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L'idea stessa che la “'''volontà generale'''” possa essere in qualche modo imposta da un ristretto numero di persone, i "magistrati", che però non hanno alcun privilegio rispetto ai normali cittadini, fa presagire un'inquietante '''idea totalitaria''' dello [[Stato]]: infatti anche se la sovranità politica appartiene al popolo, lo [[Stato]] deve essere un corpo sociale unico e indivisibile (non può essere quindi distinto e separato nel potere esecutivo, giudiziario e legislativo), perché deve essere l'espressione della “volontà generale”. | L'idea stessa che la “'''volontà generale'''” possa essere in qualche modo imposta da un ristretto numero di persone, i "magistrati", che però non hanno alcun privilegio rispetto ai normali cittadini, fa presagire un'inquietante '''idea totalitaria''' dello [[Stato]]: infatti anche se la sovranità politica appartiene al popolo, lo [[Stato]] deve essere un corpo sociale unico e indivisibile (non può essere quindi distinto e separato nel potere esecutivo, giudiziario e legislativo), perché deve essere l'espressione della “volontà generale”. | ||
In conclusione Rousseau | In conclusione Rousseau fu un insieme di contraddizioni, da una parte la tendenza all'esaltazione della singola [[Individualità |individualità ]], il desiderio di ritornare alla natura, la rivolta contro ogni convenzione ecc, dall'altro fu anche un rigoroso predicatore della disciplina e dell'immedesimazione dell'[[individuo]] nella collettività . | ||
== Bibliografia == | == Bibliografia == |