Indagine sul caso dell'anarchico Tresca e sviluppi relativi: differenze tra le versioni

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: «'''''Tra i quali, del tutto nuovo, ci pare quello dell'assassinio negli Stati Uniti'''''... '''''del giornalista antifascista [[Carlo Tresca]]: assassinio operato dalla mafia...'''''» <ref>Estratto da Piero Calamandrei, Il Ponte 1945,  [http://www.google.it/books?q=piero+calamandrei+mafia+carlo+tresca&btnG=Cerca+nei+libri ''La Nuova Italia'']</ref> (Piero Calamandrei, giornalista e politico [[antifascismo|antifascista]] <ref>[http://storiaxxisecolo.it/antifascismo/biografie%20antifascisti47.html Biografia Piero Calamandrei]</ref>)  
: «'''''Tra i quali, del tutto nuovo, ci pare quello dell'assassinio negli Stati Uniti'''''... '''''del giornalista antifascista [[Carlo Tresca]]: assassinio operato dalla mafia...'''''» <ref>Estratto da Piero Calamandrei, Il Ponte 1945,  [http://www.google.it/books?q=piero+calamandrei+mafia+carlo+tresca&btnG=Cerca+nei+libri ''La Nuova Italia'']</ref> (Piero Calamandrei, giornalista e politico [[antifascismo|antifascista]] <ref>[http://storiaxxisecolo.it/antifascismo/biografie%20antifascisti47.html Biografia Piero Calamandrei]</ref>)  
== Antefatti: la Mazzini Society, la "questione comunista" e i fascisti riciclati ==
== Antefatti: la Mazzini Society, la "questione comunista" e i fascisti riciclati ==
La [[Mazzini Society]], fondata da Gaetano Salvemini <ref>[http://www.storiaxxisecolo.it/antifascismo/biografie%20antifascisti39.html  Biografia G. Salvemini]</ref> si costituì nel [[1939]] a New York. Ne furono promotori un gruppo di repubblicani appartenenti a [[Giustizia e Libertà ]]; tra i militanti si possono citare Lionello Venturi, Randolfo Pacciardi, Michele Cantarella, Aldo Garosci, Carlo Sforza, Alberto Tarchiani, Max Ascoli, Roberto Bolaffio,  Renato Poggi e  Giuseppe Antonio Borgese.  
La [[Mazzini Society]], fondata da Gaetano Salvemini <ref>[http://www.storiaxxisecolo.it/antifascismo/biografie%20antifascisti39.html  Biografia G. Salvemini]</ref> si costituì nel [[1939]] a New York. Ne furono promotori un gruppo di repubblicani appartenenti a [[Giustizia e Libertà]]; tra i militanti si possono citare Lionello Venturi, Randolfo Pacciardi, Michele Cantarella, Aldo Garosci, Carlo Sforza, Alberto Tarchiani, Max Ascoli, Roberto Bolaffio,  Renato Poggi e  Giuseppe Antonio Borgese.  


'''Quale obiettivi si poneva l'organizzazione italo-americana?''' Partendo da posizioni unitariamente anticomuniste e [[antifascismo|antifasciste]], si erano sviluppate tendenze diverse: per '''Max Ascoli''', intimamente legato al governo federale, l'associazione era un mezzo propagandistico della politica roosveltiana tra gli italo-americani; per '''Carlo Sforza''' invece la "Mazzini" era vista come un mezzo per giungere poi alla nascita di un Consiglio nazionale e di un'unità  di combattimento che affiancasse i nuovi alleati nella campagna di liberazione dell'[[Italia]].  
'''Quale obiettivi si poneva l'organizzazione italo-americana?''' Partendo da posizioni unitariamente anticomuniste e [[antifascismo|antifasciste]], si erano sviluppate tendenze diverse: per '''Max Ascoli''', intimamente legato al governo federale, l'associazione era un mezzo propagandistico della politica roosveltiana tra gli italo-americani; per '''Carlo Sforza''' invece la "Mazzini" era vista come un mezzo per giungere poi alla nascita di un Consiglio nazionale e di un'unità  di combattimento che affiancasse i nuovi alleati nella campagna di liberazione dell'[[Italia]].  
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D'altronde anche il giudice istruttore Louis Pagnucco mirò ad incriminare dell'assassinio di Carlo Tresca il comunista Vittorio Vidali, il leggendario ''Comandante Carlos'' delle'' Brigate Internazionali''. Vidali fu indicato anche come l'assassino di [[Lev Trotzky|Trotzkij]], ma i fatti dimostrarono ampiamente che anche con quella vicenda non c'entrava nulla.
D'altronde anche il giudice istruttore Louis Pagnucco mirò ad incriminare dell'assassinio di Carlo Tresca il comunista Vittorio Vidali, il leggendario ''Comandante Carlos'' delle'' Brigate Internazionali''. Vidali fu indicato anche come l'assassino di [[Lev Trotzky|Trotzkij]], ma i fatti dimostrarono ampiamente che anche con quella vicenda non c'entrava nulla.


Già  più di venti anni fa, il giornalista Furio Morroni, allora redattore del ''Progresso Italo-Americano'' annunciò di aver compiuto pazienti ricerche negli archivi e nelle biblioteche di New York e tra i dossier del ''Federal bureau of investigation'', esaminando i carteggi tra le [[autorità ]] americane e il governo fascista e le indagini sul caso Vidali e dichiarava: «Sono riuscito a trovare le prove che non solo Vidali non c'entra nulla nel delitto Tresca, ma che l'omicida, killer prezzolato, fu proprio Carmine Galante» (''Panorama'', 6 aprile 1981).  
Già  più di venti anni fa, il giornalista Furio Morroni, allora redattore del ''Progresso Italo-Americano'' annunciò di aver compiuto pazienti ricerche negli archivi e nelle biblioteche di New York e tra i dossier del ''Federal bureau of investigation'', esaminando i carteggi tra le [[autorità]] americane e il governo fascista e le indagini sul caso Vidali e dichiarava: «Sono riuscito a trovare le prove che non solo Vidali non c'entra nulla nel delitto Tresca, ma che l'omicida, killer prezzolato, fu proprio Carmine Galante» (''Panorama'', 6 aprile 1981).  


Secondo Morroni, Vidali non era a New York al tempo dell'assassinio di Tresca e una lettera con documentazione fotografica che sosteneva il suo alibi era stata fatta sparire dall'istruttoria, ma Edgar Hoover, il potente capo del FBI aveva indirizzato le indagini su Vidali, utilizzando il sindacato dei sarti, in particolare il segretario di Luigi Antonini Vanni Montana.<ref>[http://www.abruzzoemigrazione.it/e_view.asp?E=175 ''L'emigrazione abruzzese e la letteratura di Carlo Tresca]''
Secondo Morroni, Vidali non era a New York al tempo dell'assassinio di Tresca e una lettera con documentazione fotografica che sosteneva il suo alibi era stata fatta sparire dall'istruttoria, ma Edgar Hoover, il potente capo del FBI aveva indirizzato le indagini su Vidali, utilizzando il sindacato dei sarti, in particolare il segretario di Luigi Antonini Vanni Montana.<ref>[http://www.abruzzoemigrazione.it/e_view.asp?E=175 ''L'emigrazione abruzzese e la letteratura di Carlo Tresca]''
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