Macchia Nera: differenze tra le versioni

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In riferimento a ''Macchia Nera'' scrive Ico Gattai in un suo [https://archive.ph/X8Iev articolo]:
In riferimento a ''Macchia Nera'' scrive Ico Gattai in un suo [https://archive.ph/X8Iev articolo]:
:«Inutile aggiungere che lo Swing vernacolare dei Gatti Mezzi in un centro sociale è un passo in avanti nella conquista delle masse popolari intergenerazionali, ricordiamoci anche che al Centro Sociale ''Macchia Nera'', Tommaso Novi dei Gatti Mezzi ha dedicato una commovente canzone sui bei tempi andati (si dice anche che il testo abbia subito una lieve limatina sui contenuti psicotropi in fase di composizione). Quanti gruppi, in Italia, suonano nel teatro principale e nel centro sociale della stessa amatissima città natia, riscuotendo, qui e là, lo stesso successo di totale entusiasmo? Sempre al ''Macchia Nera'', muovono i primi passi, abbastanza grunge, gli Zen di Andrea Appino, che poi, con qualche cambio di formazione, diventeranno Zen Circus e oggi hanno ormai conquistato una meritatissima fama nazionale, ora cantano in italiano e qualcuno li paragona a Rino Gaetano. Ma chi ci suonava al ''Macchia Nera'' negli anni novanta? Da lì, sul viale delle Piagge, ci passò il meglio del meglio di quello che viene definito [[Punk#Hardcore_punk|hardcore-punk]]. Era un mondo fatto di molti mondi, influenzato da filosofie eccentriche e fai-da-te ([[do it yourself]]), caratterizzato da un rifiuto totale nei confronti dell'impero dei canali televisivi tipo MTV o Videomusic, delle radio commerciali, dell'industria discografica multinazionale. Una miriade infinita di gruppi in buona parte riconducibili all'esperienza del [[punk]], come presa di coscienza e battaglia in qualche modo anche politica, e non solo [[punk]], come scelta estetica e fenomeno di allegro e stupefacente baraccone: lamette, spilloni voodoo e lancio di fegatelli sul pubblico. Gruppi soprattutto americani e italiani, spesso legati da storie umane sintonizzate con occupazioni di case, ecologismo radicale, animalismo bestiale, deliri assortiti e visioni lunari, solidissime lotte e ariose suggestioni, in un grande pentolone di [[libertà]] umana con dentro di tutto, dai tatuaggi tribali all'intifada palestinese. Ci vorrebbe un libro intero per rendere l'idea di quanta musica sia passata dal ''Macchia Nera'', ecco, comunque, un breve, incompletissimo, elenco, il tre per cento, forse, di tutti quelli che andrebbero citati, e non per dovere di cronaca, ma per intensità di concerti che molti appassionati di musica e devianza propositiva non si scorderanno mai: Victim's Family, Bad Religion, Gorilla Biscuits, R.K.L, Down By Law, Ludichrist, Tom Verlaine, Henry Rollins, No Means No, Soundgarden, Scream (Dave Grohl alla batteria), Fugazi, HR (cantante dei Bad Brains), Grant Hart (batterista Husker Du), Doa, Mdc, Alice Donut, Deniz Tek dei Radio Birdman, Linton Kwesi Johnson, Otto e Barnelli... Gli estoni mistico-sperimentali Ne Zhdali. E per la scena italiana (sempre una cifra intorno al 3% del totale degno di nota): Negazione, Inorganica, Africa Unite, Casino Royale, Kina, Strana Officina, The Chromosomes, 99 Posse, Tossic, Raw Power, AK47, il Generale, Meathead e soprattutto MGZ - muovete le manine, muovete le antennine. Si potrebbe aprire anche un altro ulteriore capitolo sui gruppi rock pisani al ''Macchia Nera''. Insomma, dalla fine degli anni '80 alla metà abbondante degli anni '90, il ''Macchia Nera'' è un autentico tempio dell'underground nazionale. Il discorso andrebbe anche necessariamente allargato alla precedente esperienza del Victor Charlie e dalla storia dell'etichetta indipendente di produzione e distribuzione discografica Wide Records. E ricordiamoci che al tempo [[Internet]] non c'era e i gruppi si proponevano con le loro cassette, non con ''Myspace''».
