Jean-Marie Guyau: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==
Nato in una famiglia borghese, Guyau è educato da sua madre, Augustine Tuillerie - autrice di ''Le Tour de la France par deux enfants'' e altre opere pedagogiche -, sino all'età di 12 anni. Appassionato di poesia e filosofia, legge sin da ragazzo i grandi classici di celebri autori come [[Hugo]], [[Corneille]], [[Musset]], [[Epitteto]], [[Platone]] e [[Kant]]. A 17 anni ottiene una licenza di [[filosofia]]. A diciannove anni, si laurea all'Accademia delle Scienze morali e politiche, e a vent'anni, dà a Parigi i suoi primi corsi di [[filosofia]] al liceo Condorcet. All'età di trent'anni, ha già scritto una decina di opere, frutto della sua intensa attività intellettuale. Rifugiatosi sulla Costa Azzurre, nella speranza di combattere con l'aiuto del sole una malattia che lo minava, soccombe prematuramente all'età di 34 anni.
Nato in una famiglia borghese, Guyau è educato da sua madre, Augustine Tuillerie - autrice di ''Le Tour de la France par deux enfants'' e altre opere pedagogiche -, sino all'età di 12 anni. Appassionato di poesia e filosofia, legge sin da ragazzo i grandi classici di celebri autori come [[Hugo]], [[Corneille]], [[Musset]], [[Epitteto]], [[Platone]] e [[Kant]]. A 17 anni ottiene una licenza di [[filosofia]]. A diciannove anni, si laurea all'Accademia delle Scienze morali e politiche, e a vent'anni, dà a Parigi i suoi primi corsi di [[filosofia]] al liceo Condorcet. All'età di trent'anni, ha già scritto una decina di opere, frutto della sua intensa attività intellettuale. Rifugiatosi sulla Costa Azzurre, nella speranza di combattere con l'aiuto del sole una malattia che lo minava, soccombe prematuramente all'età di 34 anni.


Ci lascia la sua poesia e le sue opere filosofiche: ''Morale di Epicuro''; ''Filosofia di Epitteto'' ma anche ''Problemi dell'estetica contemporanea'' e ''L'Arte dal punto di vista sociologico'', ma è soprattutto alle sue ultime opere come ''Abbozzo di una morale senza obbligo né sanzione'' (1884) e ''L'Irreligione dell'avvenire'' (1887), a cui egli deve la sua notorietà internazionale e raggiunge le preoccupazioni degli anarchici nel suo approccio di una società libertaria e di una morale al servizio dell'[[individuo]].
Ci lascia la sua poesia e le sue opere filosofiche: ''Morale di Epicuro''; ''Filosofia di Epitteto'' ma anche ''Problemi dell'estetica contemporanea'' e ''L'Arte dal punto di vista sociologico'', ma è soprattutto alle sue ultime opere come ''Abbozzo di una morale senza obbligo né sanzione'' (1884) e ''L'Irreligione dell'avvenire'' (1887), a cui egli deve la sua notorietà internazionale e raggiunge le preoccupazioni degli anarchici nel suo approccio di una società libertaria e di una morale al servizio dell'[[individuo]].
==Opere==
==Opere==
* ''Vers d'un philosophe''. [[1881]], VII-208 p. ;
* ''Vers d'un philosophe''. [[1881]], VII-208 p. ;
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