La Rivoluzione spagnola (1936-39): differenze tra le versioni

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Il [[26 gennaio]] anche Barcellona dovette capitolare. Centinaia di migliaia di profughi si spinsero sino alla frontiera francese in quel drammatico esodo conosciuto come ''[[La Retirada|la retirada]]'', ma il governo transalpino fu impreparato di fronte a quest'emergenza e sostanzialmente si mostrò ostile e in certi casi crudelmente disumano. Non pochi speravano che quella terra li salvasse dall'atroce destino che gli riservava il nazionalcattolicesimo franchista, ormai trionfante, ma in realtà molti di loro morirono nei campi profughi (fame, freddo, disperazione ecc.), più simili a veri e propri lager, allestiti dall'ostile governo francese.
Il [[26 gennaio]] anche Barcellona dovette capitolare. Centinaia di migliaia di profughi si spinsero sino alla frontiera francese in quel drammatico esodo conosciuto come ''[[La Retirada|la retirada]]'', ma il governo transalpino fu impreparato di fronte a quest'emergenza e sostanzialmente si mostrò ostile e in certi casi crudelmente disumano. Non pochi speravano che quella terra li salvasse dall'atroce destino che gli riservava il nazionalcattolicesimo franchista, ormai trionfante, ma in realtà molti di loro morirono nei campi profughi (fame, freddo, disperazione ecc.), più simili a veri e propri lager, allestiti dall'ostile governo francese.


Contro il governo Negrin, ben attento a salvare se stesso ed a reprimere gli anarchici, diversi membri libertari, tra cui [[Cipriano Mera]], appoggiarono il golpe del colonnello  Casado ([[5 marzo]] [[1939]]) e la formazione del ''Consejo Nacional de Defensa'', che si opponeva alla strenua difesa di Madrid in quanto si riteneva che ormai fosse vano resistere ai franchisti, contrariamente a quanto proponevano i comunisti del PCE:
Contro il governo Negrin, ben attento a salvare se stesso ed a reprimere gli anarchici, diversi membri libertari, tra cui [[Cipriano Mera]], appoggiarono il golpe del colonnello  Casado ([[5 marzo]] [[1939]]) e la formazione del ''Consejo Nacional de Defensa'', che si opponeva alla strenua difesa di Madrid in quanto si riteneva che ormai fosse vano resistere ai franchisti, contrariamente a quanto proponevano i comunisti del PCE:
: «Se lei (Negrin) è ancora socialista dovrebbe essere il primo a conoscere i propositi che vuole raggiungere il PCE che altro non sono che di appropriarsi di tutti i posti di comando dell'esercito, fare un colpo di stato, riuscire a dare la sensazione al mondo che il PCE resiste fino all'ultimo e che anarchici, socialisti e repubblicani e gli altri settori politici erano agenti provocatori. Considero un errore grave dire al popolo di resistere quando si ha la sicurezza che tutto è perduto e lo dimostra il fatto che quelli che ci incitavano alla resistenza mettevano in salvo la famiglia e capitali inviandoli all'estero...» (messaggio di Cipriano Mera rivolto al presidente Negrin estrapolato dall'autobiografia ''[[Cipriano Mera]], Rivoluzione armata in Spagna. Memorie di un anarco sindacalista'', edizione italiana, La Fiaccola, 1978 pp. 490-491).
: «Se lei (Negrin) è ancora socialista dovrebbe essere il primo a conoscere i propositi che vuole raggiungere il PCE che altro non sono che di appropriarsi di tutti i posti di comando dell'esercito, fare un colpo di stato, riuscire a dare la sensazione al mondo che il PCE resiste fino all'ultimo e che anarchici, socialisti e repubblicani e gli altri settori politici erano agenti provocatori. Considero un errore grave dire al popolo di resistere quando si ha la sicurezza che tutto è perduto e lo dimostra il fatto che quelli che ci incitavano alla resistenza mettevano in salvo la famiglia e capitali inviandoli all'estero...» (messaggio di Cipriano Mera rivolto al presidente Negrin estrapolato dall'autobiografia ''[[Cipriano Mera]], Rivoluzione armata in Spagna. Memorie di un anarco sindacalista'', edizione italiana, La Fiaccola, 1978 pp. 490-491).


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