Ipazia: differenze tra le versioni

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Nel [[1853]] fu pubblicato il romanzo ''Hypatia, or New Foes with an Old Face'', <ref>''Ipazia, o nuovi nemici con una vecchia faccia'': l'edizione del 1899, New York, J. F. Taylor and Co., comprende le illustrazioni di Lee W. Zeigler.</ref> del pastore anglicano Charles Kingsley. Vaghi i riferimenti alla realtà: nel romanzo il prefetto Oreste mira a diventare il padrone della provincia africana e utilizza Ipazia per i suoi scopi. Il personaggio principale è il monaco Filemone, che vorrebbe convertire Ipazia al cristianesimo. Gli intrighi di alcuni ebrei provocano tra il vescovo Oreste e il vescovo Cirillo un grave conflitto, di cui è resa responsabile Ipazia, che viene uccisa in una chiesa da una folla di cristiani proprio quando aveva deciso di convertirsi al cristianesimo.   
Nel [[1853]] fu pubblicato il romanzo ''Hypatia, or New Foes with an Old Face'', <ref>''Ipazia, o nuovi nemici con una vecchia faccia'': l'edizione del 1899, New York, J. F. Taylor and Co., comprende le illustrazioni di Lee W. Zeigler.</ref> del pastore anglicano Charles Kingsley. Vaghi i riferimenti alla realtà: nel romanzo il prefetto Oreste mira a diventare il padrone della provincia africana e utilizza Ipazia per i suoi scopi. Il personaggio principale è il monaco Filemone, che vorrebbe convertire Ipazia al cristianesimo. Gli intrighi di alcuni ebrei provocano tra il vescovo Oreste e il vescovo Cirillo un grave conflitto, di cui è resa responsabile Ipazia, che viene uccisa in una chiesa da una folla di cristiani proprio quando aveva deciso di convertirsi al cristianesimo.   


Due anni dopo, ispirandosi alla scena descritta da Kingsley, il pittore preraffaellita Charles Mitchell raffigurò Ipazia in un quadro divenuto famoso. E a proposito di dipinti riguardanti Ipazia, nei primi anni del Novecento Vincenzo La Bella (1872-1954) <ref>Cfr. P. Pietrini, ''Vincenzo La Bella'', nel «Dizionario Biografico degli Italiani».</ref> dipinse nel primo piano del nuovo palazzo dell'Università di Napoli <ref>A. Agabiti, ''Ipazia. La prima martire della libertà di pensiero'', p. 8. La prima edizione del libro risale al 1914.</ref> un affresco rappresentante la morte di Ipazia, avvenuta in una chiesa per mano di una folla di assassini, armati di bastoni e pugnali, benedetti dal vescovo Cirillo. L'affresco è andato perduto ed è facile immaginarne il motivo.  
Due anni dopo, ispirandosi alla scena descritta da Kingsley, il pittore preraffaellita Charles Mitchell raffigurò Ipazia in un quadro divenuto famoso. E a proposito di dipinti riguardanti Ipazia, nei primi anni del Novecento Vincenzo La Bella ([[1872]]-[[1954]]) <ref>Cfr. Paola Pietrini, [https://www.treccani.it/enciclopedia/vincenzo-la-bella_(Dizionario-Biografico) ''Vincenzo La Bella''], in ''Dizionario biografico degli italiani'', Volume LXII, Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana, 2004.</ref> dipinse nel primo piano del nuovo palazzo dell'Università di Napoli <ref>A. Agabiti, ''Ipazia. La prima martire della libertà di pensiero'', p. 8. La prima edizione del libro risale al 1914.</ref> un affresco rappresentante la morte di Ipazia, avvenuta in una chiesa per mano di una folla di assassini, armati di bastoni e pugnali, benedetti dal vescovo Cirillo. L'affresco è andato perduto ed è facile immaginarne il motivo.  


