La Guerriglia antifranchista: differenze tra le versioni

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[[File:Maquis (Martinez, Facerias e Casino).jpg|thumb|230 px|Il gruppo maquis di Facerias (Pirenei, gennaio 1948), da sinistra a destra: [[Enrique Martínez Marín]], [[José Luis Facerías]] e [[Celedonio García Casino]]]]
[[File:Maquis (Martinez, Facerias e Casino).jpg|thumb|230 px|Il gruppo maquis di Facerias (Pirenei, gennaio 1948), da sinistra a destra: [[Enrique Martínez Marín]], [[José Luis Facerías]] e [[Celedonio García Casino]]]]


La più spettacolare operazione dei ''maquisards'' <ref> '''Maquis''' significa "macchia", ovvero «darsi alla macchia» ed è il termine che nel gergo si riferisce al movimento di resistenza francese nella seconda guerra mondiale. I combattenti partigiani erano detti ''maquisards''. Identico termine viene usato per i "guerriglieri spagnoli" che proseguirono la Resistenza armata contro i [[Fascismo|fascisti]] di Franco dopo la fine della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]], tali formazioni furono particolarmente attive in Cantabria, sui Pirenei e in Andalusia. La componente anarchica fu assai rilevante e poi rimase l'unica dopo l'abbandono della lotta armata da parte dei comunisti di osservanza moscovita </ref> spagnoli nella lotta antifranchista fu la spedizione nella vallata dell'Aran <ref>Raymond Carr: España 1808-1975. Ariel Historia, Barcelona, 2003; Alfonso Domingo: ''El Canto Del buho. La vida en el monte de los guerrilleros antifranquistas'',  OberonMemoria, Grupo ANAYA, Madrid 2002.</ref>, a cui presero parte fra i 5000 e 7000 guerriglieri (tra cui [[Antonio Téllez Sola]]), su un totale di 13 000 spagnoli [[antifascismo|antifascisti]] veterani della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione]] presenti<ref> [[Secundino Serrano]]: ''Maquis. Historia de la guerrilla antifranquista''. Historia de la guerriglia antifranquista. Editorial Temas de Hoy, Madrid, 2001.</ref>, che attaccarono nella valle ed in altre zone dei Pirenei grazie ad una buona disponibilità  di armamento pesante: l'operazione fu chiamata '''Operazione Riconquista della Spagna'''.  
La più spettacolare operazione dei ''maquisards'' <ref> '''Maquis''' significa "macchia", ovvero «darsi alla macchia» ed è il termine che nel gergo si riferisce al movimento di resistenza francese nella seconda guerra mondiale. I combattenti partigiani erano detti ''maquisards''. Identico termine viene usato per i "guerriglieri spagnoli" che proseguirono la Resistenza armata contro i [[Fascismo|fascisti]] di Franco dopo la fine della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]], tali formazioni furono particolarmente attive in Cantabria, sui Pirenei e in Andalusia. La componente anarchica fu assai rilevante e poi rimase l'unica dopo l'abbandono della lotta armata da parte dei comunisti di osservanza moscovita </ref> spagnoli nella lotta antifranchista fu la spedizione nella vallata dell'Aran <ref>Raymond Carr: España 1808-1975. Ariel Historia, Barcelona, 2003; Alfonso Domingo: ''El Canto Del buho. La vida en el monte de los guerrilleros antifranquistas'',  OberonMemoria, Grupo ANAYA, Madrid 2002.</ref>, a cui presero parte fra i 5000 e 7000 guerriglieri (tra cui [[Antonio Téllez Sola]]), su un totale di 13 000 spagnoli [[antifascismo|antifascisti]] veterani della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione]] presenti<ref> [[Secundino Serrano]]: ''Maquis. Historia de la guerrilla antifranquista''. Historia de la guerriglia antifranquista. Editorial Temas de Hoy, Madrid, 2001.</ref>, che attaccarono nella valle ed in altre zone dei Pirenei grazie ad una buona disponibilità  di armamento pesante: l'operazione fu chiamata '''Operazione Riconquista della Spagna'''.  


