Ivan Illich: differenze tra le versioni

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Alla base del pensiero di Ivan Illich vi è la sua formazione teologica, che tuttavia non gli ha impedito di esercitare la propria coscienza critica all'interno della Chiesa di Roma (egli dichiarò il proprio distacco a partire dal [[1969]], ma senza chiedere la riduzione allo stato laicale). Illich ha svolto un'indagine radicale sugli effetti perversi dello sviluppo tecnologico moderno, concentrandosi in particolare sull'inefficienza del sistema scolastico, sulla [[medicina sociale|ipermedicalizzazione]] e sulla crisi dei trasporti con conseguenti [[ecologismo|problemi ecologici]] e di salute.
Alla base del pensiero di Ivan Illich vi è la sua formazione teologica, che tuttavia non gli ha impedito di esercitare la propria coscienza critica all'interno della Chiesa di Roma (egli dichiarò il proprio distacco a partire dal [[1969]], ma senza chiedere la riduzione allo stato laicale). Illich ha svolto un'indagine radicale sugli effetti perversi dello sviluppo tecnologico moderno, concentrandosi in particolare sull'inefficienza del sistema scolastico, sulla [[medicina sociale|ipermedicalizzazione]] e sulla crisi dei trasporti con conseguenti [[ecologismo|problemi ecologici]] e di salute.


Illich sostiene che «quando un'attività  umana esplicata mediante strumenti supera una certa soglia definita dalla sua scala specifica, dapprima si rivolge contro il proprio scopo, poi minaccia di distruggere l'intero corpo sociale. Occorre dunque determinare con chiarezza queste scale naturali e riconoscere le soglie che delimitano il campo della sopravvivenza umana». In sostanza, egli dice, che «la società , una volta raggiunto lo stadio avanzato della produzione di massa, produce la propria distruzione».
Illich sostiene che «quando un'attività  umana esplicata mediante strumenti supera una certa soglia definita dalla sua scala specifica, dapprima si rivolge contro il proprio scopo, poi minaccia di distruggere l'intero corpo sociale. Occorre dunque determinare con chiarezza queste scale naturali e riconoscere le soglie che delimitano il campo della sopravvivenza umana». In sostanza, egli dice, che «la società, una volta raggiunto lo stadio avanzato della produzione di massa, produce la propria distruzione».


Illich può essere considerato, insieme al suo amico [[Jacques Ellul]], come uno dei principali ispiratori dei concetti di “[[post-sviluppo]]” (diffuso soprattutto da autori che hanno lavorato con Illich come [[Majid Rahnema]] o [[Gustavo Esteva]]), di “[[semplicità  volontaria]]” e più recentemente di “[[decrescita sostenibile]]”. Egli propone come modello una “[[società  conviviale”]] in cui né i privati né lo [[Stato]] possiedano alcun [[monopolio]] (istruzione, [[medicina sociale|medicina]], trasporti ecc.), consentendo ad ognuno di esercitare la propria creatività  senza limitare la [[libertà ]] altrui.
Illich può essere considerato, insieme al suo amico [[Jacques Ellul]], come uno dei principali ispiratori dei concetti di “[[post-sviluppo]]” (diffuso soprattutto da autori che hanno lavorato con Illich come [[Majid Rahnema]] o [[Gustavo Esteva]]), di “[[semplicità  volontaria]]” e più recentemente di “[[decrescita sostenibile]]”. Egli propone come modello una “[[società  conviviale”]] in cui né i privati né lo [[Stato]] possiedano alcun [[monopolio]] (istruzione, [[medicina sociale|medicina]], trasporti ecc.), consentendo ad ognuno di esercitare la propria creatività  senza limitare la [[libertà ]] altrui.
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Per l'anarchico austro-messicano la scienza medica ha creato un vero e proprio sistema feudale per difendere «il suo monopolio ortodosso dalla concorrenza sleale delle guarigioni ottenute con metodi eterodossi». Anche nel suo ''[[Nemesi medica]]'', la critica è radicale riguardo all'esclusiva professionale che costringe la società  alla dipendenza da una scienza monolitica ed eteronoma. La medicalizzazione della malattia, continua Illich, fa delle «istituzioni di cura» una «grande maschera sanitaria» per «una società  distruttrice» e che in questa maniera prende anche il controllo del potere individuale dei suoi cittadini\e, caratteristica questa della stessa società  industriale. Gli specialisti ricollegano esclusivamente i nostri bisogni al centro del sistema economico, che è costituito dai servizi professionali e dai beni di consumo.
Per l'anarchico austro-messicano la scienza medica ha creato un vero e proprio sistema feudale per difendere «il suo monopolio ortodosso dalla concorrenza sleale delle guarigioni ottenute con metodi eterodossi». Anche nel suo ''[[Nemesi medica]]'', la critica è radicale riguardo all'esclusiva professionale che costringe la società  alla dipendenza da una scienza monolitica ed eteronoma. La medicalizzazione della malattia, continua Illich, fa delle «istituzioni di cura» una «grande maschera sanitaria» per «una società  distruttrice» e che in questa maniera prende anche il controllo del potere individuale dei suoi cittadini\e, caratteristica questa della stessa società  industriale. Gli specialisti ricollegano esclusivamente i nostri bisogni al centro del sistema economico, che è costituito dai servizi professionali e dai beni di consumo.


