Katie Sierra: differenze tra le versioni

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Katie, a seguito della sospensione, contattò la ACLU, American Civil Liberties Union (Unione Americana per le Libertà  Civili) che accettò il suo caso. Il problema sembrò risolto fino al ritorno a scuola di Katie Sierra, durante una riunione del corpo docenti. Alcuni insegnanti, che comunque si erano mostrati ben disposti nei confronti di Katie, verso la fine della riunione cambiarono opinione. Alla studentessa fu detto: «questa cosa non è divertente o simpatica... si parla di rovesciare il governo», e le sue azioni furono descritte come «sventolare una bandiera giapponese nel giorno di Pearl Harbour». Addirittura, un docente la accusò di tradimento. Tutto questo, fece sì che Katie Sierra lasciasse il convegno in lacrime.  
Katie, a seguito della sospensione, contattò la ACLU, American Civil Liberties Union (Unione Americana per le Libertà  Civili) che accettò il suo caso. Il problema sembrò risolto fino al ritorno a scuola di Katie Sierra, durante una riunione del corpo docenti. Alcuni insegnanti, che comunque si erano mostrati ben disposti nei confronti di Katie, verso la fine della riunione cambiarono opinione. Alla studentessa fu detto: «questa cosa non è divertente o simpatica... si parla di rovesciare il governo», e le sue azioni furono descritte come «sventolare una bandiera giapponese nel giorno di Pearl Harbour». Addirittura, un docente la accusò di tradimento. Tutto questo, fece sì che Katie Sierra lasciasse il convegno in lacrime.  


Il giorno successivo, il «Charleston Gazzette», il [[stampa anarchica|giornale]] più importante di Charleston, in West Virginia, riportò i commenti del preside Mann sulla maglietta della ragazza, che, a suo dire, riportavano frasi come «Spero che l'Afghanistan vinca», o «L'America dovrebbe bruciare»; successivamente, Mann disse di essere stato frainteso, e che, in ogni modo, la sua fonte di informazione principale fu Jacob Reed, lo studente che fece sospendere Katie Sierra e che le causò molti altri problemi: diversi ragazzi cominciarono a sputare sulla macchina di sua madre, i genitori dei suoi compagni si rifiutarono di darle passaggi a casa, minacce, offese da parte dei suoi compagni di scuola aumentarono ogni giorno.  
Il giorno successivo, il «Charleston Gazzette», il [[stampa anarchica|giornale]] più importante di Charleston, in West Virginia, riportò i commenti del preside Mann sulla maglietta della ragazza, che, a suo dire, riportavano frasi come «Spero che l'Afghanistan vinca», o «L'America dovrebbe bruciare»; successivamente, Mann disse di essere stato frainteso, e che, in ogni modo, la sua fonte di informazione principale fu Jacob Reed, lo studente che fece sospendere Katie Sierra e che le causò molti altri problemi: diversi ragazzi cominciarono a sputare sulla macchina di sua madre, i genitori dei suoi compagni si rifiutarono di darle passaggi a casa, minacce, offese da parte dei suoi compagni di scuola aumentarono ogni giorno.  


Alla fine, la madre decise di portarla via da [[scuola]], fino alla decisione finale di cambiare addirittura città . Comunque, non tutti le erano contro: cominciò a parlare ad alcuni ragazzi, negò di essere anti-americana, che l'[[anarchismo]] implicasse il supporto al terrorismo, soprattutto per il fatto che fosse una [[filosofia]] antiautoritaria e non violenta:
Alla fine, la madre decise di portarla via da [[scuola]], fino alla decisione finale di cambiare addirittura città . Comunque, non tutti le erano contro: cominciò a parlare ad alcuni ragazzi, negò di essere anti-americana, che l'[[anarchismo]] implicasse il supporto al terrorismo, soprattutto per il fatto che fosse una [[filosofia]] antiautoritaria e non violenta:
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