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Alcune femministe italiane (Irene Giacobbe, Tilde Capomazza, Marisa Ombra) ipotizzano che per rendere più universale e meno caratterizzato politicamente il significato della ricorrenza, si preferì omettere il richiamo alla [[La Rivoluzione Russa|Rivoluzione russa]] ricollegandosi ad un episodio non reale, ma verosimile, della storia del [[movimento operaio]] degli [[USA|Stati Uniti]] (vedi a proposito la sezione successiva). | Alcune femministe italiane (Irene Giacobbe, Tilde Capomazza, Marisa Ombra) ipotizzano che per rendere più universale e meno caratterizzato politicamente il significato della ricorrenza, si preferì omettere il richiamo alla [[La Rivoluzione Russa|Rivoluzione russa]] ricollegandosi ad un episodio non reale, ma verosimile, della storia del [[movimento operaio]] degli [[USA|Stati Uniti]] (vedi a proposito la sezione successiva). | ||
In [[Italia]], nel [[ | In [[Italia]], nel [[Seconda guerra mondiale|secondo dopoguerra]], la giornata internazionale della donna fu ripresa e rilanciata dall'UDI ([[Unione Donne Italiane]]) associando nel contempo alla data dell'8 marzo l'ormai tradizionale fiore della [[Acacia|mimosa]]. | ||
Con l'esplosione del [[femminismo]], la manifestazione di Roma dell'8 marzo [[1972]] si concluse con violentissime cariche della [[polizia]] <ref>Fu ferita alla testa Alma Sabatini la femminista divenuta in seguito famosa per le "Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana". T. Capomazza, M. Ombra, cit., pp. 111-115.</ref>, che ritenne intollerabile la presenza di manifestanti con cartelli recanti scritte come «Legalizzazione dell'[[aborto]]», «Liberazione [[Omosessualità |omosessuale]]», «Matrimonio = prostituzione legalizzata»; ancor più intollerabile fu per le [[autorità]] la diffusione di voltantini che chiedevano che non fossero «lo Stato e la Chiesa ma la donna ad avere il diritto di amministrare l'intero processo della maternità». | Con l'esplosione del [[femminismo]], la manifestazione di Roma dell'8 marzo [[1972]] si concluse con violentissime cariche della [[polizia]] <ref>Fu ferita alla testa Alma Sabatini la femminista divenuta in seguito famosa per le "Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana". T. Capomazza, M. Ombra, cit., pp. 111-115.</ref>, che ritenne intollerabile la presenza di manifestanti con cartelli recanti scritte come «Legalizzazione dell'[[aborto]]», «Liberazione [[Omosessualità |omosessuale]]», «Matrimonio = prostituzione legalizzata»; ancor più intollerabile fu per le [[autorità]] la diffusione di voltantini che chiedevano che non fossero «lo Stato e la Chiesa ma la donna ad avere il diritto di amministrare l'intero processo della maternità». | ||
[[File:Image of Triangle Shirtwaist Factory fire on March 25 - 1911.jpg|thumb|right|200px|La fabbrica Triangle Factory]] | [[File:Image of Triangle Shirtwaist Factory fire on March 25 - 1911.jpg|thumb|right|200px|La fabbrica Triangle Factory]] |