Johannes Holzmann: differenze tra le versioni

1 927 byte aggiunti ,  17:44, 11 ott 2020
Riga 9: Riga 9:
Decise di dedicarsi interamente alla scrittura e all'attivismo politico in ottica anarchica. Nel [[1904]] pubblicò un opuscolo intitolato ''Das dritte Geschlecht'' (''Il terzo genere''). In esso, attaccò l'omofobia, attribuendo la maggior parte della responsabilità alla religione. Il testo era educativo e riguardava l'evoluzione, la biologia e le questioni che allora gli omosessuali dovevano affrontare. Dal [[1904]] al [[1905]], Holzmann curò la rivista ''Der Kampf: Zeitschrift für gesunden Menschenverstand'' (''La lotta: rivista per il buon senso''). Sebbene non fosse pubblicato da nessuna organizzazione in particolare, il giornale aveva una prospettiva anarchica. Oltre a storie di fantasia, ''Der Kampf'' pubblicò articoli su vari argomenti, molti dei quali sull'omosessualità. Tra i suoi redattori c'erano [[Else Lasker-Schüler]], [[Peter Hille]] ed [[Erich Mühsam]] e raggiunse una tiratura di 10.000 copie. Durante questo periodo, Holzmann scrisse un articolo intitolato ''Die Homosexualität als Kulturbewegung'' (''L'omosessualità come movimento culturale''). Sostenne che il diritto alla privacy implicava che «nessuno ha il diritto di intromettersi nelle questioni private di un altro, di immischiarsi nelle opinioni e negli orientamenti personali di un altro» e che «alla fine non è affare di nessuno quello che due adulti liberamente consenzienti fanno nelle loro case».  
Decise di dedicarsi interamente alla scrittura e all'attivismo politico in ottica anarchica. Nel [[1904]] pubblicò un opuscolo intitolato ''Das dritte Geschlecht'' (''Il terzo genere''). In esso, attaccò l'omofobia, attribuendo la maggior parte della responsabilità alla religione. Il testo era educativo e riguardava l'evoluzione, la biologia e le questioni che allora gli omosessuali dovevano affrontare. Dal [[1904]] al [[1905]], Holzmann curò la rivista ''Der Kampf: Zeitschrift für gesunden Menschenverstand'' (''La lotta: rivista per il buon senso''). Sebbene non fosse pubblicato da nessuna organizzazione in particolare, il giornale aveva una prospettiva anarchica. Oltre a storie di fantasia, ''Der Kampf'' pubblicò articoli su vari argomenti, molti dei quali sull'omosessualità. Tra i suoi redattori c'erano [[Else Lasker-Schüler]], [[Peter Hille]] ed [[Erich Mühsam]] e raggiunse una tiratura di 10.000 copie. Durante questo periodo, Holzmann scrisse un articolo intitolato ''Die Homosexualität als Kulturbewegung'' (''L'omosessualità come movimento culturale''). Sostenne che il diritto alla privacy implicava che «nessuno ha il diritto di intromettersi nelle questioni private di un altro, di immischiarsi nelle opinioni e negli orientamenti personali di un altro» e che «alla fine non è affare di nessuno quello che due adulti liberamente consenzienti fanno nelle loro case».  


