Louise Michel: differenze tra le versioni

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'''Louise Michel''' (Vroncourt, [[29 maggio]] [[1830]] - Marsiglia, [[9 gennaio]] [[1905]]), è stata una scrittrice, un'insegnante, una [[comunarda]] e un'[[anarchica]] francese.
'''Louise Michel''' (Vroncourt, [[29 maggio]] [[1830]] - Marsiglia, [[9 gennaio]] [[1905]]), è stata una scrittrice, un'insegnante, una [[comunarda]] e un'[[anarchica]] francese.


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===La gioventù===
===La gioventù===
Crebbe nella famiglia di quelli che lei chiamava i suoi nonni, dove sembra essere stata felice, mostrandosi fin da giovane [[altruista]] per sua natura con le persone che la circondavano  (suonava il piano, amava la natura, i gatti in particolare...) e dove ricevette una buona istruzione ed una educazione liberale secondo le idee illuministe di [[Jean-Jacques Rousseau]] e di [[Voltaire]].  
Crebbe nella famiglia di quelli che lei chiamava i suoi nonni, dove sembra essere stata felice, mostrandosi fin da giovane [[altruista]] per sua natura con le persone che la circondavano  (suonava il piano, amava la natura, i gatti in particolare...) e dove ricevette una buona istruzione ed una educazione [[liberale]] secondo le idee illuministe di [[Jean-Jacques Rousseau]] e di [[Voltaire]].  
: «Ascoltavo sia la mia zia cattolica, che i miei nonni, che erano seguaci di Voltaire. Confusa da strani sogni, ero come l'ago di una bussola che, sconvolto da una tempesta, cerca il nord. Il mio nord era la rivoluzione» <ref>L. Michel, ''Mémoires, 1976'', citato in J. G. Álvarez, P. B. Kleiser, Le sovversive, 2005, p. 99.</ref>
: «Ascoltavo sia la mia zia cattolica, che i miei nonni, che erano seguaci di Voltaire. Confusa da strani sogni, ero come l'ago di una bussola che, sconvolto da una tempesta, cerca il nord. Il mio nord era la rivoluzione» <ref>L. Michel, ''Mémoires, 1976'', citato in J. G. Álvarez, P. B. Kleiser, Le sovversive, 2005, p. 99.</ref>


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===A Parigi===  
===A Parigi===  
[[File:Louise-Michel.jpg|thumb|200px|left|Ritratto di [[Clifford Harper]].]]
Si trasferisce in seguito a Parigi, dove insegna in un istituto presso il Castello-d'Eau diretto da una certa madame Voillier, con la quale intrattiene rapporti quasi filiali. Comincia allora per lei un periodo di intensa attività. È in questo periodo che incontra [[Jules Vallès]], [[Eugène Varlin]], [[Rigault]], [[Eudes]], e soprattutto [[Théophile Ferré]], che lei amerà appassionatamente.
Si trasferisce in seguito a Parigi, dove insegna in un istituto presso il Castello-d'Eau diretto da una certa madame Voillier, con la quale intrattiene rapporti quasi filiali. Comincia allora per lei un periodo di intensa attività. È in questo periodo che incontra [[Jules Vallès]], [[Eugène Varlin]], [[Rigault]], [[Eudes]], e soprattutto [[Théophile Ferré]], che lei amerà appassionatamente.


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Nel corso della sua vita sarà impegnata politicamente fino alla sua morte ed entra in contatto con diversi gruppi che si battono per i [[femminismo|diritti delle donne]], tra cui la [[Lega delle donne]], un gruppo che rivendica la stessa educazione per uomini e donne e lo stesso salario.
Nel corso della sua vita sarà impegnata politicamente fino alla sua morte ed entra in contatto con diversi gruppi che si battono per i [[femminismo|diritti delle donne]], tra cui la [[Lega delle donne]], un gruppo che rivendica la stessa educazione per uomini e donne e lo stesso salario.


