La Rivoluzione spagnola (1936-39): differenze tra le versioni

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[[Image:CNTFAI.jpg|thumb|280 px|Manifesto della [[CNT]]-[[Federazione Anarchica Iberica|FAI]] durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) |Rivoluzione Spagnola]]]]
[[Image:CNTFAI.jpg|thumb|280 px|Manifesto della [[CNT-FAI]] durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) |Rivoluzione Spagnola]]]]
Il [[18 luglio]] [[1936]] un sollevamento militare cercò di abbattere la repubblica spagnola. Il [[19 luglio|giorno seguente]] la popolazione spagnola - guidata dalla [[CNT spagnola| CNT]] (anarco-sindacalista) e dal [[POUM]] (marxista-libertaria) - insorse contro i golpisti del generale [[Francisco Franco]]. Inizia così la rivoluzione spagnola ...
Il [[18 luglio]] [[1936]] un sollevamento militare cercò di abbattere la repubblica spagnola. Il [[19 luglio|giorno seguente]] la popolazione spagnola - guidata dalla [[CNT spagnola|CNT]] (anarco-sindacalista) e dal [[POUM]] (marxista-libertaria) - insorse contro i golpisti del generale [[Francisco Franco]]. Inizia così la rivoluzione spagnola ...


'''La rivoluzione spagnola''' (luglio [[1936]]- aprile [[1939]]) vide in campo due fronti contrapposti, da una parte i reazionari nazionalisti di [[Francisco Franco]] (poi appoggiati anche da Hitler e Mussolini) e dall'altra il variegato fronte repubblicano ([[marxismo|marxisti]], anarchici, [[Lev Trotzkij|trotzkisty]], [[marxismo-leninismo|stalinisti]] e [[socialdemocratici]]), nell'ambito dei quali gli [[Personalità anarchiche|anarchici]] ebbero una grande influenza e sostegno popolare, anche se dovettero confrontarsi con il violento ostracismo dei marxisti filo-sovietici.
'''La rivoluzione spagnola''' (luglio [[1936]]- aprile [[1939]]) vide in campo due fronti contrapposti, da una parte i reazionari nazionalisti di [[Francisco Franco]] (poi appoggiati anche da Hitler e Mussolini) e dall'altra il variegato fronte repubblicano ([[marxismo|marxisti]], anarchici, [[Lev Trotzkij|trotzkisty]], [[marxismo-leninismo|stalinisti]] e [[socialdemocratici]]), nell'ambito dei quali gli [[Personalità anarchiche|anarchici]] ebbero una grande influenza e sostegno popolare, anche se dovettero confrontarsi con il violento ostracismo dei marxisti filo-sovietici.
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*'''Comitato Antifascista di Ibiza'''.
*'''Comitato Antifascista di Ibiza'''.
[[File:Sette_2.jpg|thumb|left|Giornali che annunciano la morte del primo caduto italiano in terra di Spagna, l'anarchico [[Agostino Sette|Gino Sette]]]]  
[[File:Sette_2.jpg|thumb|left|Giornali che annunciano la morte del primo caduto italiano in terra di Spagna, l'anarchico [[Agostino Sette|Gino Sette]]]]  
[[File:Patrullas CNT.jpg|thumb|250 px|[[pattuglie di controllo|Pattuglie]] della [[CNT spagnola|CNT]]]]
[[File:Patrullas CNT.jpg|thumb|250 px|[[pattuglie di controllo|Pattuglie]] della [[CNT spagnola|CNT]].]]
Le strutture più importanti (soprattutto i Comitati di Guerra e di Difesa) erano controllate dai settori più rivoluzionari, mentre quelli meno importanti erano sotto il controllo dei moderati. A Barcellona gli anarchici della [[CNT]]-[[Federazione Anarchica Iberica|FAI]], che di fatto controllavano la città, accettarono tre ministeri all'interno del governo catalano ('''Generalitat''') in nome dell'[[antifascismo]] e dell'urgenza bellica ([[26 settembre]] [[1936]]). L'entrata in questa istituzione portò alla dissoluzione della CCMA ([[27 settembre]]) e di lì a seguire l'organizzazione sindacale rinunciò ad alcune scelte in linea con i principi anarchici con l'intenzione di mantenere unito il fronte antifascista che in Catalogna aveva assunto il nome di ''[[Front d'Esquerres]]''.
