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Nel corso della seconda guerra mondiale, con l'inizio dell'occupazione nazifascista della Jugoslavia (aprile [[1941]]) furono istantaneamente approntati, sia in territorio italiano che in quello jugoslavo occupato dai [[Nazionalsocialismo|nazifascisti]], un gran numero di campi di concentramento per il lavoro coatto, come campi di smistamento o di vero e proprio sterminio. Oltre ai detenuti di etnia slava (appartenenti alle popolazioni stanziate sia nel Regno di Jugoslavia che nelle regioni italiane Venezia Euganea e Friuli, i cosiddetti "'''allogeni'''" o "'''alloglotti'''"), in tali campi vennero spesso rinchiusi anche migliaia di [[:Categoria:Antifascisti|antifascisti]] italiani e stranieri di varie nazionalità. | Nel corso della seconda guerra mondiale, con l'inizio dell'occupazione nazifascista della Jugoslavia (aprile [[1941]]) furono istantaneamente approntati, sia in territorio italiano che in quello jugoslavo occupato dai [[Nazionalsocialismo|nazifascisti]], un gran numero di campi di concentramento per il lavoro coatto, come campi di smistamento o di vero e proprio sterminio. Oltre ai detenuti di etnia slava (appartenenti alle popolazioni stanziate sia nel Regno di Jugoslavia che nelle regioni italiane Venezia Euganea e Friuli, i cosiddetti "'''allogeni'''" o "'''alloglotti'''"), in tali campi vennero spesso rinchiusi anche migliaia di [[:Categoria:Antifascisti|antifascisti]] italiani e stranieri di varie nazionalità. | ||
Gran parte degli slavi ivi rinchiusi, fra cui anche vecchi, donne e bambini, trovarono la morte per inedia, malattie, torture o soppressione fisica. In conseguenza a tutto ciò non è sbagliato affermare che questi campi furono in molti casi dei veri e propri lager finalizzati allo sterminio di massa, come peraltro espressamente richiesto da Mussolini che chiese «l'annientamento di uomini e cose», visto che gli jugoslavi non avrebbero mai accettato i fascisti | Gran parte degli slavi ivi rinchiusi, fra cui anche vecchi, donne e bambini, trovarono la morte per inedia, malattie, torture o soppressione fisica. In conseguenza a tutto ciò non è sbagliato affermare che questi campi furono in molti casi dei veri e propri lager finalizzati allo sterminio di massa, come peraltro espressamente richiesto da Mussolini che chiese «l'annientamento di uomini e cose», visto che gli jugoslavi non avrebbero mai accettato i fascisti. | ||
D'altronde le idee del dittatore fascista furono esplicite sin dal [[1920]]: | D'altronde le idee del dittatore fascista furono esplicite sin dal [[1920]]: | ||