Jean Meslier: differenze tra le versioni

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{{citazione|Io vorrei, e questo sia l'ultimo ed il più ardente dei miei desideri, io vorrei che l'ultimo dei re fosse strangolato con le budella dell'ultimo dei preti.|Jean Meslier}}
{{citazione|Io vorrei, e questo sia l'ultimo ed il più ardente dei miei desideri, io vorrei che l'ultimo dei re fosse strangolato con le budella dell'ultimo dei preti.|Jean Meslier}}
== Biografia ==
Jean Meslier (o Mellier) nasce nel [[1664]] a Mazerny da una famiglia di mercanti. Studia nella scuola parrocchiale locale. La famiglia lo manda poi, a 20 anni, in seminario a Reims, su suggerimento del parroco. Il giovane Meslier aveva probabilmente già sviluppato il suo ateismo all'epoca degli studi e non aveva dunque alcuna vocazione ma, in base al carattere tranquillo, accetta di buon grado di essere avviato alla carriera ecclesiastica. Non erano rari i materialisti, sotto mentite spoglie, nel clero francese: basti pensare a Pierre Gassendi il secolo precedente, o, successivamente, all'illuminista Étienne Bonnot de Condillac, ma fino ad allora nessuno aveva avuto l'impatto dirompente che avrà Meslier.
Nel [[1689]], a 25 anni, è ordinato sacerdote e nominato curato presso le parrocchie di Étrépigny e Balaives, nelle Ardenne, dove rimarrà tutta la vita, trascorsa senza eventi importanti.<ref>Solamente due episodi di rilievo restano agli annali della sua esistenza: alcuni parrocchiani lo criticano, appena arrivato, per aver assunto una perpetua di soli 18 anni, contro i 40 minimi previsti dal diritto canonico; l'arcivescovo Charles-Maurice Le Tellier interviene, ma Meslier non allontana la ragazza, facendola passare per sua cugina o per una sua familiare.
Il secondo episodio accade nel [[1716]]: è un litigio con un nobile locale, Antoine de Touly, signorotto di Étrépigny, che Meslier considera uno spietato sfruttatore dei poveri e dei braccianti del luogo. De Touly, ritenendosi offeso dai rimproveri del prete, chiede l'intervento dell'arcivescovo, monsignor De Mailly, che commina a Meslier una sanzione leggera, ma non lo rimuove dall'incarico.</ref>
Nel [[1724]] Meslier comincia a lavorare al testamento: ne redigerà tre copie manoscritte, che affiderà al suo successore, il quale, sconcertato, lo leggerà agli altri curati della zona, e che il vicario, costretto dallo scandalo, di cui la corte del re Luigi XV e gli ambienti culturali erano venuti a conoscenza, consegnerà agli uffici giudiziari. L'autorità li conserverà, essendo un documento giuridico contenente le ultime volontà di un defunto, impedendo così il rogo del libro, fino a che uno di questi manoscritti, che nelle intenzioni della Chiesa avrebbero dovuto essere occultati, nel [[1733]] finì nelle mani di Voltaire, che nel [[1762]] ne pubblicherà alcuni estratti, eliminando le parti atee e aggiungendo riferimenti deisti in mezzo al testamento anticlericale. Seguiranno pubblicazioni complete dell'intero testo, di ben 1200 pagine nella prima stampa.
Meslier morì nel [[1729]], probabilmente il [[30 giugno]], a 65 anni, e venne sepolto nel parco del castello locale, ben prima dello scoppio dello scandalo dovuto al testamento.
== Note ==
<references/>
[[Categoria:Precursori dell'Anarchismo]]
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