:«Inutile aggiungere che lo Swing vernacolare dei Gatti Mezzi in un centro sociale è un passo in avanti nella conquista delle masse popolari intergenerazionali, ricordiamoci anche che al Centro Sociale ''Macchia Nera'', Tommaso Novi dei Gatti Mezzi ha dedicato una commovente canzone sui bei tempi andati (si dice anche che il testo abbia subito una lieve limatina sui contenuti psicotropi in fase di composizione). Quanti gruppi, in Italia, suonano nel teatro principale e nel centro sociale della stessa amatissima città natia, riscuotendo, qui e là, lo stesso successo di totale entusiasmo? Sempre al ''Macchia Nera'', muovono i primi passi, abbastanza grunge, gli Zen di Andrea Appino, che poi, con qualche cambio di formazione, diventeranno Zen Circus e oggi hanno ormai conquistato una meritatissima fama nazionale, ora cantano in italiano e qualcuno li paragona a Rino Gaetano. Ma chi ci suonava al ''Macchia Nera'' negli anni novanta? Da lì, sul viale delle Piagge, ci passò il meglio del meglio di quello che viene definito [[Punk#Hardcore_punk|hardcore-punk]]. Era un mondo fatto di molti mondi, influenzato da filosofie eccentriche e fai-da-te ([[do it yourself]]), caratterizzato da un rifiuto totale nei confronti dell'impero dei canali televisivi tipo MTV o Videomusic, delle radio commerciali, dell'industria discografica multinazionale. Una miriade infinita di gruppi in buona parte riconducibili all'esperienza del [[punk]], come presa di coscienza e battaglia in qualche modo anche politica, e non solo [[punk]], come scelta estetica e fenomeno di allegro e stupefacente baraccone: lamette, spilloni voodoo e lancio di fegatelli sul pubblico. Gruppi soprattutto americani e italiani, spesso legati da storie umane sintonizzate con occupazioni di case, ecologismo radicale, animalismo bestiale, deliri assortiti e visioni lunari, solidissime lotte e ariose suggestioni, in un grande pentolone di [[libertà]] umana con dentro di tutto, dai tatuaggi tribali all'intifada palestinese. Ci vorrebbe un libro intero per rendere l'idea di quanta musica sia passata dal ''Macchia Nera'', ecco, comunque, un breve, incompletissimo, elenco, il tre per cento, forse, di tutti quelli che andrebbero citati, e non per dovere di cronaca, ma per intensità di concerti che molti appassionati di musica e devianza propositiva non si scorderanno mai: Victim's Family, Bad Religion, Gorilla Biscuits, R.K.L, Down By Law, Ludichrist, Tom Verlaine, Henry Rollins, No Means No, Soundgarden, Scream (Dave Grohl alla batteria), Fugazi, HR (cantante dei Bad Brains), Grant Hart (batterista Husker Du), Doa, Mdc, Alice Donut, Deniz Tek dei Radio Birdman, Linton Kwesi Johnson, Otto e Barnelli... Gli estoni mistico-sperimentali Ne Zhdali. E per la scena italiana (sempre una cifra intorno al 3% del totale degno di nota): Negazione, Inorganica, Africa Unite, Casino Royale, Kina, Strana Officina, The Chromosomes, 99 Posse, Tossic, Raw Power, AK47, il Generale, Meathead e soprattutto MGZ - muovete le manine, muovete le antennine. Si potrebbe aprire anche un altro ulteriore capitolo sui gruppi rock pisani al ''Macchia Nera''. Insomma, dalla fine degli anni '80 alla metà abbondante degli anni '90, il ''Macchia Nera'' è un autentico tempio dell'underground nazionale. Il discorso andrebbe anche necessariamente allargato alla precedente esperienza del Victor Charlie e dalla storia dell'etichetta indipendente di produzione e distribuzione discografica Wide Records. E ricordiamoci che al tempo [[Internet]] non c'era e i gruppi si proponevano con le loro cassette, non con Myspace».


== Dopo il ''Macchia Nera'' ==
== Dopo il ''Macchia Nera'' ==
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