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'''Jean Vigo''' nasce a Parigi il [[26 aprile]] [[1905]] da Emily Clero e [[Eugene Bonaventure de Vigo]]. Il padre è un conosciuto anarchico francese, direttore del [[stampa anarchica|giornale]] «Le Bonnet Rouge» in cui era solito firmarsi con lo pseudonimo "[[Miguel Almereyda]]" (il cognome è anagramma di ''Y a la merde'' [C'é della merda!]).
'''Jean Vigo''' nasce a Parigi il [[26 aprile]] [[1905]] da Emily Clero e [[Eugene Bonaventure de Vigo]]. Il padre è un conosciuto anarchico francese, direttore del [[stampa anarchica|giornale]] «Le Bonnet Rouge» in cui era solito firmarsi con lo pseudonimo "[[Miguel Almereyda]]" (il cognome è anagramma di ''Y a la merde'' [C'é della merda!]).


La sua infanzia è assai misera, duramente segnata dalla militanza anarchica del padre che frequentemente deve fare i conti con la [[repressione]] istituzionale: perquisizioni, arresti e condanne si susseguono. Nel [[1917]], dopo l’ennesima condanna ed arresto avvenuto nel [[1914]], il padre di Jean viene misteriosamente trovato morto nella [[carcere|prigione]] di Fresnes. Ufficialmente si sarebbe strangolato con i lacci delle scarpe, ma più di un dubbio sorgerà  su questa vicenda e sarà  avanzata l'ipotesi dell'omicidio.  
La sua infanzia è assai misera, duramente segnata dalla militanza anarchica del padre che frequentemente deve fare i conti con la [[repressione]] istituzionale: perquisizioni, arresti e condanne si susseguono. Nel [[1917]], dopo l'ennesima condanna ed arresto avvenuto nel [[1914]], il padre di Jean viene misteriosamente trovato morto nella [[carcere|prigione]] di Fresnes. Ufficialmente si sarebbe strangolato con i lacci delle scarpe, ma più di un dubbio sorgerà  su questa vicenda e sarà  avanzata l'ipotesi dell'omicidio.  


Jean ha soltanto 12 anni, e forse anche a causa del dolore causato dalla morte del padre contrae una grave forma di tubercolosi. Dopo essere stato inizialmente accudito da Gabriel Aubès, suocero di [[Miguel Almeyreda]], il giovane Jean, su consiglio di un medico, viene inviato a Millau nella speranza che l'aria più salubre lo aiuti a rimettersi in un buono stato di [[salute]]. Nella cittadina francese è ospite di un Collegio che si occupa anche della sua educazione, ma Jean però non si adatta a quella vita fatta di una ferrea e insopportabile disciplina.  
Jean ha soltanto 12 anni, e forse anche a causa del dolore causato dalla morte del padre contrae una grave forma di tubercolosi. Dopo essere stato inizialmente accudito da Gabriel Aubès, suocero di [[Miguel Almeyreda]], il giovane Jean, su consiglio di un medico, viene inviato a Millau nella speranza che l'aria più salubre lo aiuti a rimettersi in un buono stato di [[salute]]. Nella cittadina francese è ospite di un Collegio che si occupa anche della sua educazione, ma Jean però non si adatta a quella vita fatta di una ferrea e insopportabile disciplina.  
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Lasciata Millau nel [[1925]], Jean frequenta il Liceo di Chartres e inizia a studiare [[filosofia]]. Diplomatosi tre anni dopo, sceglie di proseguire gli studi e si iscrive alla Sorbona, ma oramai è nata in lui una profonda passione per il [[cinema]], anche se la [[salute]] cagionevole sembra voler impedire il suo slancio creativo: è ricoverato presso il sanatorio di Font-Romeu.
Lasciata Millau nel [[1925]], Jean frequenta il Liceo di Chartres e inizia a studiare [[filosofia]]. Diplomatosi tre anni dopo, sceglie di proseguire gli studi e si iscrive alla Sorbona, ma oramai è nata in lui una profonda passione per il [[cinema]], anche se la [[salute]] cagionevole sembra voler impedire il suo slancio creativo: è ricoverato presso il sanatorio di Font-Romeu.


