Josep Lluís i Facerias: differenze tra le versioni

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Dopo l'esperienza del ''MRL'', Facerias  si dedicò all'[[esproprio]] e alla rapina delle [[banche]] spagnole ed europee. Già  nel 1946 la pratica della rapina in [[banca]] aveva fruttato al movimento anarchico circa 3.000.000 di pesetas. La banda di Facerias colpì, tra gli altri istituti e banche, il Banco de Vizcaya di Calle Rocafort, il Banco de Bilbao, la Banca Pérez López dell'Hospitalet e diverse sedi del Banco Hispano-Colonial<ref name="oaca1">Portal Libertario OACA, [http://www.portaloaca.com/historia/biografias/1117-jose-luis-facerias-historia-de-un-maquis-urbano-libertario.html José Lluìs Facerias: Historia de un maquis urbano libertario]</ref>. Una delle prime formazioni ([[1947]]) con le quali lavorò Facerias vedeva coinvolti [[Juan Cazorla Pedrero]], [[Ramón González Sanmartí]], [[Francisco Ballester Orovitg]], [[Celedonio García Casino]] e [[Domingo Ibars Juanias]]<ref>[http://anarcoefemerides.balearweb.net/post/107946 ''Anarcoefemèrides del 24 de gener: Juan Cazorla Pedrero''], da Anarcoefemèrides</ref>. Sfruttando i passaggi tra i Pirenei stabiliti da [[Francisco Denis Diez]], gli anarchici potevano riparare in Francia, per poi colpire in territorio spagnolo.
Dopo l'esperienza del ''MRL'', Facerias  si dedicò all'[[esproprio]] e alla rapina delle [[banche]] spagnole ed europee. Già  nel 1946 la pratica della rapina in [[banca]] aveva fruttato al movimento anarchico circa 3.000.000 di pesetas. La banda di Facerias colpì, tra gli altri istituti e banche, il Banco de Vizcaya di Calle Rocafort, il Banco de Bilbao, la Banca Pérez López dell'Hospitalet e diverse sedi del Banco Hispano-Colonial<ref name="oaca1">Portal Libertario OACA, [http://www.portaloaca.com/historia/biografias/1117-jose-luis-facerias-historia-de-un-maquis-urbano-libertario.html José Lluìs Facerias: Historia de un maquis urbano libertario]</ref>. Una delle prime formazioni ([[1947]]) con le quali lavorò Facerias vedeva coinvolti [[Juan Cazorla Pedrero]], [[Ramón González Sanmartí]], [[Francisco Ballester Orovitg]], [[Celedonio García Casino]] e [[Domingo Ibars Juanias]]<ref>[http://anarcoefemerides.balearweb.net/post/107946 ''Anarcoefemèrides del 24 de gener: Juan Cazorla Pedrero''], da Anarcoefemèrides</ref>. Sfruttando i passaggi tra i Pirenei stabiliti da [[Francisco Denis Diez]], gli anarchici potevano riparare in Francia, per poi colpire in territorio spagnolo.


Per tutta la sua vita, Facerias partecipò attivamente al [[La Guerriglia antifranchista|maquis]] da una prospettiva anarchica, progettando anche l'organizzazione federativa di tutti i gruppi che non condividevano le posizioni delle grandi organizzazioni dell'anarchismo spagnolo (e cioè la [[Federación Anarquista Ibérica|FAI]] e la CNT <ref name="amb">[[Alfredo Maria Bonanno|A. M. Bonanno]], ''Introduzione'' all'edizione inglese della biografia di Facerias scritta da [[Antonio Téllez Sola|A. Tellez]], 1990; riportato in A. M. Bonanno, “''A mano armata''”, Edizioni Anarchismo, 2009; [http://guerrasociale.altervista.org/facerias.htm consultabile su guerrasociale.org]</ref>; questo soprattutto in seguito alla presa di posizione del 1953). Occasionalmente operò con altri gruppi anarchici, come quelli dell'amico e compagno [[Francisco Sabaté Llopart|Francisco "Quico" Sabaté]], di [[Wenceslao Jiménez Orive]] e dell'italiano [[Gogliardo Fiaschi]]. Oltre al Fiaschi, Facerias ebbe contatti con altri anarchici italiani, tra i quali il minatore [[Franco Leggio]] che entrò a far parte del suo gruppo<ref>[http://libcom.org/history/facerias-jose-lluis-face-1920-1957 ''Facerias, Jose Lluis, 'Face', 1920-1957''], libcom.org</ref>.  
