La Comune di Parigi (1871): differenze tra le versioni

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== La repressione ==
== La repressione ==
[[File:Til1 luce 001z.jpg|thumb|left|190px|<center>Maximilien Luce <ref>Maximilien Luce (1858-1941) fu un pittore parigino neo-impressionista, collaboratore del periodico anarchico ''[[Le Père Peinard]]''. Visse i giorni della Comune e rappresentò molte scene di vita operaia.</ref></center>Una strada di Parigi nel maggio 1871]]
[[File:Til1 luce 001z.jpg|thumb|left|190px|<center>Maximilien Luce <ref>Maximilien Luce (1858-1941) fu un pittore parigino neo-impressionista, collaboratore del [[periodico anarchico]] ''[[Le Père Peinard]]''. Visse i giorni della Comune e rappresentò molte scene di vita operaia.</ref></center>Una strada di Parigi nel maggio 1871]]
Gli scrittori alla moda sono tutti per la reazione, come Flaubert e Alexandre Dumas figlio, il quale fin da aprile si augurava « che si stermini una buona volta le canaglie e gli imbecilli », <ref>''Correspondance'', XXII, p. 364.</ref> e in giugno questo cantore delle cortigiane esprime la sua ricetta per risolvere le questioni sociali, scrivendo che « bisogna che coloro che lavorano facciano lavorare quelli che non lavorano oppure li sterminino senza pietà ». <ref>''Une lettre sur les choses du jour'', Paris, M. Lévy frères, 1871, p. 28.</ref> ricevendo le congratulazioni, dalla sua lussuosa villa di Nohant, della pseudo-progressista George Sand, per la quale i comunardi sono « stupidi banditi ».
Gli scrittori alla moda sono tutti per la reazione, come Flaubert e Alexandre Dumas figlio, il quale fin da aprile si augurava « che si stermini una buona volta le canaglie e gli imbecilli », <ref>''Correspondance'', XXII, p. 364.</ref> e in giugno questo cantore delle cortigiane esprime la sua ricetta per risolvere le questioni sociali, scrivendo che « bisogna che coloro che lavorano facciano lavorare quelli che non lavorano oppure li sterminino senza pietà ». <ref>''Une lettre sur les choses du jour'', Paris, M. Lévy frères, 1871, p. 28.</ref> ricevendo le congratulazioni, dalla sua lussuosa villa di Nohant, della pseudo-progressista George Sand, per la quale i comunardi sono « stupidi banditi ».


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