Essa fu pianificata dall'Unión Nacional Española ([[UNE]]), posta sotto l'egida dell'[[Anarchici_e_Resistenza_in_Francia#|AGE]], il cui ruolo preponderante sarebbe stato assunto dalla 204° divisione composta da 12 brigate a comando di [[Vicente López Tovar]]. L'obiettivo fu di prendere possesso della porzione di terra spagnola compresa tra il Cinca, Segre Fiumi e la frontiera francese (Vedi [https://www.anarcopedia.org/index.php/File:Catalunya_Val_d%27Aran.png Immagine]).  
Essa fu pianificata dall'Unión Nacional Española ([[UNE]]), posta sotto l'egida dell'[[Anarchici_e_Resistenza_in_Francia#|AGE]], il cui ruolo preponderante sarebbe stato assunto dalla 204° divisione composta da 12 brigate a comando di [[Vicente López Tovar]]. L'obiettivo fu di prendere possesso della porzione di terra spagnola compresa tra il Cinca, Segre Fiumi e la frontiera francese (Vedi [https://www.anarcopedia.org/index.php/File:Catalunya_Val_d%27Aran.png Immagine]).  
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[[File:Wenceslao Jiménez Orive.jpg|140 px|left|thumb|[[Wenceslao Jiménez Orive]]]]
[[File:Wenceslao Jiménez Orive.jpg|140 px|left|thumb|[[Wenceslao Jiménez Orive]]]]
*[[Cristino García Granda]]<ref>
*[[Cristino García Granda]]<ref>
  Si legga: di [[Secundino Serrano]], ''Maquis. Historia de la guerrilla antifranquista.'' Ediciones Temas de Hoy. Madrid. 2001.; di [[Casanova Julián]], Francisco Espinosa, Conxita Mir, Francisco Gomez Moreno,  ''Morir, matar, sobrevivir. La violencia en la dictadura de Franco.''  Editorial Crítica. Barcelona. 2002.</ref>, asturiano, anarchico, prese parte alla rivoluzione come membro del ''XIV Cuerpo de Ejército Guerrillero'', una speciale unità  di esercito repubblicano spagnolo specializzato negli attacchi dietro le linee nazionalista. Dopo la guerra, fuggì in [[Francia]], partecipò alla [[Anarchici e Resistenza in Francia|resistenza francese]] in qualità  di membro della [[Agrupación de Guerrilleros Españoles]] (AGE) <ref>[http://en.wikipedia.org/wiki/Spanish_Maquis#The_formation_of_the_AGE Qualche notizia in breve]</ref> e combatté con successo nella lotta contro i nazifascisti. Al termine del confitto combatté a fianco dei ''maquisards'', catturato nel [[1945|'45]] e crudelmente torturato fu trucidato nel [[1946|'46]]. A Parigi vi è ''rue Cristino Garcia'', in Saint-Denis, vicino alla strada intitola ad [[Émile Zola]]. È presente anche il ''Quartier Cristino Garcia'' nella città  di Aubervilliers, nell'Île-de-France. Granda è sepolto nel Cementerio de Carabanchel, a sud-ovest di Madrid.  
  Si legga: di [[Secundino Serrano]], ''Maquis. Historia de la guerrilla antifranquista.'' Ediciones Temas de Hoy. Madrid. 2001.; di [[Casanova Julián]], Francisco Espinosa, Conxita Mir, Francisco Gomez Moreno,  ''Morir, matar, sobrevivir. La violencia en la dictadura de Franco.''  Editorial Crítica. Barcelona. 2002.</ref>, asturiano, anarchico, prese parte alla rivoluzione come membro del ''XIV Cuerpo de Ejército Guerrillero'', una speciale unità  di esercito repubblicano spagnolo specializzato negli attacchi dietro le linee nazionalista. Dopo la guerra, fuggì in [[Francia]], partecipò alla [[Anarchici e Resistenza in Francia|resistenza francese]] in qualità  di membro della [[Agrupación de Guerrilleros Españoles]] (AGE) <ref>[http://en.wikipedia.org/wiki/Spanish_Maquis#The_formation_of_the_AGE Qualche notizia in breve]</ref> e combatté con successo nella lotta contro i nazifascisti. Al termine del confitto combatté a fianco dei ''maquisards'', catturato nel [[1945|'45]] e crudelmente torturato fu trucidato nel [[1946|'46]]. A Parigi vi è ''rue Cristino Garcia'', in Saint-Denis, vicino alla strada intitola ad [[Émile Zola]]. È presente anche il ''Quartier Cristino Garcia'' nella città  di Aubervilliers, nell'Île-de-France. Granda è sepolto nel Cementerio de Carabanchel, a sud-ovest di Madrid.  
*[[Joaquín Arasanz Raso]], noto anche come "Villacampa", il più conosciuto ''maquisard'' attivo in Aragona, formalmente ed ufficialmente comunista ma assai prossimo all'[[anarchismo]].
*[[Joaquín Arasanz Raso]], noto anche come "Villacampa", il più conosciuto ''maquisard'' attivo in Aragona, formalmente ed ufficialmente comunista ma assai prossimo all'[[anarchismo]].
*[[Francisco_Sabaté_Llopart|Francesc Sabaté Llopart, "El Quico"]] ed il suo gruppo operò in Catalogna, in particolare a Barcellona, diventando un vero e proprio mito della [[La Guerriglia antifranchista|guerriglia antifranchista]]. La sua morte ([[5 gennaio]] [[1960]]) segnò praticamente la fine della resistenza antifranchista. Anche suo fratello [[Manuel_Sabaté_Llopart|Manuel]] fu un celebre guerrigliero antifranchista.
*[[Francisco_Sabaté_Llopart|Francesc Sabaté Llopart, "El Quico"]] ed il suo gruppo operò in Catalogna, in particolare a Barcellona, diventando un vero e proprio mito della [[La Guerriglia antifranchista|guerriglia antifranchista]]. La sua morte ([[5 gennaio]] [[1960]]) segnò praticamente la fine della resistenza antifranchista. Anche suo fratello [[Manuel_Sabaté_Llopart|Manuel]] fu un celebre guerrigliero antifranchista.
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