Per tutta la sua vita, Facerias partecipò attivamente al [[La Guerriglia antifranchista|maquis]] da una prospettiva anarchica, progettando anche l'organizzazione federativa di tutti i gruppi che non condividevano le posizioni delle grandi organizzazioni dell'anarchismo spagnolo (e cioè la [[Federación Anarquista Ibérica|FAI]] e la CNT <ref name="amb">[[Alfredo Maria Bonanno|A. M. Bonanno]], ''Introduzione'' all'edizione inglese della biografia di Facerias scritta da [[Antonio Téllez Sola|A. Tellez]], 1990; riportato in A. M. Bonanno, “''A mano armata'', Edizioni Anarchismo, 2009; [http://guerrasociale.altervista.org/facerias.htm consultabile su guerrasociale.org]</ref>; questo soprattutto in seguito alla presa di posizione del 1953). Occasionalmente operò con altri gruppi anarchici, come quelli dell'amico e compagno [[Francisco Sabaté Llopart|Francisco "Quico" Sabaté]], di [[Wenceslao Jiménez Orive]] e dell'italiano [[Gogliardo Fiaschi]]. Oltre al Fiaschi, Facerias ebbe contatti con altri anarchici italiani, tra i quali il minatore [[Franco Leggio]] che entrò a far parte del suo gruppo<ref>[http://libcom.org/history/facerias-jose-lluis-face-1920-1957 ''Facerias, Jose Lluis, 'Face', 1920-1957''], libcom.org</ref>.  


Le azioni di sabotaggio e attacco alle forze dell'ordine furono importanti tanto quanto le espropriazioni. Già  la dichiarazione del ''Movimento di Resistenza Libertaria'' aveva incentivato la diffusione di un clima di insicurezza all'interno dello Stato spagnolo: nel contesto [[franchismo|franchista]], il determinare una situazione di instabilità  andava considerato, secondo i compagni in clandestinità , come una nuova fase della lotta del "''popolo in armi''". Nel 1949, la frequenza e l'intensità  di questi atti portò alla sostituzione del capo della polizia Manuel Chinchilla con José Maria Rodríguez Albert<ref name="paisajes">[http://www.oocities.org/es/paisajes_guerrilla/catalonia.html ''La guerrilla antifranquista catalana: José Lluis Facerias''], Paisajes de la Guerrilla</ref>, nella speranza che il cambio di guardia riuscisse a sopprimere del tutto la presenza di "nemici interni". Speranza vana. Il primo aprile del [[1950]], durante la commemorazione della vittoria [[franchismo|franchista]], Facerias collocò un potente ordino esplosivo sotto la tribuna principale situata nel Paseo de Grà cia e distribuì per tutta la città  migliaia di volantini antifranchisti. L'[[8 aprile]] collocò invece una bomba nella stazione di polizia di Lonja, che ferì gravemente sei poliziotti e provocò moltissimi danni<ref name="oaca2">Portal Libertario OACA, [http://www.portaloaca.com/historia/biografias/1117-jose-luis-facerias-historia-de-un-maquis-urbano-libertario.html José Lluìs Facerias: Historia de un maquis urbano libertario]</ref>. Tra gli attentati più rischiosi ma allo stesso tempo più clamorosi, Facerias partecipò a quello contro il brutale commissario di Barcellona, Eduardo Quintela Boveda: il [[9 marzo]] 1949, un commando formato dai fratelli [[José Sabaté Llopart|José]] e [[Francisco Sabaté Llopart]], José Lluis Facerias, [[Simon Gracia Fleringan]], [[Carlos Vidal Pasanau]], [[José Lopez Penedo]] e Wenceslao Jiménez Orive sparò colpi di mitraglia sulla sua autovettura<ref>[http://losdelasierra.info/spip.php?article3911 ''Jimenez Orive, Wenceslao''], da ''losdelasierra.info</ref>.
