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A partire dal [[1844]], Spooner inizia a lottare contro tutti i monopoli dello [[Stato]]: fonda una compagnia postale indipendente da quella nazionale, che però viene smantellata per ordine del governo federale. Nel [[1845]], prende pubblicamente posizione contro la schiavitù e si trasferisce a Boston per rendere più efficace la sua azione di protesta.  
A partire dal [[1844]], Spooner inizia a lottare contro tutti i monopoli dello [[Stato]]: fonda una compagnia postale indipendente da quella nazionale, che però viene smantellata per ordine del governo federale. Nel [[1845]], prende pubblicamente posizione contro la schiavitù e si trasferisce a Boston per rendere più efficace la sua azione di protesta.  


Le sue invettive riguardano il monopolio monetario  del governo e l'assurdità  della “[[giustizia]]” istituzionale. A questo riguardo nel [[1852]] pubblica ''An Essay on the Trial by Jury'', dove afferma che i giudici, le giurie e i loro processi, non dovrebbero applicare le leggi statali bensì quelle del buon senso. Nel [[1863]] viene creata la ''Spooner Copyright Company'', dotata di un ufficio di brevettamento, attraverso il quale cerca, senza  molto successo, di mettere in pratica le proprie idee libertarie e [[autorità  |antiautoritarie]]. Comincia a prestare molta attenzione alla redazione di testi propagandistici e nel [[1867]] presenta i primi opuscoli propriamente anarchici intitolati ''No Treason''.  
Le sue invettive riguardano il monopolio monetario  del governo e l'assurdità  della “[[giustizia]]istituzionale. A questo riguardo nel [[1852]] pubblica ''An Essay on the Trial by Jury'', dove afferma che i giudici, le giurie e i loro processi, non dovrebbero applicare le leggi statali bensì quelle del buon senso. Nel [[1863]] viene creata la ''Spooner Copyright Company'', dotata di un ufficio di brevettamento, attraverso il quale cerca, senza  molto successo, di mettere in pratica le proprie idee libertarie e [[autorità  |antiautoritarie]]. Comincia a prestare molta attenzione alla redazione di testi propagandistici e nel [[1867]] presenta i primi opuscoli propriamente anarchici intitolati ''No Treason''.  


Spooner diviene parte integrante della scuola [[anarco-individualismo |anarco-individualista]] americana, in particolare si lega a [[Josiah Warren]] e [[Benjamin Tucker]]. Quest'ultimo gli pubblica ([[1875]]) il testo ''[http://www.filodiritto.com/index.php?azione=archiviocitazioni&idnotizia=390 I vizi non sono crimini]''.
Spooner diviene parte integrante della scuola [[anarco-individualismo |anarco-individualista]] americana, in particolare si lega a [[Josiah Warren]] e [[Benjamin Tucker]]. Quest'ultimo gli pubblica ([[1875]]) il testo ''[http://www.filodiritto.com/index.php?azione=archiviocitazioni&idnotizia=390 I vizi non sono crimini]''.
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Per Spooner le costituzioni dei paesi cosiddetti democratici debbono essere considerati alla stregua dei [[contratto|contratti]] che si instaurano tra un gruppo di contraenti.
Per Spooner le costituzioni dei paesi cosiddetti democratici debbono essere considerati alla stregua dei [[contratto|contratti]] che si instaurano tra un gruppo di contraenti.
La costituzione, se mai dotata di legittimità , è stata ratificata da [[Individuo|individui]] ormai deceduti e quindi è inconcepibile che essa venga ritenuta ancora valida, proprio perchè parte dei contraenti non esistono più. Spooner approfondisce il concetto, mostrando come tali “contratti”, vengano raramente rispettati e quindi, proprio per inadempienza, dovrebbero ritenersi "non più validi". A partire da questi ragionamenti egli afferma che «le nazioni, i governi e gli stati non hanno legalità  alcuna e che i giuramenti sulla costituzione non hanno validità  giuridica».
La costituzione, se mai dotata di legittimità , è stata ratificata da [[Individuo|individui]] ormai deceduti e quindi è inconcepibile che essa venga ritenuta ancora valida, proprio perchè parte dei contraenti non esistono più. Spooner approfondisce il concetto, mostrando come tali “contratti”, vengano raramente rispettati e quindi, proprio per inadempienza, dovrebbero ritenersi "non più validi". A partire da questi ragionamenti egli afferma che «le nazioni, i governi e gli stati non hanno legalità  alcuna e che i giuramenti sulla costituzione non hanno validità  giuridica».


