Mafia e fascismo: differenze tra le versioni

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In seguito, nel [[1924]], Mori venne richiamato in servizio e gli fu affidato da Benito Mussolini l'incarico di [[repressione]] dei fenomeni criminali in Sicilia (vista la sua fama di inflessibilità). Qui impiegò metodi al quanto sbrigativi, arrivando perfino a prendere in ostaggio donne e bambini per raggiungere il suo scopo; a tale riguardo scrive lo storico Christopher Duggan nel suo libro '' La mafia durante il fascismo'':  
In seguito, nel [[1924]], Mori venne richiamato in servizio e gli fu affidato da Benito Mussolini l'incarico di [[repressione]] dei fenomeni criminali in Sicilia (vista la sua fama di inflessibilità). Qui impiegò metodi al quanto sbrigativi, arrivando perfino a prendere in ostaggio donne e bambini per raggiungere il suo scopo; a tale riguardo scrive lo storico Christopher Duggan nel suo libro '' La mafia durante il fascismo'':  
«I metodi brutali di Mori crearono malcontento nella popolazione, che spesso fu tentata a schierarsi dalla parte dei mafiosi di fronte a forze di [[polizia]] che apparivano quasi come invasori stranieri, senza rispetto delle più elementari regole di legalità [...] Ironicamente, l'operato di Mori potrebbe aver rafforzato proprio quella diffidenza nei confronti dello [[Stato]] che il governo era stato così desideroso di vincere [...] Mori era amico dei latifondisti [...] Dal [[1927]] gli agrari erano di nuovo al [[potere]] e la Sicilia ne pagò a caro prezzo la riabilitazione; e gli anni Trenta furono caratterizzati da abbandono e declino». <ref> Si legga l'articolo [http://archive.is/6BV0h ''Il "prefetto di ferro"''].</ref>
:«I metodi brutali di Mori crearono malcontento nella popolazione, che spesso fu tentata a schierarsi dalla parte dei mafiosi di fronte a forze di [[polizia]] che apparivano quasi come invasori stranieri, senza rispetto delle più elementari regole di legalità [...] Ironicamente, l'operato di Mori potrebbe aver rafforzato proprio quella diffidenza nei confronti dello [[Stato]] che il governo era stato così desideroso di vincere [...] Mori era amico dei latifondisti [...] Dal [[1927]] gli agrari erano di nuovo al [[potere]] e la Sicilia ne pagò a caro prezzo la riabilitazione; e gli anni Trenta furono caratterizzati da abbandono e declino». <ref> Si legga l'articolo [http://archive.is/6BV0h ''Il "prefetto di ferro"''].</ref>


Cesare Mori però si concentrò soprattutto sui mafiosi di piccolo calibro:  
Cesare Mori però si concentrò soprattutto sui mafiosi di piccolo calibro:  
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