Le azioni di sabotaggio e attacco alle forze dell'ordine furono importanti tanto quanto le espropriazioni. Già  la dichiarazione del ''Movimento di Resistenza Libertaria'' aveva incentivato la diffusione di un clima di insicurezza all'interno dello Stato spagnolo: nel contesto [[franchismo|franchista]], il determinare una situazione di instabilità  andava considerato, secondo i compagni in clandestinità , come una nuova fase della lotta del "''popolo in armi''". Nel 1949, la frequenza e l'intensità  di questi atti portò alla sostituzione del capo della polizia Manuel Chinchilla con José Maria Rodríguez Albert<ref name="paisajes">[http://www.oocities.org/es/paisajes_guerrilla/catalonia.html ''La guerrilla antifranquista catalana: José Lluis Facerias''], Paisajes de la Guerrilla</ref>, nella speranza che il cambio di guardia riuscisse a sopprimere del tutto la presenza di "nemici interni". Speranza vana. Il primo aprile del [[1950]], durante la commemorazione della vittoria [[franchismo|franchista]], Facerias collocò un potente ordino esplosivo sotto la tribuna principale situata nel Paseo de Grà cia e distribuì per tutta la città  migliaia di volantini antifranchisti. L'[[8 aprile]] collocò invece una bomba nella stazione di polizia di Lonja, che ferì gravemente sei poliziotti e provocò moltissimi danni<ref name="oaca2">Portal Libertario OACA, [http://www.portaloaca.com/historia/biografias/1117-jose-luis-facerias-historia-de-un-maquis-urbano-libertario.html José Lluìs Facerias: Historia de un maquis urbano libertario]</ref>. Tra gli attentati più rischiosi ma allo stesso tempo più clamorosi, Facerias partecipò a quello contro il brutale commissario di Barcellona, Eduardo Quintela Boveda: il [[9 marzo]] 1949, un commando formato dai fratelli [[José Sabaté Llopart|José]] e [[Francisco Sabaté Llopart]], José Lluis Facerias, [[Simon Gracia Fleringan]], [[Carlos Vidal Pasanau]], [[José Lopez Penedo]] e Wenceslao Jiménez Orive sparò colpi di mitraglia sulla sua autovettura<ref>[http://losdelasierra.info/spip.php?article3911 ''Jimenez Orive, Wenceslao''], da ''losdelasierra.info</ref>.
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Nel [[1952]] Facerias fu costretto a lasciare la [[Spagna]]. Dapprima cercò rifugio in [[Francia]]: arrivò a Figueres col suo gruppo d'azione, ma il [[26 agosto]], in uno scontro a fuoco con la Guardia Civìl, persero la vita i suoi compagni [[Celedonio García Casino]] e [[Enrique Martínez Marín]]<ref name="mintz">Frank Mintz, [http://www.fondation-besnard.org/article.php3?id_article=448 "''La CNT dopo la vittoria di Franco''"], Dossier CNT (1939-1960), Autogestione Quaderno N°5, settembre 1985</ref>. Rimase ferito un altro compagno, [[Antonio Franquesa Funoll]], curiosa figura di [[POUM|poumista]] che preferiva lavorare con i gruppi libertari<ref>[http://losdelasierra.info/spip.php?article2651 Franquesa Funoll, Antonio], da ''losdelasierra.info''</ref>.  
Nel [[1952]] Facerias fu costretto a lasciare la [[Spagna]]. Dapprima cercò rifugio in [[Francia]]: arrivò a Figueres col suo gruppo d'azione, ma il [[26 agosto]], in uno scontro a fuoco con la Guardia Civìl, persero la vita i suoi compagni [[Celedonio García Casino]] e [[Enrique Martínez Marín]]<ref name="mintz">Frank Mintz, [http://www.fondation-besnard.org/article.php3?id_article=448 "''La CNT dopo la vittoria di Franco''"], Dossier CNT (1939-1960), Autogestione Quaderno N°5, settembre 1985</ref>. Rimase ferito un altro compagno, [[Antonio Franquesa Funoll]], curiosa figura di [[POUM|poumista]] che preferiva lavorare con i gruppi libertari<ref>[http://losdelasierra.info/spip.php?article2651 Franquesa Funoll, Antonio], da ''losdelasierra.info''</ref>.  


"Face" riuscì a oltrepassare la frontiera ma, temendo la caccia della polizia francese, ripiegò dopo poco in Italia. Qui, col nome di ''Alberto Di Luigi''<ref name="sierra">[http://losdelasierra.info/spip.php?article2330 ''Facerias, Josep Lluis''], losdelasierra.info</ref>, collaborò con esponenti della [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]] genovese e partecipò alla formazione dei [[Gruppi Anarchici di Azione Proletaria]]<ref name="oaca3">Portal Libertario OACA, [http://www.portaloaca.com/historia/biografias/1117-jose-luis-facerias-historia-de-un-maquis-urbano-libertario.html José Lluìs Facerias: Historia de un maquis urbano libertario]</ref>, coi quali compì altre rapine ed espropri a gioiellerie e banche<ref name="costa2">Pedro Costa, [http://estelnegre.balearweb.net/post/39059 ''Josep Lluís Facerías, la muerte de un anarquista''], Ateneu Llibertari Estel Negre</ref> (tra le quali il Banco di Santo Spirito<ref name="amb">[[Alfredo Maria Bonanno|A. M. Bonanno]], ''Introduzione'' all'edizione inglese della biografia di Facerias scritta da [[Antonio Téllez Sola|A. Tellez]], 1990; riportato in A. M. Bonanno, “''A mano armata''”, Edizioni Anarchismo, 2009; [http://guerrasociale.altervista.org/facerias.htm consultabile su guerrasociale.org]</ref>). Pare che, nell'ambito dell'[[illegalismo]], avesse tentato di politicizzare i banditi [[Storia dell'anarchismo sardo|sardi]]<ref name="sierra">[http://losdelasierra.info/spip.php?article2330 ''Facerias, Josep Lluis''], losdelasierra.info</ref>.