Holzmann attaccò il paragrafo 175 del codice penale tedesco, che criminalizzava gli atti omosessuali. <ref>Fähnders 1995, pp. 125-127; Otto 2007</ref> Per lui, la lotta contro il divieto degli atti omosessuali faceva parte di una più ampia lotta per l'emancipazione. Non era d'accordo con il movimento socialista tradizionale, vale a dire il Partito socialdemocratico tedesco (SPD), che considerava l'abrogazione del paragrafo 175 una questione minore. Inoltre, si oppose alla tattica dell'SPD di "stanare" con la forza i gay, come il magnate dell'acciaio Friedrich Alfred Krupp, al fine di ottenere l'abrogazione del paragrafo 175. Ha definito questa tattica "un'arma indecente", affermando che chiunque la pratichi «è disposto rimuovere il terreno sotto i propri piedi, praticando la stessa ingiustizia a cui si oppone». Fu anche in disaccordo con molti altri attivisti tedeschi per i diritti dei gay, come [[Adolf Brand]], che non vedevano la loro lotta come parte di un movimento più ampio. <ref>Fähnders 1995, pp. 127-128</ref> Le opinioni di Holzmann non erano del tutto accettate neanche nel movimento anarchico tedesco. [[Max Nettlau]] e [[Gustav Landauer]], entrambi noti anarchici, hanno criticato la politica sessuale di ''Der Kampf''. <ref>Cohn 2009, p. 1609</ref>
Holzmann attaccò il paragrafo 175 del codice penale tedesco, che criminalizzava gli atti omosessuali. <ref>Fähnders 1995, pp. 125-127; Otto 2007</ref> Per lui, la lotta contro il divieto degli atti omosessuali faceva parte di una più ampia lotta per l'emancipazione. Non era d'accordo con il movimento socialista tradizionale, vale a dire il Partito socialdemocratico tedesco (SPD), che considerava l'abrogazione del paragrafo 175 una questione minore. Inoltre, si oppose alla tattica dell'SPD di "stanare" con la forza i gay, come il magnate dell'acciaio Friedrich Alfred Krupp, al fine di ottenere l'abrogazione del paragrafo 175. <ref>In un suo soggiorno a Capri Krupp si lasciò invischiare nella politica locale della piccola isola, appoggiando il partito di ispirazione clericale. Per rappresaglia, il quotidiano napoletano ''La Propaganda'', di ispirazione socialista, cominciò a pubblicare una serie di articoli dai titoli espliciti (come "Capri-Sodoma") in cui denunciava pubblicamente Krupp come omosessuale e corruttore dei giovani capresi, scatenando un enorme scandalo. Altrettanto veemente fu la guerra scatenatagli da Matilde Serao con i suoi feroci articoli pubblicati sul quotidiano ''Il Mattino'' di Napoli, che ebbero come effetto quello di distruggergli la reputazione e di non permettergli più di restare né a Capri e né a Napoli («re dei cannoni e re dei capitoni», così Krupp fu soprannominato dalla Serao). Krupp fu espulso dall'Italia (e ''La Propaganda'' condannata per oscenità), ma la situazione precipitò quando il [[15 novembre]] [[1902]] il quotidiano marxista tedesco ''Vorwärts'' (''Avanti'') riprese l'accusa de ''La Propaganda''. La gravità della cosa si comprende meglio ricordando non solo che l'omosessualità era un reato in Germania, in base al paragrafo 175, ma anche che Krupp era intimo dell'imperatore tedesco Guglielmo II di Germania (che infatti lo difese pubblicamente). Krupp querelò l'articolista, anche sfruttando l'amicizia con Guglielmo II; tuttavia morì pochi giorni dopo, il [[22 novembre]] [[1902]]. Ancora sconosciute sono le dinamiche della sua morte: sebbene ufficialmente il decesso sia stato attribuito a una violenta «emorragia cerebrale», c'è chi al contrario sostiene la tesi del suicidio (Giovanni dall'Orto, ''Friedrich ("Fritz") Alfred Krupp (1854-1902) a Capri'').</ref> I funerali si tennero il 27 novembre 1902; nel suo testamento, inoltre, Krupp dispose la trasformazione della società in società per azioni e destinò le partecipazioni alla figlia maggiore Bertha Krupp. Ha definito questa tattica "un'arma indecente", affermando che chiunque la pratichi «è disposto rimuovere il terreno sotto i propri piedi, praticando la stessa ingiustizia a cui si oppone». Fu anche in disaccordo con molti altri attivisti tedeschi per i diritti dei gay, come [[Adolf Brand]], che non vedevano la loro lotta come parte di un movimento più ampio. <ref>Fähnders 1995, pp. 127-128</ref> Le opinioni di Holzmann non erano del tutto accettate neanche nel movimento anarchico tedesco. [[Max Nettlau]] e [[Gustav Landauer]], entrambi noti anarchici, hanno criticato la politica sessuale di ''Der Kampf''. <ref>Cohn 2009, p. 1609</ref>