La sua vita forse sarebbe destinata ad una brutta fine, ma grazie all’incontro con Elisabeth Losinska, con cui peraltro si sposerà  il [[24 Gennaio]] [[1929]] (avranno una figlia, Luce), figlia di un ricco industriale polacco, Jean Vigo può finalmente a concentrarsi sul [[cinema]].  
La sua vita forse sarebbe destinata ad una brutta fine, ma grazie all'incontro con Elisabeth Losinska, con cui peraltro si sposerà  il [[24 Gennaio]] [[1929]] (avranno una figlia, Luce), figlia di un ricco industriale polacco, Jean Vigo può finalmente a concentrarsi sul [[cinema]].  
[[File:Miguel Almereyda.jpg|thumb|left|Eugene Bonaventure de Vigo, detto [[Miguel Almereyda]], padre di Jean]]
[[File:Miguel Almereyda.jpg|thumb|left|Eugene Bonaventure de Vigo, detto [[Miguel Almereyda]], padre di Jean]]
Nel [[1930]] realizza il suo primo film, ''À propos de Nice'' (A proposito di Nizza); film, realizzato anche grazie al sostegno del russo [[Boris Kaufman]], che analizza satiricamente le forti disuguaglianze sociali presenti nella Nizza degli anni [[1920]]. Nella città  francese, sempre nel [[1930]], fonda un cine-club intitolato "''Les amis du cinéma''" (Gli amici del cinema), in cui vengono proiettati molti film sovietici <ref name="ltl1">''[http://cira.marseille.free.fr/includes/textes/imp_bio.php?ordre=1 Jean Vigo : Entre la poésie et la révolte]'' tradotto in italiano dal sito web "LaTradizioneLibertaria-Over-Blog" con il titolo [http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-profili-libertari-felip-equy-jean-vigo-tra-la-poesia-e-la-rivolta-32112187.html Jean Vigo: tra poesia e la rivolta]</ref>.  
Nel [[1930]] realizza il suo primo film, ''À propos de Nice'' (A proposito di Nizza); film, realizzato anche grazie al sostegno del russo [[Boris Kaufman]], che analizza satiricamente le forti disuguaglianze sociali presenti nella Nizza degli anni [[1920]]. Nella città  francese, sempre nel [[1930]], fonda un cine-club intitolato "''Les amis du cinéma''" (Gli amici del cinema), in cui vengono proiettati molti film sovietici <ref name="ltl1">''[http://cira.marseille.free.fr/includes/textes/imp_bio.php?ordre=1 Jean Vigo : Entre la poésie et la révolte]'' tradotto in italiano dal sito web "LaTradizioneLibertaria-Over-Blog" con il titolo [http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-profili-libertari-felip-equy-jean-vigo-tra-la-poesia-e-la-rivolta-32112187.html Jean Vigo: tra poesia e la rivolta]</ref>.  
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I film di Jean Vigo vengono tutti girati nei primi anni '30, quando cioè l'Europa è stata oramai contagiata dal [[fascismo]], che da lì a poco porterà  alla presa del potere da parte di Adolf Hitler in [[Germania]], ed è ovvio che non vengano ben accolti dalla "critica". Le [[autorità ]] francesi giudicano i suoi film antipatriottici e  per questo vengono censurati in parte o totalmente.
I film di Jean Vigo vengono tutti girati nei primi anni '30, quando cioè l'Europa è stata oramai contagiata dal [[fascismo]], che da lì a poco porterà  alla presa del potere da parte di Adolf Hitler in [[Germania]], ed è ovvio che non vengano ben accolti dalla "critica". Le [[autorità ]] francesi giudicano i suoi film antipatriottici e  per questo vengono censurati in parte o totalmente.


In quasi tutti le sue pellicole è presente una radicale critica al [[Capitalismo|sistema capitalistico]] e continui sono i riferimenti alla ribellione e all’[[anarchia]], intesa come liberazione dall’autoritarismo e dal dispotismo. Basterebbe pensare a ''Evadé du bagne'', film mai realizzato che Vigo avrebbe voluto dedicare all‘anarchico francese [[Eugéne Dieudonné]], oppure al celebre ''Zéro de conduit'', quando il ribelle allievo Tabard dice prima «Merda!» all'autoritario e viscido professor Mielleux che gli accarezzava la mano, ribadendo un «Signor professore, vi dico merda!» al preside che gli chiedeva spiegazioni per il suo comportamento. Questa risposta altro non fu altro che una citazione di un articolo del padre, intitolato ''Vi dico merda!'', pubblicato su «La Guerre sociale» ed indirizzato al governo francese.
In quasi tutti le sue pellicole è presente una radicale critica al [[Capitalismo|sistema capitalistico]] e continui sono i riferimenti alla ribellione e all'[[anarchia]], intesa come liberazione dall'autoritarismo e dal dispotismo. Basterebbe pensare a ''Evadé du bagne'', film mai realizzato che Vigo avrebbe voluto dedicare all‘anarchico francese [[Eugéne Dieudonné]], oppure al celebre ''Zéro de conduit'', quando il ribelle allievo Tabard dice prima «Merda!» all'autoritario e viscido professor Mielleux che gli accarezzava la mano, ribadendo un «Signor professore, vi dico merda!» al preside che gli chiedeva spiegazioni per il suo comportamento. Questa risposta altro non fu altro che una citazione di un articolo del padre, intitolato ''Vi dico merda!'', pubblicato su «La Guerre sociale» ed indirizzato al governo francese.


Col tempo i suoi film sono stati riscoperti e rivalutati. Nel [[1951]] è stato istituito in suo onore il "Premio Jean Vigo", che spessissimo è riuscito a dare visibilità  a validi e giovani registi.  
Col tempo i suoi film sono stati riscoperti e rivalutati. Nel [[1951]] è stato istituito in suo onore il "Premio Jean Vigo", che spessissimo è riuscito a dare visibilità  a validi e giovani registi.  
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