"Face" riuscì a oltrepassare la frontiera ma, temendo la caccia della polizia francese, ripiegò dopo poco in Italia. Qui, col nome di ''Alberto Di Luigi''<ref name="sierra">[http://losdelasierra.info/spip.php?article2330 ''Facerias, Josep Lluis''], losdelasierra.info</ref>, collaborò con esponenti della [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]] genovese e partecipò alla formazione dei [[Gruppi Anarchici di Azione Proletaria]]<ref name="oaca3">Portal Libertario OACA, [http://www.portaloaca.com/historia/biografias/1117-jose-luis-facerias-historia-de-un-maquis-urbano-libertario.html José Lluìs Facerias: Historia de un maquis urbano libertario]</ref>, coi quali compì altre rapine ed espropri a gioiellerie e banche<ref name="costa2">Pedro Costa, [http://estelnegre.balearweb.net/post/39059 ''Josep Lluís Facerías, la muerte de un anarquista''], Ateneu Llibertari Estel Negre</ref> (tra le quali il Banco di Santo Spirito<ref name="amb">[[Alfredo Maria Bonanno|A. M. Bonanno]], ''Introduzione'' all'edizione inglese della biografia di Facerias scritta da [[Antonio Téllez Sola|A. Tellez]], 1990; riportato in A. M. Bonanno, “''A mano armata'', Edizioni Anarchismo, 2009; [http://guerrasociale.altervista.org/facerias.htm consultabile su guerrasociale.org]</ref>). Pare che, nell'ambito dell'[[illegalismo]], avesse tentato di politicizzare i banditi [[Storia dell'anarchismo sardo|sardi]]<ref name="sierra">[http://losdelasierra.info/spip.php?article2330 ''Facerias, Josep Lluis''], losdelasierra.info</ref>.


Oltre l'attività  d'esproprio, comunque, ''Alberto'' Facerias partecipò alle tante iniziative del movimento anarchico italiano: si interessò dell'attività  bibliografica di [[Ugo Fedeli]], tradusse alcuni classici del pensiero anarchico, lavorò a diverse riviste anarchiche (tra le quali "''Lotta Anarchica''") con diversi pseudonimi e, non ultimo, partecipò all'organizzazione del Campeggio Internazionale Anarchico Giovanile di Cecina, dove ebbe uno scambio di opinioni col filosofo [[non-violenza|non-violento]] filo-anarchico [[Aldo Capitini]]<ref name="ferrua">P. Ferrua, ''Tributo alla memoria di José Lluis Facerias'', da "''Anarchismo''" n. 4-5, 1975; [http://www.ecn.org/elpaso/distro/libri/lafiaccola_edizioni/tellelz_recensione.htm consultabile su di El Paso]</ref>. [[Pietro Ferrua]], che invitò Capitini al Campeggio, ricorda così quello strano incontro:
Oltre l'attività  d'esproprio, comunque, ''Alberto'' Facerias partecipò alle tante iniziative del movimento anarchico italiano: si interessò dell'attività  bibliografica di [[Ugo Fedeli]], tradusse alcuni classici del pensiero anarchico, lavorò a diverse riviste anarchiche (tra le quali "''Lotta Anarchica''") con diversi pseudonimi e, non ultimo, partecipò all'organizzazione del Campeggio Internazionale Anarchico Giovanile di Cecina, dove ebbe uno scambio di opinioni col filosofo [[non-violenza|non-violento]] filo-anarchico [[Aldo Capitini]]<ref name="ferrua">P. Ferrua, ''Tributo alla memoria di José Lluis Facerias'', da "''Anarchismo''" n. 4-5, 1975; [http://www.ecn.org/elpaso/distro/libri/lafiaccola_edizioni/tellelz_recensione.htm consultabile su di El Paso]</ref>. [[Pietro Ferrua]], che invitò Capitini al Campeggio, ricorda così quello strano incontro:
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