Dal [[1869]] è segretaria della [[Società democratica di moralizzazione]] che si prefigge di aiutare gli operai e le donne vittime di prostituzione; è tesoriera di un Comitato di soccorso ai profughi russi. Un rapporto di polizia del [[1878]] afferma che lei aderisce all'[[l'Internazionale dei lavoratori|Internazionale]]. A quest'epoca e fino al suo esilio Louise era una Blanquista, movimento repubblicano socialista fondato da [[Auguste Blanqui]].
Dal [[1869]] è segretaria della [[Società democratica di moralizzazione]] che si prefigge di aiutare gli operai e le donne vittime di prostituzione; è tesoriera di un Comitato di soccorso ai profughi russi. Un rapporto di polizia del [[1878]] afferma che lei aderisce all'[[l'Internazionale dei lavoratori|Internazionale]]. A quest'epoca e fino al suo esilio Louise era una Blanquista, movimento repubblicano [[socialista]] fondato da [[Auguste Blanqui]].


Insegna in una scuola fondata da lei nel [[1865]] in una Parigi affamata, creando una mensa per i suoi allievi. Incontra [[Georges Clemenceau]] sindaco di Montmartre. Si assiste in quel tempo a straordinarie manifestazioni: donne, bambini, guardie federali accerchianti i soldati che fraternizzano con questa folla gioiosa e pacifica.
Insegna in una scuola fondata da lei nel [[1865]] in una Parigi affamata, creando una mensa per i suoi allievi. Incontra [[Georges Clemenceau]] sindaco di Montmartre. Si assiste in quel tempo a straordinarie manifestazioni: donne, bambini, guardie federali accerchianti i soldati che fraternizzano con questa folla gioiosa e pacifica.
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=== La partecipazione alla Comune ===
=== La partecipazione alla Comune ===
[[File:Crane Vive la Commune.jpg|thumb|left|230px|<center>''Viva la Comune!''</center>
[[File:Crane Vive la Commune.jpg|thumb|left|230px|<center>''Viva la Comune!''</center>Walter Crane, ''The Commonweal'', maggio [[1887]].]]
Walter Crane, ''The Commonweal'', maggio 1887]]
[[File:Michel.jpg|right|thumb|220px|Ritratto di Louise Michel.]]
Quando l'Impero napoleonico sta crollando sotto i colpi della potenza prussiana, Louise entra in contatto con le femministe [[Jules Simon]], [[André Leo]] e [[Maria Deraismes]]. Le donne parigine si organizzano costituendo comitati e Louise Michel è una delle più attive organizzatrici fino a diventare presidente del Comitato di vigilanza della guardia nazionale della XVIII circoscrizione, in cui non vi è nessuna distinzione di genere sessuale, e vi conosce [[Théophile Ferré]].  
Quando l'Impero napoleonico sta crollando sotto i colpi della potenza prussiana, Louise entra in contatto con le femministe [[Jules Simon]], [[André Leo]] e [[Maria Deraismes]]. Le donne parigine si organizzano costituendo comitati e Louise Michel è una delle più attive organizzatrici fino a diventare presidente del Comitato di vigilanza della guardia nazionale della XVIII circoscrizione, in cui non vi è nessuna distinzione di genere sessuale, e vi conosce [[Théophile Ferré]].  


Il [[28 marzo]] i parigini proclamano la [[la Comune di Parigi (1871)|Comune di Parigi]]; il [[1 aprile]] il governo di Versailles dichiara guerra alla Comune, e Louise partecipa alla resistenza armata. Sulle barricate di Clignancourt, nel gennaio del [[1871]], partecipa ad una battaglia in strada, durante la quale sparerà per la prima volta nella sua vita. Con la sconfitta della Comune, si consegna al nemico per far liberare sua madre arrestata al suo posto. Inizialmente sembra che sia destinata alla fucilazione immediata, invece è condotta al campo di ''Satory'' e da questo trasferita a Versailles, alla prigione "dei cantieri".
Il [[28 marzo]] i parigini proclamano la [[la Comune di Parigi (1871)|Comune di Parigi]]; il [[1 aprile]] il governo di Versailles dichiara guerra alla Comune, e Louise partecipa alla resistenza armata. Sulle barricate di Clignancourt, nel gennaio del [[1871]], partecipa ad una battaglia in strada, durante la quale sparerà per la prima volta nella sua vita. Con la sconfitta della Comune, si consegna al nemico per far liberare sua madre arrestata al suo posto. Inizialmente sembra che sia destinata alla fucilazione immediata, invece è condotta al campo di ''Satory'' e da questo trasferita a Versailles, alla prigione "dei cantieri".


