Lorenzo Kom'boa Ervin: differenze tra le versioni

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Tornato a Chattanooga, Ervin si impegna nel '''''Concerned Citizens for Justice''''', un gruppo in lotta per i diritti civili, contro la brutalità della polizia e la violenza del [[Ku Klux Klan]]. Nel [[1987]] sostiene il movimento che contesta i risultati elettorali comunali di Chattanooga, grazie al quale numerosi neri riusciranno ad entrare nel Consiglio comunale.  
Tornato a Chattanooga, Ervin si impegna nel '''''Concerned Citizens for Justice''''', un gruppo in lotta per i diritti civili, contro la brutalità della polizia e la violenza del [[Ku Klux Klan]]. Nel [[1987]] sostiene il movimento che contesta i risultati elettorali comunali di Chattanooga, grazie al quale numerosi neri riusciranno ad entrare nel Consiglio comunale.  


Nel luglio [[1997]], dopo un tour di conferenze che lo aveva portato in 20 paesi diversi, Ervin giunge in [[Australia]] accogliendo un invito dell'[[organizzazioni anarchiche|gruppo anarchico]] [[Angry People]] <ref>''Deportation of Ervin an act of white supremacism: Sponsors'' ABC online, 9 Luglio, 1997 </ref>. L'organizzazione di estrema destra australiana, '''''Australians Against Further Immigration''''', non lo accoglie certo con affetto e solleva un caso mediatico dipingendolo come un estremista pericoloso, rimettendo inoltre la questione al Ministro dell'Immigrazione Amanda Vanstone. In tutto il paese scoppiano numerose polemiche: Pauline Hanson, leader di un partito xenofobo, lo definisce un «noto terrorista» <ref>''A Win for the Panther'', «Sydney Morning Herald», 11 luglio 1997</ref>; il primo ministro John Howard si dichiara inorridito dalla presenza nel "suo" paese dell'anarchico afroamericano <ref>''Howard orders Panther visa probe'', «The Age», 7 luglio 1997</ref>, invitando i ministeri preposti ad intraprendere un urgente investigazione, finalizzata al ritiro del suo visto <ref>''Visa review for visiting black activist'', «Sydney Morning Herald», 7 luglio 1997</ref> e persino all'arresto <ref>''[http://archive.is/vYR9b Minister Cancels Lorenzo Ervin's Visa]''. Media Release from Acting Minister for Immigration and Multicultural Affairs, Senator the Hon. Amanda Vanstone, 8 luglio 1997. Accessed May 8, 1997</ref>.
Nel luglio [[1997]], dopo un tour di conferenze che lo aveva portato in 20 paesi diversi, Ervin giunge in [[Australia]] accogliendo un invito dell'[[organizzazioni anarchiche|gruppo anarchico]] [[Angry People]] <ref>''Deportation of Ervin an act of white supremacism: Sponsors'' ABC online, 9 Luglio, 1997 </ref>. L'organizzazione di estrema destra australiana, '''''Australians Against Further Immigration''''', non lo accoglie certo con affetto e solleva un caso mediatico dipingendolo come un estremista pericoloso, rimettendo inoltre la questione al Ministro dell'Immigrazione Amanda Vanstone. In tutto il paese scoppiano numerose polemiche: Pauline Hanson, leader di un partito xenofobo, lo definisce un «noto terrorista» <ref>''A Win for the Panther'', «Sydney Morning Herald», 11 luglio 1997</ref>; il primo ministro John Howard si dichiara inorridito dalla presenza nel "suo" paese dell'anarchico afroamericano <ref>''Howard orders Panther visa probe'', «The Age», 7 luglio 1997</ref>, invitando i ministeri preposti ad intraprendere un urgente investigazione, finalizzata al ritiro del suo visto <ref>''Visa review for visiting black activist'', «Sydney Morning Herald», 7 luglio 1997</ref> e persino all'arresto <ref>''[http://archive.is/vYR9b Minister Cancels Lorenzo Ervin's Visa]'' (rilasciato da Acting Minister for Immigration and Multicultural Affairs, Senator the Hon. Amanda Vanstone, 8 luglio 1997)</ref>.


Dopo tutto questo can-can mediatico e politico, Lorenzo Kom'boa Ervin viene incredibilmente fermato dalla polizia locale e gli viene ritirato il visto. Dopo quattro giorni di [[carcere]] l'Alta Corte d Australia ordina però l'immediato rilascio e il ripristino del visto, intimando il [[governo]] federale di pagare le spese legali <ref>''Judge decides today if Panther stays caged'', «Sydney Morning Herald», 10 luglio 1997</ref> <ref>Legal Argument in the High Court of Australia, luglio 1997 (Legal Judgement High Court of Australia, ''Re: The Minister for Immigration and Multicultural Affairs Ex parte Ervin B29/1997'')</ref>. Durante il breve periodo detentivo proteste s'erano levate in [[Sud Africa]], [[Grecia]], [[Italia]], [[Svezia]], [[Irlanda]], [[Gran Bretagna]], [[Nuova Zelanda]] e [[USA|Stati Uniti]]. <ref>«The Australian», 9-10 Luglio 1997</ref>
Dopo tutto questo can-can mediatico e politico, Lorenzo Kom'boa Ervin viene incredibilmente fermato dalla polizia locale e gli viene ritirato il visto. Dopo quattro giorni di [[carcere]] l'Alta Corte d Australia ordina però l'immediato rilascio e il ripristino del visto, intimando il [[governo]] federale di pagare le spese legali <ref>''Judge decides today if Panther stays caged'', «Sydney Morning Herald», 10 luglio 1997</ref> <ref>Legal Argument in the High Court of Australia, luglio 1997 (Legal Judgement High Court of Australia, ''Re: The Minister for Immigration and Multicultural Affairs Ex parte Ervin B29/1997'')</ref>. Durante il breve periodo detentivo proteste s'erano levate in [[Sud Africa]], [[Grecia]], [[Italia]], [[Svezia]], [[Irlanda]], [[Gran Bretagna]], [[Nuova Zelanda]] e [[USA|Stati Uniti]]. <ref>«The Australian», 9-10 Luglio 1997</ref>
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