Le strutture più importanti (soprattutto i Comitati di Guerra e di Difesa) erano controllate dai settori più rivoluzionari, mentre quelli meno importanti erano sotto il controllo dei moderati. A Barcellona gli anarchici della [[CNT-FAI]], che di fatto controllavano la città, accettarono tre ministeri all'interno del governo catalano ('''Generalitat''') in nome dell'[[antifascismo]] e dell'urgenza bellica ([[26 settembre]] [[1936]]). L'entrata in questa istituzione portò alla dissoluzione della CCMA ([[27 settembre]]) e di lì a seguire l'organizzazione sindacale rinunciò ad alcune scelte in linea con i principi anarchici con l'intenzione di mantenere unito il fronte antifascista che in Catalogna aveva assunto il nome di ''[[Front d'Esquerres]]''.


L'organizzazione spontanea anarchica e antifascista, legata soprattutto alle strutture sindacali della [[CNT spagnola|CNT]], permise di sconfiggere i nazionalisti in catalogna, ma questi erano riusciti ad occupare in pochi giorni circa 1\3 della [[Spagna]] (Navarra, parte dell'Aragona, Galizia, il Leon, Antica Castiglia, Siviglia, cadice e Cordova), guarda caso laddove gli anarchici non erano ben strutturati. Per questo, il primo incontro del [[Comitato Centrale delle Milizie Antifasciste|Comitato delle Milizie]] stabilì l'invio di una colonna anarchica in direzione dell'Aragona. Fu così che il [[24 luglio]] del [[1936]] partì da Barcellona la prima milizia volontaria guidata da [[Buenaventura Durruti]] destinata a raggiungere il fronte dell'Aragona. Tra le varie milizie popolari, organizzate nelle cosiddette colonne, si distinse proprio la [[Colonna Durruti]], formata da 3000 uomini e coordinati dalla figura carismatica di [[Buenaventura Durruti]] (altre “colonne” anarchiche furonola [[Colonna de Hierro]] o la [[Colonna Rojo y Negro]]).  
L'organizzazione spontanea anarchica e antifascista, legata soprattutto alle strutture sindacali della [[CNT spagnola|CNT]], permise di sconfiggere i nazionalisti in catalogna, ma questi erano riusciti ad occupare in pochi giorni circa 1\3 della [[Spagna]] (Navarra, parte dell'Aragona, Galizia, il Leon, Antica Castiglia, Siviglia, cadice e Cordova), guarda caso laddove gli anarchici non erano ben strutturati. Per questo, il primo incontro del [[Comitato Centrale delle Milizie Antifasciste|Comitato delle Milizie]] stabilì l'invio di una colonna anarchica in direzione dell'Aragona. Fu così che il [[24 luglio]] del [[1936]] partì da Barcellona la prima milizia volontaria guidata da [[Buenaventura Durruti]] destinata a raggiungere il fronte dell'Aragona. Tra le varie milizie popolari, organizzate nelle cosiddette colonne, si distinse proprio la [[Colonna Durruti]], formata da 3000 uomini e coordinati dalla figura carismatica di [[Buenaventura Durruti]] (altre “colonne” anarchiche furonola [[Colonna de Hierro]] o la [[Colonna Rojo y Negro]]).  
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Da gennaio [[1937]], la [[CNT]] e l'[[UGT]], per non perdere le posizioni conquistate, firmarono vari patti di collaborazione che prevedevano l'aumento della produttività e forme di controllo istituzionale sui lavoratori e sulle collettività. Secondo la stessa logica lo [[Stato]] repubblicano proseguì la militarizzazione, considerata una “necessità ineluttabile” pure da una parte del movimento anarchico, anche se venne confermata la vocazione [[antimilitarismo | antimilitarista]] e antistatale degli stessi.
Da gennaio [[1937]], la [[CNT]] e l'[[UGT]], per non perdere le posizioni conquistate, firmarono vari patti di collaborazione che prevedevano l'aumento della produttività e forme di controllo istituzionale sui lavoratori e sulle collettività. Secondo la stessa logica lo [[Stato]] repubblicano proseguì la militarizzazione, considerata una “necessità ineluttabile” pure da una parte del movimento anarchico, anche se venne confermata la vocazione [[antimilitarismo | antimilitarista]] e antistatale degli stessi.
Tra Febbraio e Marzo del [[1937]] fu proibita la pubblicazione del periodico della [[Federazione Anarchica Iberica]] (FAI), «[[Nosotros]]», inoltre il governo della Catalogna approvò anche un decreto che ordinava il sequestro delle armi e degli esplosivi in mano alle milizie popolari.
