L'Aurora: differenze tra le versioni

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L'editoriale con cui si apre il primo numero de ''L'Aurora'' chiarisce immediatamente il suo pensiero [[antiorganizzatore]]: «[...] noi ci siamo prefissi, oltre lo scopo fondamentale della propaganda [[socialista]] [[anarchica]] [[rivoluzionaria]], quello di tener alto il principio di [[libertà]] e di [[autonomia]] [[individuale]] in mezzo alle nostre file, giacché crediamo, pur non pretendendo di ritenerci infallibili, che, da qualche tempo in qua, alcune tendenze [[organizzatrici]] sorte nel [[movimento anarchico]] italiano possano, specialmente nella loro pratica, menomare l'integrità di quel principio. È naturale quindi che noi sorgendo, non per propugnare un'altra tattica, ma per combattere l'idea di voler dogmatizzare i cardini di una tattica stabilita o da un congresso, o da una federazione, o da un gruppo o da un giornale o, come il più delle volte accade, da un [[individuo]], dobbiamo però, per debito di lealtà, dire ai compagni e agli amici che ci leggono chi siamo e quel che pensiamo».
L'editoriale con cui si apre il primo numero de ''L'Aurora'' chiarisce immediatamente il suo pensiero [[antiorganizzatore]]: «[...] noi ci siamo prefissi, oltre lo scopo fondamentale della propaganda [[socialista]] [[anarchica]] [[rivoluzionaria]], quello di tener alto il principio di [[libertà]] e di [[autonomia]] [[individuale]] in mezzo alle nostre file, giacché crediamo, pur non pretendendo di ritenerci infallibili, che, da qualche tempo in qua, alcune tendenze [[organizzatrici]] sorte nel [[movimento anarchico]] italiano possano, specialmente nella loro pratica, menomare l'integrità di quel principio. È naturale quindi che noi sorgendo, non per propugnare un'altra tattica, ma per combattere l'idea di voler dogmatizzare i cardini di una tattica stabilita o da un congresso, o da una federazione, o da un gruppo o da un giornale o, come il più delle volte accade, da un [[individuo]], dobbiamo però, per debito di lealtà, dire ai compagni e agli amici che ci leggono chi siamo e quel che pensiamo».


==«Cose a posto» (risposta alla "Qestione Sociale")==
== «Cose a posto» ==
In un articolo pubblicato sul primo numero de ''L'Aurora'', intiolato ''«Cose a posto» (risposta alla "Qestione Sociale")'', si sottolinea la differenza di base tra gli [[organizzatori]] de ''[[La Questione Sociale (Paterson)|La Questione Sociale]]'' e gli [[antiorganizzatori]] de ''L'Aurora'': «[...] la differenza di concezione tra le due tendenze è ben distinta e marcata [...] . Gli [[organizzatori]] - interprete per essi il [[Malatesta]] - hanno dichiarato di volere, di fronte alla massa incosciente, come preoccupazione principalissima e immediata, l'organizzazione di essa, sperandone la formazione di una coscienza [[anarchica]]. Noi, che a ciò non crediamo, vogliamo formar prima di ogni cosa la coscienza [[anarchica]], perché, quando essa si sarà formata nei singoli [[individui]], questi spontaneamente si aggrupperanno in libere associazioni, per lottare alla conquista dell'ideale».
In un articolo pubblicato sul primo numero de ''L'Aurora'', intiolato ''«Cose a posto» (risposta alla "Qestione Sociale")'', si sottolinea la differenza di base tra gli [[organizzatori]] de ''[[La Questione Sociale (Paterson)|La Questione Sociale]]'' e gli [[antiorganizzatori]] de ''L'Aurora'': «[...] la differenza di concezione tra le due tendenze è ben distinta e marcata [...] . Gli [[organizzatori]] - interprete per essi il [[Malatesta]] - hanno dichiarato di volere, di fronte alla massa incosciente, come preoccupazione principalissima e immediata, l'organizzazione di essa, sperandone la formazione di una coscienza [[anarchica]]. Noi, che a ciò non crediamo, vogliamo formar prima di ogni cosa la coscienza [[anarchica]], perché, quando essa si sarà formata nei singoli [[individui]], questi spontaneamente si aggrupperanno in libere associazioni, per lottare alla conquista dell'ideale».


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