Leda Rafanelli: differenze tra le versioni

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===Il "rapporto" con Mussolini===
===Il "rapporto" con Mussolini===
È questo il periodo in cui Mussolini, al momento socialista, sottopone Leda ad un serrato corteggiamento <ref>[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/269/41.htm Articolo sul rapporto Mussolini- Rafanelli di Felice Accame]</ref>. Il rapporto, che è stato soprattutto epistolare, è poi trasformato da Leda stessa in un libro intitolato ''Una donna e Mussolini: la corrispondenza amorosa'', costituito da quaranta lettere inviate alla Rafanelli dal futuro dittatore [[Fascismo|fascista]]. Secondo Alessandra Pierotti, nipote di Leda, fu un corteggiamento che non ottenne risultati concreti: «Perché Mussolini le parlò della sua "domestica tribù" dicendo che doveva portarli al mare. E fra tante idee "peregrine" di Leda c'era, fondamentalmente, questa: mai rovinare una famiglia».
È questo il periodo in cui Mussolini, al momento socialista, sottopone Leda ad un serrato corteggiamento <ref>[http://www.arivista.org/?nr=269&pag=41.htm Articolo sul rapporto Mussolini- Rafanelli di Felice Accame]</ref>. Il rapporto, che è stato soprattutto epistolare, è poi trasformato da Leda stessa in un libro intitolato ''Una donna e Mussolini: la corrispondenza amorosa'', costituito da quaranta lettere inviate alla Rafanelli dal futuro dittatore [[Fascismo|fascista]]. Secondo Alessandra Pierotti, nipote di Leda, fu un corteggiamento che non ottenne risultati concreti: «Perché Mussolini le parlò della sua "domestica tribù" dicendo che doveva portarli al mare. E fra tante idee "peregrine" di Leda c'era, fondamentalmente, questa: mai rovinare una famiglia».


Occorre ricordare che nel periodo preso in considerazione ([[1913]]-[[1914]]), Mussolini era un noto socialista rivoluzionario ed aveva partecipato alla [[settimana rossa]] appoggiando l'insurrezione con comizi ed articoli <ref>[http://www.kamikazen.com/alfonsine/Alfonsine/mussolini_settimana_rossa.htm  Mussolini, [[Filippo Corridoni]] e la Settimana Rossa Maggio 1914]</ref>. Lo stesso [[Lenin]] si era espresso benignamente verso Mussolini, allora direttore dell'«Avanti!», ipotizzando per lui il ruolo di un futuro dirigente della [[rivoluzione]]. Se Leda negò sempre di esser stata amante di Mussolini, quest'ultimo invece se ne vantava, poiché d'altronde mai avrebbe potuto ammettere di esser stato rifiutato da una donna, visto che parte della sua immagine nazional popolare si fondava sulle sue "indiscusse ed indiscutibili" capacità  di "maratoneta instancabile" nei rapporti con le "femmine" <ref>[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/272/48.htm Lettera dal titolo ''Leda, mia nonna'']</ref>.
Occorre ricordare che nel periodo preso in considerazione ([[1913]]-[[1914]]), Mussolini era un noto socialista rivoluzionario ed aveva partecipato alla [[settimana rossa]] appoggiando l'insurrezione con comizi ed articoli <ref>[http://www.kamikazen.com/alfonsine/Alfonsine/mussolini_settimana_rossa.htm  Mussolini, [[Filippo Corridoni]] e la Settimana Rossa Maggio 1914]</ref>. Lo stesso [[Lenin]] si era espresso benignamente verso Mussolini, allora direttore dell'«Avanti!», ipotizzando per lui il ruolo di un futuro dirigente della [[rivoluzione]]. Se Leda negò sempre di esser stata amante di Mussolini, quest'ultimo invece se ne vantava, poiché d'altronde mai avrebbe potuto ammettere di esser stato rifiutato da una donna, visto che parte della sua immagine nazional popolare si fondava sulle sue "indiscusse ed indiscutibili" capacità  di "maratoneta instancabile" nei rapporti con le "femmine" <ref>[hhttp://www.arivista.org/?nr=272&pag=48.htm Lettera dal titolo ''Leda, mia nonna'']</ref>.


=== Durante e dopo il regime fascista ===
=== Durante e dopo il regime fascista ===
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: «... Gran parte delle sue gesta rimarranno per sempre ignorate, poiché, solo a compierle, ne portò il segreto alla tomba nessuno poteva esercitare un qualsiasi ascendente su di lui. Refrattario ad ogni influenza esteriore, egli era all'altezza delle sue azioni, che mandava in piena consapevolezza ad effetto, fidando solo sulle sue forze. Ogni progetto, riduceva alle proporzioni di un operazione aritmetica, accomunando ad un estrema audacia un'estrema prudenza, una piena sicurezza in sé, ed una risolutezza tacita quanto irriducibile. Nello sport quotidiano allenava il corpo alla resistenza, all'agilità, all'acrobazia, alla velocità, e il polso alla fermezza; nella temperanza scrupolosa conservava la pienezza del suo vigore fisico e della sua lucidità  mentale; nella musica ricercava le intime sensazioni per ricrearsi liberamente lo spirito.  Perciò egli era boxeur, lottatore, ciclista, automobilista, corridore, acrobata, tiratore impareggiabile...» <ref name="firma"> Si noti lo stile che si rifà  ai dettami di [[Mario Carli]], uno dei fondatori del [[futurismo]]</ref> <ref> [http://digilander.libero.it/gasparo/Dante.htm Dante Carnesecchi, Una leggenda anarchica] </ref>.
: «... Gran parte delle sue gesta rimarranno per sempre ignorate, poiché, solo a compierle, ne portò il segreto alla tomba nessuno poteva esercitare un qualsiasi ascendente su di lui. Refrattario ad ogni influenza esteriore, egli era all'altezza delle sue azioni, che mandava in piena consapevolezza ad effetto, fidando solo sulle sue forze. Ogni progetto, riduceva alle proporzioni di un operazione aritmetica, accomunando ad un estrema audacia un'estrema prudenza, una piena sicurezza in sé, ed una risolutezza tacita quanto irriducibile. Nello sport quotidiano allenava il corpo alla resistenza, all'agilità, all'acrobazia, alla velocità, e il polso alla fermezza; nella temperanza scrupolosa conservava la pienezza del suo vigore fisico e della sua lucidità  mentale; nella musica ricercava le intime sensazioni per ricrearsi liberamente lo spirito.  Perciò egli era boxeur, lottatore, ciclista, automobilista, corridore, acrobata, tiratore impareggiabile...» <ref name="firma"> Si noti lo stile che si rifà  ai dettami di [[Mario Carli]], uno dei fondatori del [[futurismo]]</ref> <ref> [http://digilander.libero.it/gasparo/Dante.htm Dante Carnesecchi, Una leggenda anarchica] </ref>.