Tra Febbraio e Marzo del [[1937]] fu proibita la pubblicazione del periodico della [[Federazione Anarchica Iberica]] (FAI), «[[Nosotros]]», inoltre il governo della Catalogna approvò anche un decreto che ordinava il sequestro delle armi e degli esplosivi in mano alle milizie popolari.
Il [[27 marzo]] si dimisero i consiglieri anarchici del governo catalano e fu completata la militarizzazione dell'Esercito regolare, determinandone il depotenziamento delle milizie popolari. In opposizione alle scelte politiche che la "dirigenza" della [[CNT]]-[[FAI]] stava attuando, si costituì il gruppo di lotta rivoluzionaria [[Los Amigos de Durruti]], formatosi sulla base delle istanze popolari della [[CNT]] e che si prefisse l'obiettivo di portare avanti un'opposizione alle strategie portate avanti dallo stesso [[CNT|sindacato]].
Il [[27 marzo]] si dimisero i consiglieri anarchici del governo catalano e fu completata la militarizzazione dell'Esercito regolare, determinandone il depotenziamento delle milizie popolari. In opposizione alle scelte politiche che la "dirigenza" della [[CNT-FAI]] stava attuando, si costituì il gruppo di lotta rivoluzionaria [[Los Amigos de Durruti]], formatosi sulla base delle istanze popolari della [[CNT]] e che si prefisse l'obiettivo di portare avanti un'opposizione alle strategie portate avanti dallo stesso [[CNT|sindacato]].


Ad Aprile si susseguirono, in varie città e villaggi, conflitti tra anarchici e bolscevichi del Partito Comunista (si diffusero notizie su carceri segrete, a Valencia e a Murcia, gestite dagli stalinisti). Le forze reazionarie franchiste, nello stesso mese, bombardarono violentemente, con il sostegno della "[[Legione Condor tedesca]]", la città basca di Guernica, simbolo dell'autonomia Basca e successivamente simbolo del martirio spagnolo.
Ad Aprile si susseguirono, in varie città e villaggi, conflitti tra anarchici e bolscevichi del Partito Comunista (si diffusero notizie su carceri segrete, a Valencia e a Murcia, gestite dagli stalinisti). Le forze reazionarie franchiste, nello stesso mese, bombardarono violentemente, con il sostegno della "[[Legione Condor tedesca]]", la città basca di Guernica, simbolo dell'autonomia Basca e successivamente simbolo del martirio spagnolo.
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[[Image:Camillo Berneri_2.jpg|thumb|[[Camillo Berneri]], anarchico italiano assassinato dagli stalinisti il [[5 maggio]] [[1937]]]]
[[Image:Camillo Berneri_2.jpg|thumb|[[Camillo Berneri]], anarchico italiano assassinato dagli stalinisti il [[5 maggio]] [[1937]]]]
{{vedi|Barcellona, maggio 1937: la controrivoluzione stalinista}}
{{vedi|Barcellona, maggio 1937: la controrivoluzione stalinista}}
: «Il Primo Maggio a Barcellona non ci sono manifestazioni. Dopo alcuni giorni un gruppo di poliziotti, guidati da un membro del PSUC, va all'assalto della Centrale telefonica occupata dagli anarchici. Era un esempio classico di “doppio potere”: chiunque avesse voluto parlare con la Generalitat doveva prima passare per gli anarchici, anche (come avvenne) il presidente Manuel Azaña. È noto l'episodio del telefonista che gli aveva chiesto chi fosse. Ovviamente Azaña rispose di essere il Presidente della Repubblica, ma si sentì rispondere:”Questo è ciò che tu credi”. Era un potere di fatto che interrompeva il controllo statale. L'intervento della pattuglia di poliziotti provoca una vera battaglia sui vari piani della centrale e una rivolta nei quartieri proletari, contro lo strapotere degli stalinisti, minoritari ma ben organizzati. Da un lato anarchici e POUM, dall'altro PSUC e alcuni catalanisti. Gli stalinisti attaccarono il piccolo POUM, accusandolo di trotzkismo e di essere una “quinta colonna” al soldo dei franchisti (curioso che [[Trotskij]] accusasse gli anarchici di essere la “quinta ruota” della borghesia). Contro la CNT-FAI la tattica del PSUC doveva essere più sottile. Togliatti, per esempio, elogiava la base operaia della CNT mentre attaccava i dirigenti per i loro “errori e ambizioni”. Non potevano ovviamente dire che la CNT, con due milioni di iscritti e centinaia di migliaia di combattenti, era “al soldo dei franchisti”. Un inciso: in quel momento l'iscrizione al sindacato era obbligatoria, ma anche prima, nel 1933-34, gli iscritti erano un milione e 400 mila, a fronte di poche migliaia di comunisti. '''Il maggio 1937 di Barcellona si può considerare una “guerra civile nella guerra civile”. Vi furono circa cinquecento morti, in maggioranza libertari'''». (''Intervista a Claudio Venza'' <ref>[http://www.arivista.org/?nr=317&pag=43.htm da Anarca-bolo]</ref>)