[[File:Hypatia Mitchell.jpg|thumb|150px|<center>Charles Mitchell</center><center>''La morte di Ipazia''</center>]]
[[File:Hypatia Mitchell.jpg|thumb|150px|<center>Charles Mitchell</center><center>''La morte di Ipazia''</center>]]
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Gli apologeti del vescovo Cirillo hanno il serio problema di fare i conti con lo storico Socrate. Due sono i modi di combatterlo: falsarlo o negargli autorità. L'<nowiki></nowiki>''Enciclopedia cattolica'', alla voce ''Cirillo d'Alessandria'', scrive: « Se bisogna credere a Socrate, gli inizi del suo episcopato furono segnati da continue rivolte e violenze in cui restò compromesso indirettamente il vescovo stesso [...] La causa principale di queste agitazioni fu la discordia con il prefetto Oreste. Nel 415, durante una baruffa, la celebre Ipazia, versatissima nella filosofia neoplatonica, fu ammazzata da un parabolano a causa della sua presunta influenza presso il prefetto. Non si può imputare a Cirillo questo assassinio nonostante le insinuazioni di Socrate, il quale non è imparziale ». <ref>''Enciclopedia cattolica'', II, c. 1716.</ref>
Gli apologeti del vescovo Cirillo hanno il serio problema di fare i conti con lo storico Socrate. Due sono i modi di combatterlo: falsarlo o negargli autorità. L'<nowiki></nowiki>''Enciclopedia cattolica'', alla voce ''Cirillo d'Alessandria'', scrive: « Se bisogna credere a Socrate, gli inizi del suo episcopato furono segnati da continue rivolte e violenze in cui restò compromesso indirettamente il vescovo stesso [...] La causa principale di queste agitazioni fu la discordia con il prefetto Oreste. Nel 415, durante una baruffa, la celebre Ipazia, versatissima nella filosofia neoplatonica, fu ammazzata da un parabolano a causa della sua presunta influenza presso il prefetto. Non si può imputare a Cirillo questo assassinio nonostante le insinuazioni di Socrate, il quale non è imparziale ». <ref>''Enciclopedia cattolica'', II, c. 1716.</ref>
   
   
Come si vede, l'Enciclopedia vaticana mente tacciando Socrate d'imparzialità, parlando di compromissione indiretta di Cirillo, e trasformando ridicolmente il criminale complotto clericale in una « baruffa ». Ammette almeno che furono i parabalani ad assassinare Ipazia. La soluzione del ''Dizionario ecclesiastico'' dei « reverendi » Mercati e Pelzer è diversa ma egualmente menzognera: Ipazia  « fu uccisa in una dimostrazione popolare perché avversa al cristianesimo; non fu però mai provata la colpevolezza di San Cirillo Alessandrino in questo fatto, come pretesero un secolo più tardi il filosofo Damascio nella sua ''Vita Isidori'' e lo storico bizantino Socrate nell'<nowiki></nowiki>''Historia ecclesiastica'' ». <ref>''Ipazia'', in AA. VV., ''Dizionario ecclesiastico'', II, p. 465.</ref> Qui si arriva alla « falsificazione grossolana » di spostare la cronologia di Socrate « nel secolo successivo e sentenziare che dunque non poteva sapere perché vissuto un secolo dopo i fatti ». <ref>L. Canfora, ''Cirillo e Ipazia nella storiografia cattolica'', p. 95.</ref>  
Come si vede, l'Enciclopedia vaticana mente tacciando Socrate d'imparzialità, parlando di compromissione indiretta di Cirillo, e trasformando ridicolmente il criminale complotto clericale in una « baruffa ». Ammette almeno che furono i parabalani ad assassinare Ipazia. La soluzione del ''Dizionario ecclesiastico'' dei «reverendi» Mercati e Pelzer è diversa ma egualmente menzognera: Ipazia  « fu uccisa in una dimostrazione popolare perché avversa al cristianesimo; non fu però mai provata la colpevolezza di San Cirillo Alessandrino in questo fatto, come pretesero un secolo più tardi il filosofo Damascio nella sua ''Vita Isidori'' e lo storico bizantino Socrate nell'<nowiki></nowiki>''Historia ecclesiastica'' ». <ref>''Ipazia'', in AA. VV., ''Dizionario ecclesiastico'', II, p. 465.</ref> Qui si arriva alla « falsificazione grossolana » di spostare la cronologia di Socrate « nel secolo successivo e sentenziare che dunque non poteva sapere perché vissuto un secolo dopo i fatti ». <ref>L. Canfora, ''Cirillo e Ipazia nella storiografia cattolica'', p. 95.</ref>  
    
