La Revista Blanca: differenze tra le versioni

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== Storia ==
== Storia ==
=== A Madrid ===
Nella prima fase, nonostante la concezione [[anarchica]] dei suoi fondatori, alla rivista collaborò un gran numero di intellettuali di varia ideologia, come [[Leopoldo Alas Clarín]], [[Miguel de Unamuno]], [[Manuel Cossío]], [[José Nakens]], [[Francisco Giner de los Ríos]], [[Jaume Brossa]] e [[Pere Coromines]]. Vi scrivevano regolarmente anche [[Anselmo Lorenzo]], [[Ricardo Mella]], [[Fernando Tarrida del Mármol]], [[Leopoldo Bonafulla]] e [[Teresa Claramunt]]. Facilitò l'approccio degli intellettuali all'[[anarchismo]], ma poco al mondo della classe operaia.
Nella prima fase, nonostante la concezione [[anarchica]] dei suoi fondatori, alla rivista collaborò un gran numero di intellettuali di varia ideologia, come [[Leopoldo Alas Clarín]], [[Miguel de Unamuno]], [[Manuel Cossío]], [[José Nakens]], [[Francisco Giner de los Ríos]], [[Jaume Brossa]] e [[Pere Coromines]]. Vi scrivevano regolarmente anche [[Anselmo Lorenzo]], [[Ricardo Mella]], [[Fernando Tarrida del Mármol]], [[Leopoldo Bonafulla]] e [[Teresa Claramunt]]. Facilitò l'approccio degli intellettuali all'[[anarchismo]], ma poco al mondo della classe operaia.


Aveva una tiratura di 8.000 copie e questo successo gli permise di editare congiuntamente il '''''Suplemento de la Revista Blanca''''' dal [[1899]] al [[1902]], successivamente ribattezzato '''''[[Tierra y Libertad]]''''', con un carattere più combattivo e meno dottrinale, dedicato, in particolare, alle campagne di riorganizzazione della [[Federación de Trabajadores de la Región Española|FTRE]], [[Federación de Trabajadores de la Región Española]] ([[1900]]-[[1901]]) e alla revisione dei procedimenti giudiziari per gli eventi di Jerez de la Frontera nel [[1892]] o de La Mano Negra nel [[1882]]-[[1883]]. La rivista scomparve dopo forti critiche al protagonismo di importanti leader come [[Ricardo Mella]], [[Josep Prat]] e [[Leopoldo Bonafulla]].
Aveva una tiratura di 8.000 copie e questo successo gli permise di editare congiuntamente il '''''Suplemento de la Revista Blanca''''' dal [[1899]] al [[1902]], successivamente ribattezzato '''''[[Tierra y Libertad]]''''', con un carattere più combattivo e meno dottrinale, dedicato, in particolare, alle campagne di riorganizzazione della [[Federación de Trabajadores de la Región Española|FTRE]], [[Federación de Trabajadores de la Región Española]] ([[1900]]-[[1901]]) e alla revisione dei procedimenti giudiziari per gli eventi di Jerez de la Frontera nel [[1892]] o de La Mano Negra nel [[1882]]-[[1883]]. La rivista scomparve dopo forti critiche al protagonismo di importanti leader come [[Ricardo Mella]], [[Josep Prat]] e [[Leopoldo Bonafulla]].


=== A Barcellona ===
I due fondatori tornarono a curare la rivista a Barcellona nel giugno [[1923]], dove delinearono un [[anarchismo]] puro e filosofico, critico nei confronti del [[sindacalismo]] della [[CNT spagnola|CNT]]; dal [[1930]] difesero la [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]], ma senza identificarsi pienamente con essa. Tra i collaboratori più assidui di questa seconda tappa c'erano [[Federica Montseny]], [[Max Nettlau]] (con recensioni storiche all'epoca della [[Prima Internazionale]]), [[Adrià del Valle]], [[Charles Malato]] (da Parigi), [[Diego Abad de Santillán]] (da Berlino), [[Jean Grave]], [[Rudolf Rocker]], [[Sébastien Faure]], [[Luigi Fabbri]] e [[Camillo Berneri]]. Verso la fine della dittatura di Miguel Primo de Rivera, entrò a far parte della redazione [[Germinal Esgleas]], che si occupò principalmente degli affari [[sindacali]].
I due fondatori tornarono a curare la rivista a Barcellona nel giugno [[1923]], dove delinearono un [[anarchismo]] puro e filosofico, critico nei confronti del [[sindacalismo]] della [[CNT spagnola|CNT]]; dal [[1930]] difesero la [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]], ma senza identificarsi pienamente con essa. Tra i collaboratori più assidui di questa seconda tappa c'erano [[Federica Montseny]], [[Max Nettlau]] (con recensioni storiche all'epoca della [[Prima Internazionale]]), [[Adrià del Valle]], [[Charles Malato]] (da Parigi), [[Diego Abad de Santillán]] (da Berlino), [[Jean Grave]], [[Rudolf Rocker]], [[Sébastien Faure]], [[Luigi Fabbri]] e [[Camillo Berneri]]. Verso la fine della dittatura di Miguel Primo de Rivera, entrò a far parte della redazione [[Germinal Esgleas]], che si occupò principalmente degli affari [[sindacali]].


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