Durante la sua permanenza a Berlino, Holzmann conobbe numerosi scrittori e famosi bohémien. Era molto amico di [[Else Lasker-Schüler]], una celebre poetessa espressionista (fu lei a dargli il soprannome di '''Senna Hoy'''). Anche [[Erich Mühsam]] aveva un grande rispetto per Holzmann, anche se a volte lo criticava per il suo «comportamento un po' fantasioso e avventuroso». L'anarchico austriaco [[Pierre Ramus]] lo definì «il proletario boemo più instancabile del movimento anarchico di lingua tedesca». <ref name="otto">Otto 2007</ref> Il lavoro di Holzmann è stato più volte oggetto di censura da parte delle autorità prussiane. Dei 25 numeri di ''Der Kampf'', 11 furono censurati. Nel [[1905]] Holzmann fuggì dalla Prussia e si trasferì a Zurigo, in Svizzera. Le fonti non sono d'accordo su cosa lo abbia portato a fuggire. Secondo Walter Fähnders, professore di letteratura tedesca, ciò avvenne perché Holzmann scrisse e pubblicò su ''Der Kampf'' un breve testo interpretabile come la descrizione di un incontro omosessuale. Ad ogni modo, la rivista fu censurata e posta sotto sequestro perché ritenuta oscena. Allo stesso tempo e per lo stesso motivo, il governo sequestrò i disegni di nudo dell'artista [[Fidus]] e censurò la poesia ''Die Freundschaft'' (''L'Amicizia'') di [[Friedrich Schiller]], uno dei poeti più noti della storia tedesca. Secondo Fähnders, Holzmann fu condannato a pagare una multa e a trascorrere sei giorni in prigione; decise però di fuggire dalla Prussia e di trasferirsi in Svizzera. <ref>Fähnders 1995, pp. 125, 130</ref> Secondo il giornalista Stefan Otto, invece, Holzmann era stato monitorato dalla polizia. Infastidito da questo, scrisse una lettera al capo della polizia di Berlino, minacciando di prendere a pugni in faccia la prima persona che avesse sorpreso a spiarlo. Per questo, secondo Otto, fu condannato a quattro mesi di prigione, ma decise di fuggire piuttosto che scontare la pena. <ref name="otto"></ref>
Durante la sua permanenza a Berlino, Holzmann conobbe numerosi scrittori e famosi bohémien. Era molto amico di [[Else Lasker-Schüler]], una celebre poetessa espressionista (fu lei a dargli il soprannome di '''Senna Hoy'''). Anche [[Erich Mühsam]] aveva un grande rispetto per Holzmann, anche se a volte lo criticava per il suo «comportamento un po' fantasioso e avventuroso». L'anarchico austriaco [[Pierre Ramus]] lo definì «il proletario boemo più instancabile del movimento anarchico di lingua tedesca». <ref name="otto">Otto 2007</ref> Il lavoro di Holzmann è stato più volte oggetto di censura da parte delle autorità prussiane. Dei 25 numeri di ''Der Kampf'', 11 furono censurati. Nel [[1905]] Holzmann fuggì dalla Prussia e si trasferì a Zurigo, in Svizzera. Le fonti non sono d'accordo su cosa lo abbia portato a fuggire. Secondo Walter Fähnders, professore di letteratura tedesca, ciò avvenne perché Holzmann scrisse e pubblicò su ''Der Kampf'' un breve testo interpretabile come la descrizione di un incontro omosessuale. Ad ogni modo, la rivista fu censurata e posta sotto sequestro perché ritenuta oscena. Allo stesso tempo e per lo stesso motivo, il governo sequestrò i disegni di nudo dell'artista [[Fidus]] e censurò la poesia ''Die Freundschaft'' (''L'Amicizia'') di [[Friedrich Schiller]], uno dei poeti più noti della storia tedesca. Secondo Fähnders, Holzmann fu condannato a pagare una multa e a trascorrere sei giorni in prigione; decise però di fuggire dalla Prussia e di trasferirsi in Svizzera. <ref>Fähnders 1995, pp. 125, 130</ref> Secondo il giornalista Stefan Otto, invece, Holzmann era stato monitorato dalla polizia. Infastidito da questo, scrisse una lettera al capo della polizia di Berlino, minacciando di prendere a pugni in faccia la prima persona che avesse sorpreso a spiarlo. Per questo, secondo Otto, fu condannato a quattro mesi di prigione, ma decise di fuggire piuttosto che scontare la pena. <ref name="otto"></ref>
64 364

contributi