La Cecilia: differenze tra le versioni

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L'idea di costruire una comunità  anarchica nacque dalla tenacia e intraprendenza dell'agronomo anarchico [[Giovanni Rossi]], il cui entusiasmo riuscì a coinvolgere moltissime persone che lo aiutarono a mettere in atto il suo progetto [[anarco-comunismo|comunista]] e [[autorità |antiautoritario]] <ref name="cecilia1">Secondo quanto riportato da svariate fonti (''La cecilia: una vita in una comune'' [Storia illustrata, 1973], [http://www.anpi.it/patria_2004/09-04/46-47_ROSCILLI.pdf Documento], [http://pt.wikipedia.org/wiki/Col%C3%B4nia_Cec%C3%ADlia Wikipedia portoghese] ecc.) sarebbe stato l'imperatore del Brasile, Don Pedro II, a concedere in dono la terra su cui sarebbe nata La Cecilia. Tale decisione sarebbe nata in seguito all'incontro avvenuto a Milano tra Rossi e Don Pedro. Il dramma fu, sempre secondo queste fonti, che i coloni si misero in viaggio senza essere al corrente della caduta della monarchia e dell'avvento della repubblica, la quale poi non ritenne più valido il patto stipulato tra Rossi e l'ex-imperatore. Per questo i coloni sarebbero stati quindi costretti a pagare ingenti tasse per poter restare in quelle terre, creando loro enormi difficoltà  di tipo economico.  
L'idea di costruire una comunità  anarchica nacque dalla tenacia e intraprendenza dell'agronomo anarchico [[Giovanni Rossi]], il cui entusiasmo riuscì a coinvolgere moltissime persone che lo aiutarono a mettere in atto il suo progetto [[anarco-comunismo|comunista]] e [[autorità |antiautoritario]] <ref name="cecilia1">Secondo quanto riportato da svariate fonti (''La cecilia: una vita in una comune'' [Storia illustrata, 1973], [http://www.anpi.it/patria_2004/09-04/46-47_ROSCILLI.pdf Documento], [http://pt.wikipedia.org/wiki/Col%C3%B4nia_Cec%C3%ADlia Wikipedia portoghese] ecc.) sarebbe stato l'imperatore del Brasile, Don Pedro II, a concedere in dono la terra su cui sarebbe nata La Cecilia. Tale decisione sarebbe nata in seguito all'incontro avvenuto a Milano tra Rossi e Don Pedro. Il dramma fu, sempre secondo queste fonti, che i coloni si misero in viaggio senza essere al corrente della caduta della monarchia e dell'avvento della repubblica, la quale poi non ritenne più valido il patto stipulato tra Rossi e l'ex-imperatore. Per questo i coloni sarebbero stati quindi costretti a pagare ingenti tasse per poter restare in quelle terre, creando loro enormi difficoltà  di tipo economico.  
   
   
Tuttavia, '''la teoria della partecipazione imperiale''', lanciata da Alfonso Schmitd e ripresa da Zelia Gattai in un racconto sicuramente suggestivo ma sostanzialmente privo di interesse storiografico, '''è fortemente contestata''': Rosellina Gosi, nel [[1977]], ha iniziato a evidenziare come la tesi si basasse sostanzialmente su poco più che il nulla, e Isabelle Felici (che ha curato il tema anche in una tesi di dottorato presso l'Université de la Sorbonne Nouvelle-Paris III nel 1994) in un breve saggio pubblicato dalla Rivista Storica dell'Anarchismo nel [[1996]] (numero 2, secondo semestre) ha definitivamente smontato la teoria di Schmitd (è stato anche sottolineato, per tramite di una attenta indagine storiografica, come molto probabilmente mai Cardias incontrò Pedro II).
Tuttavia, '''la teoria della partecipazione imperiale''', lanciata da Alfonso Schmitd e ripresa da Zelia Gattai in un racconto sicuramente suggestivo ma sostanzialmente privo di interesse storiografico, '''è fortemente contestata''': Rosellina Gosi, nel [[1977]], ha iniziato a evidenziare come la tesi si basasse sostanzialmente su poco più che il nulla, e Isabelle Felici (che ha curato il tema anche in una tesi di dottorato presso l'Université de la Sorbonne Nouvelle-Paris III nel 1994) in un breve saggio pubblicato dalla Rivista Storica dell'Anarchismo nel [[1996]] (numero 2, secondo semestre) ha definitivamente smontato la teoria di Schmitd (è stato anche sottolineato, per tramite di una attenta indagine storiografica, come molto probabilmente mai Cardias incontrò Pedro II).</ref>.
'''''Si legga inoltre''''': [[Discussione:Giovanni Rossi]] </ref>.


Rossi, oltre che agronomo, fu giornalista, militante libertario dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|AIT]] e attivista instancabile sempre alla ricerca della realizzazione concreta delle [[rivoluzione|idee rivoluzionarie]] e libertarie che circolavano in quegli anni in [[Italia]] e in Europa.  
Rossi, oltre che agronomo, fu giornalista, militante libertario dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|AIT]] e attivista instancabile sempre alla ricerca della realizzazione concreta delle [[rivoluzione|idee rivoluzionarie]] e libertarie che circolavano in quegli anni in [[Italia]] e in Europa.  
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