Indagine sul caso dell'anarchico Tresca e sviluppi relativi: differenze tra le versioni

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: «Anni prima Vito Genovese, ex capo della mafia di New York - nella città americana era in attesa di essere processato - con un volo rientrò in Italia a Nola e divenne fin dal 1938, interprete dei servizi d'informazione dell'esercito degli Stati Uniti.» (Joseph Bonanno, mafioso italo-americano)
: «Anni prima Vito Genovese, ex capo della mafia di New York - nella città americana era in attesa di essere processato - con un volo rientrò in Italia a Nola e divenne fin dal 1938, interprete dei servizi d'informazione dell'esercito degli Stati Uniti.» (Joseph Bonanno, mafioso italo-americano)


La [[Wikipedia]] inglese, ben più esplicita di quella italiana, riguardo ai rapporti fra Vito Genovese ed il [[Fascismo|fascismo]] scrive: «Finché era in Italia, Vito era divenuto buon amico di Benito Mussolini ed aveva ricevuto la più alta medaglia al valor civile che il dittatore potesse conferirgli. Come favore a Mussolini, Genovese organizzò l'assassinio dell'editore di giornali [[Carlo Tresca]], il più efficace critico di Mussolini negli USA. Dopo essere emigrato da Napoli, Genovese iniziò negli '20 la sua carriera mafiosa al servizio del boss di New York Giuseppe "Joe the Boss" Masseria. Coinvolto in traffici illeciti ed estorsioni, il principale modo in cui Genovese era utile a Masseria risiedeva nella sua attitudine alla violenza. Charles "Lucky" Luciano fu di Genovese un socio della prima ora ed un benefattore. La loro relazione durò 40 anni, fino alla morte di Luciano. Avevano iniziato assieme da ragazzi negli slums di [[New York]]''' <ref>[http://en.wikipedia.org/wiki/Vito_Genovese [[Vito Genovese]] en.wikipedia]</ref>. Anche lo storico Mauro Canali evidenzia che «... Quando Tresca venne ucciso, Vito Genovese era in Italia. Vi si era rifugiato alla fine del 1935 perché ricercato negli Usa per l'uccisione di un mafioso suo avversario. Il fatto singolare è che Genovese, sebbene ricercato oltreoceano, avesse trovato generosa ospitalità nel nostro Paese». <ref>[https://web.archive.org/web/20070927234026/http://www.liberalfondazione.it/archivio/fl/numero04/verita.htm  ''Tutta la verità sul caso Tresca'' di Mauro Canali]</ref>
La [[Wikipedia]] inglese, ben più esplicita di quella italiana, riguardo ai rapporti fra Vito Genovese ed il [[Fascismo|fascismo]] scrive: «Finché era in Italia, Vito era divenuto buon amico di Benito Mussolini ed aveva ricevuto la più alta medaglia al valor civile che il dittatore potesse conferirgli. Come favore a Mussolini, Genovese organizzò l'assassinio dell'editore di giornali [[Carlo Tresca]], il più efficace critico di Mussolini negli USA. Dopo essere emigrato da Napoli, Genovese iniziò negli '20 la sua carriera mafiosa al servizio del boss di New York Giuseppe "Joe the Boss" Masseria. Coinvolto in traffici illeciti ed estorsioni, il principale modo in cui Genovese era utile a Masseria risiedeva nella sua attitudine alla violenza. Charles "Lucky" Luciano fu di Genovese un socio della prima ora ed un benefattore. La loro relazione durò 40 anni, fino alla morte di Luciano. Avevano iniziato assieme da ragazzi negli slums di [[New York]]''' <ref>[https://en.wikipedia.org/wiki/Vito_Genovese [[Vito Genovese]] en.wikipedia]</ref>. Anche lo storico Mauro Canali evidenzia che «... Quando Tresca venne ucciso, Vito Genovese era in Italia. Vi si era rifugiato alla fine del 1935 perché ricercato negli Usa per l'uccisione di un mafioso suo avversario. Il fatto singolare è che Genovese, sebbene ricercato oltreoceano, avesse trovato generosa ospitalità nel nostro Paese». <ref>[https://web.archive.org/web/20070927234026/http://www.liberalfondazione.it/archivio/fl/numero04/verita.htm  ''Tutta la verità sul caso Tresca'' di Mauro Canali]</ref>


Genovese, che poi ritroveremo nell'immediato dopoguerra come collaboratore degli americani e di Charles Poletti in persona, tanto da farsi fotografare insieme al [[Salvatore Giuliano, un bandito fascista|bandito Giuliano]] in divisa da ufficiale dell'esercito americano, fu immediatamente indicato dagli investigatori statunitensi quale mandante dell'assassinio di [[Carlo Tresca|Tresca]], visto che Carmine Galante, suo uomo di fiducia ed esecutore materiale, fu visto allontanarsi dal luogo delitto e per questo arrestato il giorno seguente, sino a quando l'anno seguente qualcuno gli trovò un alibi. Che si tratti di fatti oramai certi, è dimostrato ancora dalla [[Wikipedia]] in lingua inglese:  
Genovese, che poi ritroveremo nell'immediato dopoguerra come collaboratore degli americani e di Charles Poletti in persona, tanto da farsi fotografare insieme al [[Salvatore Giuliano, un bandito fascista|bandito Giuliano]] in divisa da ufficiale dell'esercito americano, fu immediatamente indicato dagli investigatori statunitensi quale mandante dell'assassinio di [[Carlo Tresca|Tresca]], visto che Carmine Galante, suo uomo di fiducia ed esecutore materiale, fu visto allontanarsi dal luogo delitto e per questo arrestato il giorno seguente, sino a quando l'anno seguente qualcuno gli trovò un alibi. Che si tratti di fatti oramai certi, è dimostrato ancora dalla [[Wikipedia]] in lingua inglese:  
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