firmò e si adoperò per la stesura del "manifesto"]]Il '''Manifesto dei Sedici''' (''Manifeste des Seize'') è un documento redatto da alcuni militanti [[anarchia|anarchici]] durante la prima guerra mondiale in cui si esprimevano pareri in favore della guerra a fianco de "L'Intesa" e contro la [[Germania]] <ref>"'''L'Intesa'''": [[Francia]], [[Regno Unito]] e l'Impero russo; la '''Triplice Alleanza''': Italia, l'Impero Germanico e l'Impero Austriaco</ref> in particolare. La tesi elaborata da questi anarchici era che dalla guerra alla [[Germania]] si sarebbe potuto poi ingenerare un movimento sociale rivoluzionario.
[[File:Kropotkin.jpg|left|thumb|200px|left|[[Pëtr Kropotkin]] è stato l'anarchico più famoso e conosciuto che firmò e si adoperò per la stesura del "manifesto"]]Il '''Manifesto dei Sedici''' (''Manifeste des Seize'') è un documento redatto da alcuni militanti [[anarchia|anarchici]] durante la Prima guerra mondiale in cui si esprimevano pareri in favore della guerra a fianco de "L'Intesa" e contro la [[Germania]] <ref>"'''L'Intesa'''": [[Francia]], [[Regno Unito]] e l'Impero russo; la '''Triplice Alleanza''': Italia, l'Impero Germanico e l'Impero Austriaco</ref> in particolare. La tesi elaborata da questi anarchici era che dalla guerra alla [[Germania]] si sarebbe potuto poi ingenerare un movimento sociale rivoluzionario.


==Gli anarchici di fronte alla prima guerra mondiale ==
==Gli anarchici di fronte alla Prima guerra mondiale ==
Nel periodo che seguì all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria ([[28 giugno]] [[1914]]), erede al trono austro-ungarico, via via che la guerra si approssimava sempre più divenendo ipotesi concreta e reale, prese a svilupparsi un dibattito interno al [[movimento anarchico]] internazionale che vedeva contrapposti due fronti: i favorevoli (la minoranza) alla guerra contro la [[Germania]] come mezzo attraverso cui poi giungere alla [[rivoluzione sociale]] e i contrari (la maggioranza) che invece la aborriva in quanto strumento della borghesia e del [[capitalismo]].  
Nel periodo che seguì all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria ([[28 giugno]] [[1914]]), erede al trono austro-ungarico, via via che la guerra si approssimava sempre più divenendo ipotesi concreta e reale, prese a svilupparsi un dibattito interno al [[movimento anarchico]] internazionale che vedeva contrapposti due fronti: i favorevoli (la minoranza) alla guerra contro la [[Germania]] come mezzo attraverso cui poi giungere alla [[rivoluzione sociale]] e i contrari (la maggioranza) che invece la aborriva in quanto strumento della borghesia e del [[capitalismo]].  
=== I favorevoli: Kropotkin e il sentimento antitedesco ===
=== I favorevoli: Kropotkin e il sentimento antitedesco ===
Riga 11: Riga 11:


Nell'ottobre del [[1914]] [[Kropotkin]] pubblicò una lettera sul [[stampa anarchica|giornale]] «[[Freedom]]», intitolata ''Una lettera a Steffen'' <ref>[http://dwardmac.pitzer.edu/Anarchist_archives/kropotkin/steffenletter.html Letter to Steffen ]</ref>, in cui sostenne le ragioni per cui appoggiare la guerra. In particolare accusò la [[Germania]] di aver ostacolato lo sviluppo del movimento anarchico e di quelli sociali, pensando inoltre che la vittoria su "L'Intesa" avrebbe radicalizzato ancor di più il popolo russo nei confronti dei privilegi dell'aristocrazia zarista. Infine scrisse che il [[pacifismo]] e gli [[sciopero|scioperi]] erano inutili, auspicando la prosecuzione della guerra sino alla sconfitta della [[Germania]] e alla [[rivoluzione sociale]].  
Nell'ottobre del [[1914]] [[Kropotkin]] pubblicò una lettera sul [[stampa anarchica|giornale]] «[[Freedom]]», intitolata ''Una lettera a Steffen'' <ref>[http://dwardmac.pitzer.edu/Anarchist_archives/kropotkin/steffenletter.html Letter to Steffen ]</ref>, in cui sostenne le ragioni per cui appoggiare la guerra. In particolare accusò la [[Germania]] di aver ostacolato lo sviluppo del movimento anarchico e di quelli sociali, pensando inoltre che la vittoria su "L'Intesa" avrebbe radicalizzato ancor di più il popolo russo nei confronti dei privilegi dell'aristocrazia zarista. Infine scrisse che il [[pacifismo]] e gli [[sciopero|scioperi]] erano inutili, auspicando la prosecuzione della guerra sino alla sconfitta della [[Germania]] e alla [[rivoluzione sociale]].  
[[File:A_Secondari.jpg|thumb|250px|[[Argo Secondari]], appoggiò la guerra ma senza mai assumere posizioni reazionarie]]
[[File:A_Secondari.jpg|thumb|200px|[[Argo Secondari]], appoggiò la guerra ma senza mai assumere posizioni reazionarie]]
[[Kropotkin]] maturò definitivamente il suo pensiero tra il [[1915]] e il [[1916]] dopo una fitta corrispondenza con l'anarchica russa [[Maria Goldsmith]]. I bolscevichi ovviamente gli si scagliarono violentemente contro, lo stesso [[Lenin]] lo accusò di essere un nemico del movimento rivoluzionario e l'espressione degli interessi della borghesia.
[[Kropotkin]] maturò definitivamente il suo pensiero tra il [[1915]] e il [[1916]] dopo una fitta corrispondenza con l'anarchica russa [[Maria Goldsmith]]. I bolscevichi ovviamente gli si scagliarono violentemente contro, lo stesso [[Lenin]] lo accusò di essere un nemico del movimento rivoluzionario e l'espressione degli interessi della borghesia.