In altri scritti Leda sostiene di esere in grado di leggere la mano <ref>[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/269/41.htm Per Leda Rafanelli di Fellice Accame]</ref>. Fermo restando queste indiscutibili critiche, occorre comunque rimarcare che Leda fu fedele al [[internazionalismo|pensiero anarchico internazionalista]] ed [[eguaglianza|eguaglitario]]: come facesse a far convivere entro di sé l'[[anarchismo]], il [[sufismo]] e alcune credenze popolari è però una questione sua personale e non politica. Richiamandoci proprio a questo carattere mistico presente in Leda, ella quando si trova a dover fronteggiare enormi difficoltà  economiche prende ad esercitare il mestiere di chiromante tra Milano e Genova. Nel contempo scrive ancora ''Nada'', ''La signora mia nonna'', ''Le memorie di una chiromante'', romanzi che parzialmente si rifanno all'atmosfera orientale della sua gioventù. ''Le memorie di una chiromante'', ovviamente hanno carattere autobiografico con esplicito riferimento allo strano mestiere che le forniva i quattrini per vivere. Verso la fine della sua vita, Leda dà  lezioni di arabo e collabora ad «[[Umanità  Nova]]». Finita la convivenza con Monanni, a cui segue la morte del figlio, Leda muore a Genova il [[13 settembre]] [[1971]].  
In altri scritti Leda sostiene di esere in grado di leggere la mano <ref>[http://www.arivista.org/?nr=269&pag=41.htm Per Leda Rafanelli di Fellice Accame]</ref>. Fermo restando queste indiscutibili critiche, occorre comunque rimarcare che Leda fu fedele al [[internazionalismo|pensiero anarchico internazionalista]] ed [[eguaglianza|eguaglitario]]: come facesse a far convivere entro di sé l'[[anarchismo]], il [[sufismo]] e alcune credenze popolari è però una questione sua personale e non politica. Richiamandoci proprio a questo carattere mistico presente in Leda, ella quando si trova a dover fronteggiare enormi difficoltà  economiche prende ad esercitare il mestiere di chiromante tra Milano e Genova. Nel contempo scrive ancora ''Nada'', ''La signora mia nonna'', ''Le memorie di una chiromante'', romanzi che parzialmente si rifanno all'atmosfera orientale della sua gioventù. ''Le memorie di una chiromante'', ovviamente hanno carattere autobiografico con esplicito riferimento allo strano mestiere che le forniva i quattrini per vivere. Verso la fine della sua vita, Leda dà  lezioni di arabo e collabora ad «[[Umanità  Nova]]». Finita la convivenza con Monanni, a cui segue la morte del figlio, Leda muore a Genova il [[13 settembre]] [[1971]].  


È da rimarcare che durante il [[Fascismo|fascismo]] Leda si nasconde, ma in seguito, a fascismo caduto, viene trovata tra la sua documentazione una nota scritta di suo pugno sulla prima pagina del suo opuscolo, ''Abbasso la guerra!'' ([[1915]]): «'''Opuscolo letto e approvato, in tutto, dal mio amico d'allora BM che divenne poi guerrista e poi fascista, capo del governo per 25 anni e poi ucciso dai gloriosi partigiani'''» <ref name="bm">[http://www.socialismolibertario.it/leda_rafanelli.htm da "socialismolibertario.it"]</ref>. Questa breve nota dimostra la considerazione che aveva del "duce", ed inoltre, nonostante la vita complicatissima da lei vissuta, anche a causa del suo carattere particolare, [[antifascismo|antifascista]] era ed antifascista rimase sino alla sua morte.
È da rimarcare che durante il [[Fascismo|fascismo]] Leda si nasconde, ma in seguito, a fascismo caduto, viene trovata tra la sua documentazione una nota scritta di suo pugno sulla prima pagina del suo opuscolo, ''Abbasso la guerra!'' ([[1915]]): «'''Opuscolo letto e approvato, in tutto, dal mio amico d'allora BM che divenne poi guerrista e poi fascista, capo del governo per 25 anni e poi ucciso dai gloriosi partigiani'''» <ref name="bm">[http://www.socialismolibertario.it/leda_rafanelli.htm da "socialismolibertario.it"]</ref>. Questa breve nota dimostra la considerazione che aveva del "duce", ed inoltre, nonostante la vita complicatissima da lei vissuta, anche a causa del suo carattere particolare, [[antifascismo|antifascista]] era ed antifascista rimase sino alla sua morte.
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