In sostanza Illich pone la base della salute di ogni [[Individuo|individuo]] nella sua autonomia personale, poichè egli è fortemente convinto che «in realtà , ogni giorno di più, il profano è in grado di curare il proprio prossimo e, in questo campo, solo una parte di ciò che occorre sapere è necessariamente materia d'insegnamento formale».
In sostanza Illich pone la base della salute di ogni [[Individuo|individuo]] nella sua autonomia personale, poichè egli è fortemente convinto che «in realtà, ogni giorno di più, il profano è in grado di curare il proprio prossimo e, in questo campo, solo una parte di ciò che occorre sapere è necessariamente materia d'insegnamento formale».


=== La descolarizzazione ===
=== La descolarizzazione ===


Nel suo ''[[Descolarizzare la società ]]'' Illich giunge alla conclusione non solo che l«'educazione universale mediante la scuola obbligatoria è impossibile», ma anche che nel sistema scolastico obbligatorio «si impara che tutto ciò che è prodotto da un'istituzione dominante vale e costa caro, anche quello che non si vede, come l'educazione o la salute. Si impara a valorizzare l'avanzamento [[gerarchia|gerarchico]], la sottomissione e la passività , e persino la devianza-tipo che il maestro ama interpretare come sintomo di creatività ».  
Nel suo ''[[Descolarizzare la società ]]'' Illich giunge alla conclusione non solo che l«'educazione universale mediante la scuola obbligatoria è impossibile», ma anche che nel sistema scolastico obbligatorio «si impara che tutto ciò che è prodotto da un'istituzione dominante vale e costa caro, anche quello che non si vede, come l'educazione o la salute. Si impara a valorizzare l'avanzamento [[gerarchia|gerarchico]], la sottomissione e la passività, e persino la devianza-tipo che il maestro ama interpretare come sintomo di creatività ».  
Lo [[Stato]] utilizza la scuola per condizionare le masse attraverso “l'educazione permanente” che, dal punto di vista morale, «è ancor meno accettabile della scuola di vecchio tipo», poichè è capace di «condizionamenti massicci ed efficaci, capaci di produrre in serie manodopera specializzata, consumatori di cultura docili e disciplinati, utenti rassegnati». Questi sistemi «celano una profonda distruttività », tendendo a demolire i valori più essenziali della società .  
Lo [[Stato]] utilizza la scuola per condizionare le masse attraverso “l'educazione permanente” che, dal punto di vista morale, «è ancor meno accettabile della scuola di vecchio tipo», poichè è capace di «condizionamenti massicci ed efficaci, capaci di produrre in serie manodopera specializzata, consumatori di cultura docili e disciplinati, utenti rassegnati». Questi sistemi «celano una profonda distruttività », tendendo a demolire i valori più essenziali della società .  


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