Il [[28 giugno]] inizia il processo a suo carico: Louise ammette di essere stata infermiera nel reparto ambulanze, conferma di credere nel progetto dei comunardi e nel volere l'abolizione della istituzione clericale. Al secondo interrogatorio scopre che [[Théophile Ferré]], imprigionato anch'egli, doveva essere fucilato, per questo appare ancor più risoluta nelle sue dichiarazioni: « Sono accusata di essere complice della Comune! Certo che lo sono perché la Comune voleva prima di tutto la rivoluzione sociale che è ciò che desidero ansiosamente; è un onore per me essere una delle autrici della Comune, che peraltro non ha niente a che fare con omicidi e incendi dolosi. Volete sapere chi sono i veri colpevoli? La polizia ».  
Il [[28 giugno]] inizia il processo a suo carico: Louise ammette di essere stata infermiera nel reparto ambulanze, conferma di credere nel progetto dei [[comunardi]] e nel volere l'abolizione della istituzione clericale. Al secondo interrogatorio scopre che [[Théophile Ferré]], imprigionato anch'egli, doveva essere fucilato, per questo appare ancor più risoluta nelle sue dichiarazioni: « Sono accusata di essere complice della Comune! Certo che lo sono perché la Comune voleva prima di tutto la rivoluzione sociale che è ciò che desidero ansiosamente; è un onore per me essere una delle autrici della Comune, che peraltro non ha niente a che fare con omicidi e incendi dolosi. Volete sapere chi sono i veri colpevoli? La polizia ».  


Il [[28 novembre]] [[Théophile Ferré|Ferré]] viene fucilato; il giorno successivo Louise viene trasferita ad Arras, dove subisce un nuovo interrogatorio. Le accuse che le autorità le rivolgono sono: attentato con intenzione di rovesciare il governo; istigazione alla guerra civile; detenzione di armi e uniformi al momento della rivolta nonché uso delle armi; false dichiarazioni in scritti privati al fine di occultare la propria identità; uso di documenti falsi; concorso nell'uccisione di ostaggi; concorso in arresti illegali.  
Il [[28 novembre]] [[Théophile Ferré|Ferré]] viene fucilato; il giorno successivo Louise viene trasferita ad Arras, dove subisce un nuovo interrogatorio. Le accuse che le autorità le rivolgono sono: attentato con intenzione di rovesciare il governo; istigazione alla guerra civile; detenzione di armi e uniformi al momento della rivolta nonché uso delle armi; false dichiarazioni in scritti privati al fine di occultare la propria identità; uso di documenti falsi; concorso nell'uccisione di ostaggi; concorso in arresti illegali.  
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=== Il periodo della deportazione ===
=== Il periodo della deportazione ===
[[File:Girardet Michel Satory.jpg|thumb|160px|Louise Michel in carcere]]
[[File:Girardet Michel Satory.jpg|thumb|200px|Louise Michel in carcere.]]
Viene imbarcata sulla ''Virginia'' per essere deportata in Nuova Caledonia, dove arriva dopo quattro mesi di traversata. A bordo fece la conoscenza di [[Henri Rochefort]], celebre polemista e di [[Nathalie Lemel]] anche lei grande animatrice della Comune. Louise Michel dichiarerà più tardi: « Sono diventata anarchica quando sono stata deportata ».
Viene imbarcata sulla ''Virginia'' per essere deportata in Nuova Caledonia, dove arriva dopo quattro mesi di traversata. A bordo fece la conoscenza di [[Henri Rochefort]], celebre polemista e di [[Nathalie Lemel]] anche lei grande animatrice della Comune. Louise Michel dichiarerà più tardi: « Sono diventata anarchica quando sono stata deportata ».


