Lotta di classe (concetto): differenze tra le versioni

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Con la caduta del muro di Berlino il concetto di lotta di classe è caduto un pò in disgrazia, anche se nel [[2007]] il poeta Edoardo Sanguineti lo ha riportato alla luce con il breve scritto intitolato ''Restauriamo l'Odio di Classe'':  
Con la caduta del muro di Berlino il concetto di lotta di classe è caduto un pò in disgrazia, anche se nel [[2007]] il poeta Edoardo Sanguineti lo ha riportato alla luce con il breve scritto intitolato ''Restauriamo l'Odio di Classe'':  
: «Bisogna restaurare l'odio di classe. Perché loro ci odiano, dobbiamo ricambiare. Loro sono i capitalisti, noi siamo i proletari del mondo d'oggi: non più gli operai di Marx o i contadini di Mao, ma “tutti coloro che lavorano per un capitalista, chi in qualche modo sta dove c'è un capitalista che sfrutta il suo lavoro”. A me sta a cuore un punto. Vedo che oggi si rinuncia a parlare di proletariato. Credo invece che non c'è nulla da vergognarsi a riproporre la questione. È il segreto di pulcinella: il proletariato esiste. È  un male che la coscienza di classe sia lasciata alla destra mentre la sinistra via via si sproletarizza. Bisogna invece restaurare l'odio di classe, perché loro ci odiano e noi dobbiamo ricambiare. Loro fanno la lotta di classe, perché chi lavora non deve farla proprio in una fase in cui la merce dell'uomo è la più deprezzata e svenduta in assoluto? Recuperare la coscienza di una classe del proletariato di oggi, è essenziale. È importante riaffermare l'esistenza del proletariato. Oggi i proletari sono pure gli ingegneri, i laureati, i lavoratori precari, i pensionati. Poi c'è il sottoproletariato, che ha problemi di sopravvivenza e al quale la destra propone con successo un libro dei sogni»
: «Bisogna restaurare l'odio di classe. Perché loro ci odiano, dobbiamo ricambiare. Loro sono i capitalisti, noi siamo i proletari del mondo d'oggi: non più gli operai di Marx o i contadini di Mao, ma “tutti coloro che lavorano per un capitalista, chi in qualche modo sta dove c'è un capitalista che sfrutta il suo lavoro”. A me sta a cuore un punto. Vedo che oggi si rinuncia a parlare di proletariato. Credo invece che non c'è nulla da vergognarsi a riproporre la questione. È il segreto di pulcinella: il proletariato esiste. È  un male che la coscienza di classe sia lasciata alla destra mentre la sinistra via via si sproletarizza. Bisogna invece restaurare l'odio di classe, perché loro ci odiano e noi dobbiamo ricambiare. Loro fanno la lotta di classe, perché chi lavora non deve farla proprio in una fase in cui la merce dell'uomo è la più deprezzata e svenduta in assoluto? Recuperare la coscienza di una classe del proletariato di oggi, è essenziale. È importante riaffermare l'esistenza del proletariato. Oggi i proletari sono pure gli ingegneri, i laureati, i lavoratori precari, i pensionati. Poi c'è il sottoproletariato, che ha problemi di sopravvivenza e al quale la destra propone con successo un libro dei sogni»


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