    
Sia l'<nowiki></nowiki>''Enciclopedia cattolica'' ([[1950]]) che il ''Dizionario ecclesiastico'' ([[1953]]) ammettono comunque che Socrate Scolastico accusa Cirillo della morte di Ipazia. Si arrampica invece sugli specchi il tedesco ''Lexikon für Theologie und Kirche'' ([[1961]]) per negare che l'antico storico faccia Cirillo responsabile dell'omicidio di Ipazia. Scrive infatti alla voce dedicata a Cirillo: « Accaddero eventi oscuri: la battaglia di una banda di monaci contro il prefetto Oreste, la crudele uccisione della filosofa Ipazia da parte di una folla cristiana, organizzata dal lettore Pietro. Socrate parla della "vergogna" per Cirillo e per la Chiesa di Alessandria, ma non di una colpa di Cirillo ». <ref>''Kyrillos'', in AA. VV., ''Lexikon für Theologie und Kirche'', VI, c. 707.</ref> Forse non è un caso che la terza edizione del ''Lexikon'' ([[1994]]) eviti del tutto ogni riferimento all'omicidio di Ipazia: « una ben curiosa autocensura ». <ref>L. Canfora, ''Cirillo e Ipazia nella storiografia cattolica'', p. 96.</ref>   
Sia l'<nowiki></nowiki>''Enciclopedia cattolica'' ([[1950]]) che il ''Dizionario ecclesiastico'' ([[1953]]) ammettono comunque che Socrate Scolastico accusa Cirillo della morte di Ipazia. Si arrampica invece sugli specchi il tedesco ''Lexikon für Theologie und Kirche'' ([[1961]]) per negare che l'antico storico faccia Cirillo responsabile dell'omicidio di Ipazia. Scrive infatti alla voce dedicata a Cirillo: « Accaddero eventi oscuri: la battaglia di una banda di monaci contro il prefetto Oreste, la crudele uccisione della filosofa Ipazia da parte di una folla cristiana, organizzata dal lettore Pietro. Socrate parla della "vergogna" per Cirillo e per la Chiesa di Alessandria, ma non di una colpa di Cirillo ». <ref>''Kyrillos'', in AA. VV., ''Lexikon für Theologie und Kirche'', VI, c. 707.</ref> Forse non è un caso che la terza edizione del ''Lexikon'' ([[1994]]) eviti del tutto ogni riferimento all'omicidio di Ipazia: « una ben curiosa autocensura ». <ref>L. Canfora, ''Cirillo e Ipazia nella storiografia cattolica'', p. 96.</ref>   
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
=== Testi ===
=== Testi ===
*[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/a/agabiti/ipazia/pdf/agabiti_ipazia.pdf A. Agabiti, ''Ipazia. La prima martire della libertà di pensiero''].
*[http://www.liberliber.eu/mediateca/libri/a/agabiti/ipazia/pdf/agabiti_ipazia.pdf A. Agabiti, ''Ipazia. La prima martire della libertà di pensiero''].
*[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/b/barni/i_martiri_del_libero_pensiero/pdf/barni_i_martiri_del_libero_pensiero.pdf G. Barni, ''I martiri del libero pensiero''].
*[http://www.liberliber.eu/mediateca/libri/b/barni/i_martiri_del_libero_pensiero/pdf/barni_i_martiri_del_libero_pensiero.pdf G. Barni, ''I martiri del libero pensiero''].
*[http://www.dubladidattica.it/ipazia.html L. Canfora, ''Un mestiere pericoloso. La vita quotidiana dei filosofi greci'', estratto su Ipazia].
*[http://www.dubladidattica.it/ipazia.html L. Canfora, ''Un mestiere pericoloso. La vita quotidiana dei filosofi greci'', estratto su Ipazia].
*[http://anabases.revues.org/1111?lang=it L. Canfora, ''Cirillo e Ipazia nella storiografia cattolica''].
*[http://anabases.revues.org/1111?lang=it L. Canfora, ''Cirillo e Ipazia nella storiografia cattolica''].
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