: «Il Primo Maggio a Barcellona non ci sono manifestazioni. Dopo alcuni giorni un gruppo di poliziotti, guidati da un membro del PSUC, va all'assalto della Centrale telefonica occupata dagli anarchici. Era un esempio classico di “doppio potere”: chiunque avesse voluto parlare con la Generalitat doveva prima passare per gli anarchici, anche (come avvenne) il presidente Manuel Azaña. È noto l'episodio del telefonista che gli aveva chiesto chi fosse. Ovviamente Azaña rispose di essere il Presidente della Repubblica, ma si sentì rispondere:”Questo è ciò che tu credi”. Era un potere di fatto che interrompeva il controllo statale. L'intervento della pattuglia di poliziotti provoca una vera battaglia sui vari piani della centrale e una rivolta nei quartieri proletari, contro lo strapotere degli stalinisti, minoritari ma ben organizzati. Da un lato anarchici e POUM, dall'altro PSUC e alcuni catalanisti. Gli stalinisti attaccarono il piccolo POUM, accusandolo di trotzkismo e di essere una “quinta colonna” al soldo dei franchisti (curioso che [[Trotskij]] accusasse gli anarchici di essere la “quinta ruota” della borghesia). Contro la [[CNT-FAI]] la tattica del PSUC doveva essere più sottile. Togliatti, per esempio, elogiava la base operaia della [[CNT]] mentre attaccava i dirigenti per i loro “errori e ambizioni”. Non potevano ovviamente dire che la [[CNT]], con due milioni di iscritti e centinaia di migliaia di combattenti, era “al soldo dei franchisti”. Un inciso: in quel momento l'iscrizione al sindacato era obbligatoria, ma anche prima, nel 1933-34, gli iscritti erano un milione e 400 mila, a fronte di poche migliaia di comunisti. '''Il maggio 1937 di Barcellona si può considerare una “guerra civile nella guerra civile”. Vi furono circa cinquecento morti, in maggioranza libertari'''». (''Intervista a Claudio Venza'' <ref>[http://www.arivista.org/?nr=317&pag=43.htm da Anarca-bolo]</ref>)


Dal [[3 maggio|3]] all'[[8 maggio]] [[1937]], a Barcellona, si verificarono scontri "fratricidi" che videro da una parte il [[POUM]] (partito comunista antistalinista), la [[CNT]] (sindacato anarchico), "[[Los Amigos de Durruti]]" (forte di circa 5000 miliziani) e tutta una serie di combattenti anarchici ([[Liberto Callejas]], [[Gregorio Jover]], [[Abel Paz]], [[Ada Martí]] e [[Maximo Franco]], comandante della ''[[Columna Roja y Negra]]'') contro militanti del [[PSUC]] (Partito Comunista stalinista catalano) <ref> Il PSUC fu correlato al Partito Comunista di Spagna (PCE). Fondato il [[23 luglio]] del [[1936]] dall'unione della Federazione Catalana del PSOE (Partito Socialista Operaio Spagnolo) con il Partito Comunista di Catalogna, l'Unione Socialista della Catalogna e il Partito Catalano Proletario, è importante notare che "uno spezzone" del PSOE fu anche entro il partito stalinista del PSUC da cui si evince che all'interno del PSOE ci fu una lotta intestina che portò all'uccisione del segretario dell'UGT, che a livello nazionale era legata allo stesso PSOE </ref> e la ''Guardia de Asalto'' <ref name="Guardia">La Guardia de Asalto, denominata ufficialmente Cuerpo de Asalto, fu un corpo di polizia spagnolo creato durante la Seconda Repubblica con l'obiettivo di disporre di una forza di polizia atta a mantenere l'ordine pubblico e che fu fedelmente legata al regime repubblicano.</ref>(polizia). Gli scontri si ingenerarono in seguito ai '''decreti governativi che imponevano lo scioglimento delle milizie non staliniste e alla “presa” della Telefónica (sede del servizio telefonico di Barcellona autogestito dai lavoratori della [[CNT spagnola|CNT]]) da parte delle forze governative'''.  
