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Durante il [[consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|biennio rosso]] si fa portavoce del [[consiliarismo|movimento consiliarista]], divenendo un elemento di raccordo tra il gruppo degli anarchici consiliaristi ([[Maurizio Garino]], [[Pietro Ferrero]], ecc.) e quello di [[Ordine Nuovo]] di [[Antonio Gramsci]]. | Durante il [[consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|biennio rosso]] si fa portavoce del [[consiliarismo|movimento consiliarista]], divenendo un elemento di raccordo tra il gruppo degli anarchici consiliaristi ([[Maurizio Garino]], [[Pietro Ferrero]], ecc.) e quello di [[Ordine Nuovo]] di [[Antonio Gramsci]]. | ||
[[File:Seme anarchico.gif|300px|thumb|left|''[[Seme Anarchico]]'', mensile fondato da Italo Garinei e [[Dante Armanetti]]]] | [[File:Seme anarchico.gif|300px|thumb|left|''[[Seme Anarchico]]'', mensile fondato da Italo Garinei e [[Dante Armanetti]]]] | ||
Il [[24 ottobre]] [[1920]] viene arrestato a Padova, insieme a [[Giovanni Diodà ]] (delegato del gruppo anarchico di Padova), mentre partecipa ad un convegno organizzato dagli [[Personalità anarchiche|anarchici]] veneti. Durante gli anni bui del [[Fascismo|fascismo]] la sua attività è molto limitata per via dei rigidi controlli cui è sottoposto, soprattutto perché è sospettato di avere contatti con gli [[antifascismo|antifascisti]] esteri. Nonostante le difficoltà , nel [[1944]] a Torino pubblica con [[Fioravanti Meniconi]] e [[Dante Armanetti]] alcuni numeri clandestini del giornale «Era nuova» . | Il [[24 ottobre]] [[1920]] viene arrestato a Padova, insieme a [[Giovanni Diodà ]] (delegato del gruppo anarchico di Padova), mentre partecipa ad un convegno organizzato dagli [[Personalità anarchiche|anarchici]] veneti. Durante gli anni bui del [[Fascismo|fascismo]] la sua attività è molto limitata per via dei rigidi controlli cui è sottoposto, soprattutto perché è sospettato di avere contatti con gli [[antifascismo|antifascisti]] esteri. Nonostante le difficoltà, nel [[1944]] a Torino pubblica con [[Fioravanti Meniconi]] e [[Dante Armanetti]] alcuni numeri clandestini del giornale «Era nuova» . | ||
Alla fine della guerra, Garinei ricomincia a collaborare con la [[stampa anarchica|stampa libertaria]], dal [[1951]] al [[1968]] pubblica insieme a [[Dante Armanetti]] «Seme anarchico», un [[stampa anarchica|mensile anarchico]]. A metà degli "anni 60" ritorna in Toscana, proprio nel periodo in cui, dopo il congresso della [[Federazione Anarchica Italiana]] del novembre [[1965]], la [[Federazione Anarchica Pisana]] diviene una delle principali organizzazioni che si oppongono ad una nuova “strutturazione” nazionale considerata eccessivamente accentratrice e burocratica: con [[Aurelio Chessa]], [[Pio Turroni]], gli anarchici toscani ed altri compagni promuove la costituzione dei GIA ([[Gruppi di Iniziativa Anarchica]]) che avviene a Pisa durante il convegno del [[19 dicembre]] [[1965]]. | Alla fine della guerra, Garinei ricomincia a collaborare con la [[stampa anarchica|stampa libertaria]], dal [[1951]] al [[1968]] pubblica insieme a [[Dante Armanetti]] «Seme anarchico», un [[stampa anarchica|mensile anarchico]]. A metà degli "anni 60" ritorna in Toscana, proprio nel periodo in cui, dopo il congresso della [[Federazione Anarchica Italiana]] del novembre [[1965]], la [[Federazione Anarchica Pisana]] diviene una delle principali organizzazioni che si oppongono ad una nuova “strutturazione” nazionale considerata eccessivamente accentratrice e burocratica: con [[Aurelio Chessa]], [[Pio Turroni]], gli anarchici toscani ed altri compagni promuove la costituzione dei GIA ([[Gruppi di Iniziativa Anarchica]]) che avviene a Pisa durante il convegno del [[19 dicembre]] [[1965]]. |