=== Critica del governo e dello Stato ===
=== Critica del governo e dello Stato ===
   
   
Spooner applica i ragionamenti critici del contratto sociale a quelli della [[democrazia]] liberale e del principio elettorale. Egli ritiene che il voto non lega l'elettore al governo, perché il voto non  è una scelta reale, visto che la sola opzione offerta all'elettore è la scelta del governante-capo, ma non viene mai menzionata la possibilità  di scegliere “nessun capo”. [[astensionismo elettorale anarchico|Il voto]] è di conseguenza una [[libertà ]] illusoria, resa appetibile dal potere dominante in maniera da legittimare l'idea stessa del dominio della costituzione (contratto sociale) sugli individui. '''''Il voto dunque non può essere mai inteso come un segno di legittimazione del governo imposto o della volontà  di pagare le sue tasse. '''''  
Spooner applica i ragionamenti critici del contratto sociale a quelli della [[democrazia]] liberale e del principio elettorale. Egli ritiene che il voto non lega l'elettore al governo, perché il voto non  è una scelta reale, visto che la sola opzione offerta all'elettore è la scelta del governante-capo, ma non viene mai menzionata la possibilità  di scegliere “nessun capo”. [[astensionismo elettorale anarchico|Il voto]] è di conseguenza una [[libertà ]] illusoria, resa appetibile dal potere dominante in maniera da legittimare l'idea stessa del dominio della costituzione (contratto sociale) sugli individui. '''''Il voto dunque non può essere mai inteso come un segno di legittimazione del governo imposto o della volontà  di pagare le sue tasse. '''''  


Il [[contratto]] sociale è da ritenersi “'''non-valido'''” e quindi i governi devono essere considerati come un'associazione di malfattori, '''una mafia''', che dietro la pretesa d'offrire  protezione ai cittadini, impone il pagamento delle tasse. Il governo non si accontenta d'esercitare l'[[autorità ]] sugli [[Individuo|individui]], ma cerca di persuaderli che senza la sua [[autorità ]] la vita sarebbe impossibile.
Il [[contratto]] sociale è da ritenersi “'''non-valido'''e quindi i governi devono essere considerati come un'associazione di malfattori, '''una mafia''', che dietro la pretesa d'offrire  protezione ai cittadini, impone il pagamento delle tasse. Il governo non si accontenta d'esercitare l'[[autorità ]] sugli [[Individuo|individui]], ma cerca di persuaderli che senza la sua [[autorità ]] la vita sarebbe impossibile.


Se il governo è dunque illegittimo, lo [[Stato]] è, come il governo, un usurpatore delle [[libertà ]] individuali che basa la propria autorità  sulla passività  dei governati. Lo [[Stato]] è quindi, per Spooner, una semplice illusione e la popolazione dovrebbe imparare a distinguere la realtà  da illusione e, in questo modo, riappropriarsi della propria sovranità .
Se il governo è dunque illegittimo, lo [[Stato]] è, come il governo, un usurpatore delle [[libertà ]] individuali che basa la propria autorità  sulla passività  dei governati. Lo [[Stato]] è quindi, per Spooner, una semplice illusione e la popolazione dovrebbe imparare a distinguere la realtà  da illusione e, in questo modo, riappropriarsi della propria sovranità .
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Nel saggio ''[http://www.filodiritto.com/index.php?azione=archiviocitazioni&idnotizia=390 I vizi non sono crimini]''
Nel saggio ''[http://www.filodiritto.com/index.php?azione=archiviocitazioni&idnotizia=390 I vizi non sono crimini]''
Spooner contesta allo [[Stato]] il diritto d'intervento nella vita privata dei cittadini, dietro la pretesa di proteggerli dai loro “vizi”.
Spooner contesta allo [[Stato]] il diritto d'intervento nella vita privata dei cittadini, dietro la pretesa di proteggerli dai loro “vizi”.
: « I vizi non sono crimini e non devono essere puniti con misure restrittive, se essi non nuocciono  che a se stessi. Il solo limite della [[libertà ]] è la libertà  altrui ».
: « I vizi non sono crimini e non devono essere puniti con misure restrittive, se essi non nuocciono  che a se stessi. Il solo limite della [[libertà ]] è la libertà  altrui ».


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