Joseph Déjacque: differenze tra le versioni

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=== Il socialismo e l'anarchia ===
=== Il socialismo e l'anarchia ===
Nel [[1841]] Déjacque si arruola in Marina, ma è proprio qui che scopre cosa sia l'[[autoritarismo]]. Tornato alla vita civile nel [[1843]], ha lavorato come magazziniere, ma anche qui ben presto entra in conflitto l'[[autorità]] rapprasentata dal datore di lavoro. Nel [[1847]] inizia ad interessarsi di [[socialismo|idee socialiste]], compone poesie in cui chiede la distruzione con la violenza di ogni [[autorità]]. Collaboratore del quotidiano «L'Atelier», partecipa materialmente alla rivoluzione e all'[[insurrezione]] operaia del [[1848]], ed a quella del [[1849]] contro la nomina di Luigi Napoleone a presidente.
Nel [[1841]] Déjacque si arruola in Marina, ma è proprio qui che scopre cosa sia l'[[autoritarismo]]. Tornato alla vita civile nel [[1843]], ha lavorato come magazziniere, ma anche qui ben presto entra in conflitto l'[[autorità]] rapprasentata dal datore di lavoro. Nel [[1847]] inizia ad interessarsi di [[socialismo|idee socialiste]], compone poesie in cui chiede la distruzione con la violenza di ogni [[autorità]]. Collaboratore del quotidiano «L'Atelier», partecipa materialmente alla rivoluzione e all'insurrezione operaia del [[1848]], ed a quella del [[1849]] contro la nomina di Luigi Napoleone a presidente.


Durante la sua vita viene ripetutamente arrestato. Il [[22 ottobre]] [[1851]] è condannato a due anni di galera per l'insieme delle sue poesie: ''Les Lazaréennes'' e ''Fables et poésies socialistes'', che erano state appena pubblicate a Parigi.
Durante la sua vita viene ripetutamente arrestato. Il [[22 ottobre]] [[1851]] è condannato a due anni di galera per l'insieme delle sue poesie: ''Les Lazaréennes'' e ''Fables et poésies socialistes'', che erano state appena pubblicate a Parigi.
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