Louis Lecoin: differenze tra le versioni

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Nato in una famiglia molto povera, figlio di genitori analfabeti, Louis Lecoin non otterrà  mai alcun titolo di studio oltre ai normali certificati della [[scuola]] dell'obbligo. Diviene un correttore di bozze subito dopo aver esercitato anche  molte altre professioni (manovratore, giardiniere e persino il mendicante). Si lega ad una lavoratrice delle poste, Marie Morand, fino alla morte della donna avvenuta nel [[1958]].  
Nato in una famiglia molto povera, figlio di genitori analfabeti, Louis Lecoin non otterrà  mai alcun titolo di studio oltre ai normali certificati della [[scuola]] dell'obbligo. Diviene un correttore di bozze subito dopo aver esercitato anche  molte altre professioni (manovratore, giardiniere e persino il mendicante). Si lega ad una lavoratrice delle poste, Marie Morand, fino alla morte della donna avvenuta nel [[1958]].  


===Attività  antimilitarista prima e durante la Grande Guerra ===
===Attività antimilitarista prima e durante la Grande Guerra ===


Nell'ottobre del [[1908]], da giovane recluta qual era, gli viene ordinato con il suo reggimento di andare a reprimere uno [[sciopero]] di ferrovieri, ma si rifiuta e questo gli costerà  sei mesi di carcere per «insubordinazione all'interno dell'esercito». Congedato nel [[1912]], si reca a Parigi, entra in contatto con gli ambienti libertari, e diviene immediatamente nominato segretario della ''Fédération anarchiste communiste''. Nella capitale fonda il "Soccorso agli obiettori di coscienza" e poi il mensile ''Liberté'', dedicato alla difesa degli obiettori di coscienza.
Nell'ottobre del [[1908]], da giovane recluta qual era, gli viene ordinato con il suo reggimento di andare a reprimere uno [[sciopero]] di ferrovieri, ma si rifiuta e questo gli costerà  sei mesi di carcere per «insubordinazione all'interno dell'esercito». Congedato nel [[1912]], si reca a Parigi, entra in contatto con gli ambienti libertari, e diviene immediatamente nominato segretario della ''Fédération anarchiste communiste''. Nella capitale fonda il "Soccorso agli obiettori di coscienza" e poi il mensile ''Liberté'', dedicato alla difesa degli obiettori di coscienza.
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