Resterà per dieci anni in Nuova Caledonia, rifiutando i benefici di un altro regime. Cerca di istruire gli autoctoni ''kanaks'' e contrariamente a certi comunardi che si associano per reprimerli, lei prende le loro difese durante la loro rivolta nel [[1878]], facendo anche pervenire al capo della rivolta Ataï un pezzo della sua sciarpa. Ottenne, l'anno seguente, di installarsi a  Nouméa e di riprendere il suo mestiere di insegnante, dapprima per i figli maschi dei deportati, poi nelle scuole delle bambine. Nel [[1880]] ottenne finlmente l'amnistia: all'imbarco per la [[Francia]], fu commoventemente salutata da una folla di nativi, i quali le strapparono la promessa che prima o poi sarebbe tornata a trovarli. <ref>J. G. Álvarez, P. B. Kleiber, cit., p. 108.</ref>
Resterà per dieci anni in Nuova Caledonia, rifiutando i benefici di un altro regime. Cerca di istruire gli autoctoni ''kanaks'' e contrariamente a certi [[comunardi]] che si associano per reprimerli, lei prende le loro difese durante la loro rivolta nel [[1878]], facendo anche pervenire al capo della rivolta Ataï un pezzo della sua sciarpa. Ottenne, l'anno seguente, di installarsi a  Nouméa e di riprendere il suo mestiere di insegnante, dapprima per i figli maschi dei deportati, poi nelle scuole delle bambine. Nel [[1880]] ottenne finlmente l'amnistia: all'imbarco per la [[Francia]], fu commoventemente salutata da una folla di nativi, i quali le strapparono la promessa che prima o poi sarebbe tornata a trovarli. <ref>J. G. Álvarez, P. B. Kleiber, cit., p. 108.</ref>


=== Il ritorno in Francia ===
=== Il ritorno in Francia ===
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*Sono quindi anarchica perché solo l'anarchia può rendere felici gli uomini e perché è l'idea più alta che l'intelligenza umana possa concepire, finché un apogeo non sorgerà all'orizzonte.
*Sono quindi anarchica perché solo l'anarchia può rendere felici gli uomini e perché è l'idea più alta che l'intelligenza umana possa concepire, finché un apogeo non sorgerà all'orizzonte.
*Non voglio difendermi e non voglio essere difesa, appartengo completamente alla rivoluzione sociale e mi dichiaro responsabile delle mie azioni [...] Bisogna escludermi dalla società, siete stati incaricati di farlo, bene! L'accusa ha ragione. Sembra che ogni cuore che batte per la [[libertà]] ha solo il diritto ad un pezzo di piombo, ebbene pretendo la mia parte!. [Dichiarazione rilasciata durante il processo contro i comunardi]
*Non voglio difendermi e non voglio essere difesa, appartengo completamente alla rivoluzione sociale e mi dichiaro responsabile delle mie azioni [...] Bisogna escludermi dalla società, siete stati incaricati di farlo, bene! L'accusa ha ragione. Sembra che ogni cuore che batte per la [[libertà]] ha solo il diritto ad un pezzo di piombo, ebbene pretendo la mia parte!. [Dichiarazione rilasciata durante il processo contro i comunardi]
== Note ==
<references/>


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
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=== Articoli ===
=== Articoli ===
*[https://web.archive.org/web/20070723044400/http://www.sicilialibertaria.it/blog/?page_id=57 Perché sono anarchica], dichiarazione di Louise Michel.
*[https://web.archive.org/web/20070723044400/http://www.sicilialibertaria.it/blog/?page_id=57 ''Perché sono anarchica''], dichiarazione di Louise Michel.
*[http://ienaridensnexus.blogspot.it/2013/02/oggi-o-domani.html Oggi o domani], articolo scritto da Louise Michel ne «[[L'En Dehors]]», No. 63, 17 Luglio 1892.
*[http://archive.is/40d5y ''Oggi o domani''], articolo scritto da Louise Michel ne «[[L'En Dehors]]», No. 63, 17 Luglio 1892.
*[http://ienaridensnexus.blogspot.it/2010/10/poesie-di-louise-michel.html Poesie di L. Michel]
*[http://archive.is/6wcZb Poesie di L. Michel]


===Siti di approfondimento===
===Siti di approfondimento===
*[http://www.inventati.org/louisemichel/index.php?mod=04_Chi_era_L.Michel Centro Studi Louise Michel]
*[http://archive.is/BrcXF Centro Studi Louise Michel]
*[http://archive.is/jN6My Approfondimento biografico]
*[http://archive.is/jN6My Approfondimento biografico]


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[[Categoria:Femministe|Michel, Louise]]
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[[Categoria:Comunardi|Michel, Louise]]
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