Mafia e fascismo: differenze tra le versioni

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:«Lucky Luciano, il noto boss rinchiuso nelle carceri americane, passò i nomi di 850 persone su cui "contare" e gli ufficiali dell'[[OSS]], che dirigeranno sul campo "l'operazione sbarco", saranno Max Corvo, Victor Anfuso e Vincent Scamporino. <ref>«Ma Scamporino è anche il legale dei sindacati controllati da Cosa Nostra. In Sicilia, prima dello sbarco, le missioni degli agenti di Scamporino si avvalgono di una fitta rete di protezione mafiosa, che oltre a dare riparo e assistenza, fornisce loro ogni genere d'informazione di valore militare» (da [http://archive.is/sxZSZ ''Ciampi's mafia total war''] di Federico Dal Cortivo).</ref>  
:«Lucky Luciano, il noto boss rinchiuso nelle carceri americane, passò i nomi di 850 persone su cui "contare" e gli ufficiali dell'[[OSS]], che dirigeranno sul campo "l'operazione sbarco", saranno Max Corvo, Victor Anfuso e Vincent Scamporino. <ref>«Ma Scamporino è anche il legale dei sindacati controllati da Cosa Nostra. In Sicilia, prima dello sbarco, le missioni degli agenti di Scamporino si avvalgono di una fitta rete di protezione mafiosa, che oltre a dare riparo e assistenza, fornisce loro ogni genere d'informazione di valore militare» (da [http://archive.is/sxZSZ ''Ciampi's mafia total war''] di Federico Dal Cortivo).</ref>  


Il loro gruppo sarà conosciuto come il "cerchio della mafia". Tra gli americani, in divisa dell'esercito, c'erano Albert Anastasia (ucciso nel dopoguerra in un negozio di barbiere) e don Vito Genovese (il don Vito Corleone del film ''Il padrino''), stretti collaboratori di Charles Poletti. Scrivono Roberto Faenza e Marco Fini in ''Gli americani in Italia'': «È così che quando nel [[1943]] gli americani sbarcheranno in Sicilia, la prima azione dell'[[OSS]] sarà [...] restituire la libertà ai mafiosi imprigionati dal regime fascista». <ref>Da [http://digilander.libero.it/lacorsainfinita/guerra2/personaggi/poletti.htm ''Corsa infinita''] (sito dei bersaglieri).</ref>
Il loro gruppo sarà conosciuto come il "cerchio della mafia". Tra gli americani, in divisa dell'esercito, c'erano Albert Anastasia (ucciso nel dopoguerra in un negozio di barbiere) e don Vito Genovese (il don Vito Corleone del film ''Il padrino''), stretti collaboratori di Charles Poletti. Scrivono Roberto Faenza e Marco Fini in ''Gli americani in Italia'':
:«È così che quando nel [[1943]] gli americani sbarcheranno in Sicilia, la prima azione dell'[[OSS]] sarà [...] restituire la libertà ai mafiosi imprigionati dal regime fascista». <ref>Da [http://digilander.libero.it/lacorsainfinita/guerra2/personaggi/poletti.htm ''Corsa infinita''] (sito dei bersaglieri).</ref>


Sempre dalla stessa fonte viene precisato gli scopi delle inchieste USA sulla criminalità organizzata italiana erano tutt'altri che quelli di cacciare dei criminali:
Sempre dalla stessa fonte viene precisato gli scopi delle inchieste USA sulla criminalità organizzata italiana erano tutt'altri che quelli di cacciare dei criminali:
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