Dal [[3 maggio|3]] all'[[8 maggio]] [[1937]], a Barcellona, si verificarono scontri "fratricidi" che videro da una parte il [[POUM]] (partito comunista antistalinista), la [[CNT]] (sindacato anarchico), "[[Los Amigos de Durruti]]" (forte di circa 5000 miliziani) e tutta una serie di combattenti anarchici ([[Liberto Callejas]], [[Gregorio Jover]], [[Abel Paz]], [[Ada Martí]] e [[Maximo Franco]], comandante della ''[[Columna Roja y Negra]]'') contro militanti del [[PSUC]] (Partito Comunista stalinista catalano) <ref> Il PSUC fu correlato al Partito Comunista di Spagna (PCE). Fondato il [[23 luglio]] del [[1936]] dall'unione della Federazione Catalana del PSOE (Partito Socialista Operaio Spagnolo) con il Partito Comunista di Catalogna, l'Unione Socialista della Catalogna e il Partito Catalano Proletario, è importante notare che "uno spezzone" del PSOE fu anche entro il partito stalinista del PSUC da cui si evince che all'interno del PSOE ci fu una lotta intestina che portò all'uccisione del segretario dell'UGT, che a livello nazionale era legata allo stesso PSOE </ref> e la ''Guardia de Asalto'' <ref name="Guardia">La Guardia de Asalto, denominata ufficialmente Cuerpo de Asalto, fu un corpo di polizia spagnolo creato durante la Seconda Repubblica con l'obiettivo di disporre di una forza di polizia atta a mantenere l'ordine pubblico e che fu fedelmente legata al regime repubblicano.</ref>(polizia). Gli scontri si ingenerarono in seguito ai '''decreti governativi che imponevano lo scioglimento delle milizie non staliniste e alla “presa” della Telefónica (sede del servizio telefonico di Barcellona autogestito dai lavoratori della [[CNT spagnola|CNT]]) da parte delle forze governative'''.  
[[File:Amigo pueblo.jpg|thumb|180 px|left|''[[El Amigo del Pueblo]]'', giornale de ''[[Los Amigos de Durruti]]'', un gruppo contrario alla "linea morbida" della [[CNT spagnola|CNT]]]]
[[File:Amigo pueblo.jpg|thumb|180 px|left|''[[El Amigo del Pueblo]]'', giornale de ''[[Los Amigos de Durruti]]'', un gruppo contrario alla "linea morbida" della [[CNT spagnola|CNT]]]]
Contro il tentativo da parte delle guardie de asalto guidate da Rodriquez Salas (ex-anarchico divenuto fedele sostenitore dei comunisti del PSUC) di occupare la sede della centrale telefonica, i lavoratori scesero in strada ergendo barricate e preparandosi ad insorgere contro il tentativo contro-rivoluzionario degli stalinisti catalani. I diirgenti della [[CNT spagnola|CNT]] temettero a questo punto di romper el'unità antifascista del Fronte Popolare e l'intervento degli anarchici [[Federica Montseny]] e [[Mariano Vázquez]] tentarono di riportare la calma per evitare possibili scontri fratricidi all'interno del fronte repubblicano. Contro questa "linea morbida", [[Los Amigos de Durruti]] spinsero i lavoratori a proseguire nell'insurrezione contro la contro-rivoluzione governativa, ma la CNT li denunciò come agenti provocatori e il [[7 maggio]] chiese alle masse di porre fine alle rivolte e tornare al lavoro.
Contro il tentativo da parte delle guardie de asalto guidate da Rodriquez Salas (ex-anarchico divenuto fedele sostenitore dei comunisti del PSUC) di occupare la sede della centrale telefonica, i lavoratori scesero in strada ergendo barricate e preparandosi ad insorgere contro il tentativo contro-rivoluzionario degli stalinisti catalani. I diirgenti della [[CNT spagnola|CNT]] temettero a questo punto di romper el'unità antifascista del Fronte Popolare e l'intervento degli anarchici [[Federica Montseny]] e [[Mariano Vázquez]] tentarono di riportare la calma per evitare possibili scontri fratricidi all'interno del fronte repubblicano. Contro questa "linea morbida", [[Los Amigos de Durruti]] spinsero i lavoratori a proseguire nell'insurrezione contro la contro-rivoluzione governativa, ma la [[CNT]] li denunciò come agenti provocatori e il [[7 maggio]] chiese alle masse di porre fine alle rivolte e tornare al lavoro.


