Luce Fabbri: differenze tra le versioni

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Luce Fabbri si impegna attivamente nel movimento anarchico uruguayano, scrive articoli, libri (es. ''I Canti dell'attesa'', [[1932]], da lei definito: «Libro di esilio e solitudine»), tiene conferenze e si impegna in svariati ambiti.  
Luce Fabbri si impegna attivamente nel movimento anarchico uruguayano, scrive articoli, libri (es. ''I Canti dell'attesa'', [[1932]], da lei definito: «Libro di esilio e solitudine»), tiene conferenze e si impegna in svariati ambiti.  
[[Image:Luigi Fabbri.jpg|thumb|180 px|[[Luigi Fabbri]], padre di Luce]]
[[Image:Luigi Fabbri.jpg|thumb|180 px|[[Luigi Fabbri]], padre di Luce]]
Svolge l'incarico di professoressa di Storia in molte scuole uruguayane (dal [[1933]] al [[1970]]), nel [[1936]] si sposa con l'anarchico [[Ermacora Cressati]], che contribuirà in maniera decisiva con consigli, idee e stimoli vari, allo sviluppo della produzione letteraria di Luce. Gli [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|eventi rivoluzionari della Spagna]] le ispirano allora la stesura di ''Antologia de la Revolucion espanola'' (Montevideo, [[1937]]), firmata con lo pseudonimo "Luz D'Alba", in cui cerca di ricostruire le vicende e soprattutto le aspirazioni libertarie degli [[:Categoria:Anarchici spagnoli|anarchici spagnoli]]. È instancabilmente attiva contro il [[fascismo]] e le dittature sudamericane, collabora inoltre con diverse [[stampa anarchica|riviste anarchiche]]: «[[Solidaridad Obrera (Uruguay)|Solidaridad Obrera]]» di Montevideo, «La Protesta» di Buenos Aires, «[[A - Rivista Anarchica]]» (italiana) ed altre minori.  
Svolge l'incarico di professoressa di Storia in molte scuole uruguayane (dal [[1933]] al [[1970]]), nel [[1936]] si sposa con l'anarchico [[Ermacora Cressati]], che contribuirà in maniera decisiva con consigli, idee e stimoli vari, allo sviluppo della produzione letteraria di Luce. Gli [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|eventi rivoluzionari della Spagna]] le ispirano allora la stesura di ''Antologia de la Revolucion espanola'' (Montevideo, [[1937]]), firmata con lo pseudonimo "Luz D'Alba", in cui cerca di ricostruire le vicende e soprattutto le aspirazioni libertarie degli [[:Categoria:Anarchici spagnoli|anarchici spagnoli]]. È instancabilmente attiva contro il [[fascismo]] e le dittature sudamericane, collabora inoltre con diverse [[stampa anarchica|riviste anarchiche]]: «[[Solidaridad Obrera (Uruguay)|Solidaridad Obrera]]» di Montevideo, «[[La Protesta (Argentina)|La Protesta]]» di Buenos Aires, «[[A - Rivista Anarchica]]» (italiana) ed altre minori.  


Durante la guerra si occupa di «Rivoluzione libertaria» (un giornale spedito clandestinamente in [[Italia]] e di cui usciranno 5 numeri) ed è la responsabile versione italiana di «Socialismo y libertad», una [[stampa anarchica|rivista]] trilingue a cui collaborano anche socialisti, [[Personalità anarchiche|anarchici]] e repubblicani, tutti uniti contro il [[fascismo]].  
Durante la guerra si occupa di «Rivoluzione libertaria» (un giornale spedito clandestinamente in [[Italia]] e di cui usciranno 5 numeri) ed è la responsabile versione italiana di «Socialismo y libertad», una [[stampa anarchica|rivista]] trilingue a cui collaborano anche socialisti, [[Personalità anarchiche|anarchici]] e repubblicani, tutti uniti contro il [[fascismo]].  
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Terminata la guerra, all'inizio del [[1946]] Luce va in Brasile, a Rio de Janeiro, in visita agli anarchici italiani [[Nello Garavini]] e [[Emma Neri]], [[antifascismo|esuli antifascisti]]. Nella selva brasiliana, Luce e Nello contraggono la malaria e rischiano seriamente di morire. Debilitata, Luce rientra a Montevideo, dove l'attendono il marito e la figlia, riuscendo a recuperare pienamente la [[salute]]. Poco dopo chiude anche la terza serie di «[[Studi Sociali]]», che durante la guerra aveva già cambiato formato ed aveva diminuito il numero di stampe.  
Terminata la guerra, all'inizio del [[1946]] Luce va in Brasile, a Rio de Janeiro, in visita agli anarchici italiani [[Nello Garavini]] e [[Emma Neri]], [[antifascismo|esuli antifascisti]]. Nella selva brasiliana, Luce e Nello contraggono la malaria e rischiano seriamente di morire. Debilitata, Luce rientra a Montevideo, dove l'attendono il marito e la figlia, riuscendo a recuperare pienamente la [[salute]]. Poco dopo chiude anche la terza serie di «[[Studi Sociali]]», che durante la guerra aveva già cambiato formato ed aveva diminuito il numero di stampe.  


Dal [[1949]], e sino al [[1991]], esclusa la parentesi di dittatura militare ([[1975]]-[[1985]]), le viene affidata la cattedra di Letteratura italiana alla facoltà di Umanistica e Scienze dell'Educazione, a dimostrazione della sua caratura letteraria e del rispetto che gode nel paese sudamericano.  
Dal [[1949]], e sino al [[1991]], esclusa la parentesi di dittatura militare ([[1975]]-[[1985]]), le viene affidata la cattedra di Letteratura italiana alla facoltà di Umanistica e Scienze dell'Educazione, a dimostrazione della sua caratura letteraria e del rispetto che gode nel paese sudamericano.


===Contro ogni autoritarismo===
===Contro ogni autoritarismo===
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