Riga 32: Riga 32:
: «... Io spero ch'egli si ravveda di questa sua erronea veduta, e si trovi di nuovo a fianco dei lavoratori contro tutti i governi e tutte le borghesie... ».
: «... Io spero ch'egli si ravveda di questa sua erronea veduta, e si trovi di nuovo a fianco dei lavoratori contro tutti i governi e tutte le borghesie... ».


A riprova che la maggioranza degli anarchici italiani (tra questi [[Leda Rafanelli]], [[Virgilia D'Andrea]], [[Armando Borghi]], ecc.) erano schierati contro [[Kropotkin]] e [[Jean Grave|Grave]], tutta la [[stampa libertaria]] italiana prese posizione contro la guerra (escluso «[[Guerra Sociale]]»). In particolare nelle pagine de «[[Il Libertario]]» di [[Pasquale Binazzi]] si sviluppò una partecipata [[Pasquale_Binazzi#Il_problema_dell.27interventismo|discussione]] sulla posizione da prendere nei confronti della guerra. A Pisa, il [[24 gennaio]] [[1915]], [[Malatesta]] e i compagni dell'«Avvenire Anarchico» organizzarono un affollato convegno nazionale anarchico contro la guerra. Sulla stessa direttrice si mosse le neonata [[Unione Sindacale Italiana]], non prima di aver isolato e messo in minoranza (congresso del settembre [[1914]]) i suoi "capi" (De Ambris, Masotti, Michelino Bianchi ecc.), tutti a favore dell'intervento in guerra.
A riprova che la maggioranza degli anarchici italiani (tra questi [[Leda Rafanelli]], [[Virgilia D'Andrea]], [[Armando Borghi]] ecc.) erano schierati contro [[Kropotkin]] e [[Jean Grave|Grave]], tutta la [[stampa libertaria]] italiana prese posizione contro la guerra (escluso «[[Guerra Sociale]]»). In particolare nelle pagine de «[[Il Libertario]]» di [[Pasquale Binazzi]] si sviluppò una partecipata [[Pasquale_Binazzi#Il_problema_dell.27interventismo|discussione]] sulla posizione da prendere nei confronti della guerra. A Pisa, il [[24 gennaio]] [[1915]], [[Malatesta]] e i compagni dell'«Avvenire Anarchico» organizzarono un affollato convegno nazionale anarchico contro la guerra. Sulla stessa direttrice si mosse le neonata [[Unione Sindacale Italiana]], non prima di aver isolato e messo in minoranza (congresso del settembre [[1914]]) i suoi "capi" (De Ambris, Masotti, Michelino Bianchi ecc.), tutti a favore dell'intervento in guerra.


La protesta degli anarchici proseguì anche in seguito e fu fatta attiva propaganda [[Antimilitarismo|antimilitarista]] a favore della diserzione e con blocchi dei treni destinati alla guerra. Un episodio molto conosciuto fu la [[Moti operai antimilitaristici a Torino (agosto 1917)|rivolta antimilitarista di Torino]] dell'agosto [[1917]], a cui gli anarchici presero parte in prima fila (tra questi [[Michele Schirru]], [[Pietro Ferrero]], [[Italo Garinei]], [[Maurizio Garino]], ecc.), soprattutto, ma non solo, con i dirigenti anarchici del [[SFI]], il sindacato dei ferrovieri che proprio in quei giorni teneva il suo VIII° congresso nazionale proprio nel capoluogo piemontese.
La protesta degli anarchici proseguì anche in seguito e fu fatta attiva propaganda [[Antimilitarismo|antimilitarista]] a favore della diserzione e con blocchi dei treni destinati alla guerra. Un episodio molto conosciuto fu la [[Moti operai antimilitaristici a Torino (agosto 1917)|rivolta antimilitarista di Torino]] dell'agosto [[1917]], a cui gli anarchici presero parte in prima fila (tra questi [[Michele Schirru]], [[Pietro Ferrero]], [[Italo Garinei]], [[Maurizio Garino]] ecc.), soprattutto, ma non solo, con i dirigenti anarchici del [[SFI]], il sindacato dei ferrovieri che proprio in quei giorni teneva il suo VIII° congresso nazionale proprio nel capoluogo piemontese.


== Pubblicazione e reazioni ==
== Pubblicazione e reazioni ==
Riga 53: Riga 53:


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[http://it.internationalism.org/node/790 Gli anarchici e la prima guerra mondiale] <ref>Il lettore tenga conto che l'articolo è scritto da un punto di vista marxista.</ref>
*[http://it.internationalism.org/node/790 Gli anarchici e la Prima guerra mondiale] <ref>Il lettore tenga conto che l'articolo è scritto da un punto di vista marxista.</ref>
*[http://archive.is/Pvdq Il Manifesto dei Sedici]
*[http://archive.is/Pvdq Il Manifesto dei Sedici]
*[http://archive.is/qlZ8 Anarchici pro-governo di Errico Malatesta] (critica al manifesto dei Sedici da parte di Malatesta)
*[http://archive.is/qlZ8 Anarchici pro-governo di Errico Malatesta] (critica al manifesto dei Sedici da parte di Malatesta)
64 364

contributi