Durante questi scontri numerosi esponenti di spicco del [[POUM]] (Andres Nin) e del movimento anarchico vennero arrestati e uccisi (circa 500: tra questi [[Camillo Berneri]], [[Francesco Barbieri]] e il segretario dell'[[UGT]] <ref>L'Unión General de Trabajadores, fra i più importanti sindacati spagnoli, legato al Partito Socialista Operaio Spagnolo, fece azioni comuni con la [[CNT]] durante la Prima guerra mondiale. Durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] l'UGT spostò il suo asse a sinistra, rispetto alla sua posizione tradizionale, seguendo la linea politica del suo leader Francisco Largo Caballero e raggiungendo oltre un milione di iscritti. L'UGT rimase su questi numeri fino alla sostituzione di Caballero dalla carica di segretario generale ([[1937]]), per colpa di essersi rifiutato di sciogliere il [[POUM]] dopo i tragici fatti di Barcellona, con Juan Negrin, più ligio ai dettami dei comunisti filomoscoviti, che fece sciogliere immediatamente il [[POUM]] ed incarcerare i suoi massimi leaders</ref>) <ref name="conflitti">[http://it.wikipedia.org/wiki/Colonna_Buenaventura_Durruti#I_rapporti_di_anarchici.2C_aderenti_al_POUM_e_comunisti_non_filomoscoviti_in_relazione_ai_comunisti_di_osservanza_moscovita Conflitti tra anarchici e poumisti da una parte, e gli stalinisti dall'altra]</ref>.
Durante questi scontri numerosi esponenti di spicco del [[POUM]] (Andres Nin) e del movimento anarchico vennero arrestati e uccisi (circa 500: tra questi [[Camillo Berneri]], [[Francesco Barbieri]] e il segretario dell'[[UGT]] <ref>L'Unión General de Trabajadores, fra i più importanti sindacati spagnoli, legato al Partito Socialista Operaio Spagnolo, fece azioni comuni con la [[CNT]] durante la Prima guerra mondiale. Durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] l'UGT spostò il suo asse a sinistra, rispetto alla sua posizione tradizionale, seguendo la linea politica del suo leader Francisco Largo Caballero e raggiungendo oltre un milione di iscritti. L'UGT rimase su questi numeri fino alla sostituzione di Caballero dalla carica di segretario generale ([[1937]]), per colpa di essersi rifiutato di sciogliere il [[POUM]] dopo i tragici fatti di Barcellona, con Juan Negrin, più ligio ai dettami dei comunisti filomoscoviti, che fece sciogliere immediatamente il [[POUM]] ed incarcerare i suoi massimi leaders</ref>) <ref name="conflitti">[http://it.wikipedia.org/wiki/Colonna_Buenaventura_Durruti#I_rapporti_di_anarchici.2C_aderenti_al_POUM_e_comunisti_non_filomoscoviti_in_relazione_ai_comunisti_di_osservanza_moscovita Conflitti tra anarchici e poumisti da una parte, e gli stalinisti dall'altra]</ref>.
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== La fine della Rivoluzione e il proseguimento della guerra (giugno 1937 - gennaio 1938) ==
== La fine della Rivoluzione e il proseguimento della guerra (giugno 1937 - gennaio 1938) ==
[[Image:Woman with cntfai flag.jpg|thumb|right|200 px| Libertaria spagnola con bandiera della [[CNT]]-[[Federazione Anarchica Iberica|FAI]]]]
[[Image:Woman with cntfai flag.jpg|thumb|right|200px|Libertaria spagnola con bandiera della [[CNT-FAI]].]]


Dal momento della “caduta” di [[Largo Caballero]], si accentuarono le misure governative tendenti a separare la fase rivoluzionaria da quella della guerra civile e a ripristinare la “Costituzione della Repubblica del [[1931]].
Dal momento della “caduta” di [[Largo Caballero]], si accentuarono le misure governative tendenti a separare la fase rivoluzionaria da quella della guerra civile e a ripristinare la “Costituzione della Repubblica del [[1931]].
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