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In realtà, è necessario notare che '''la «Carta del Carnaro» espresse un concetto opposto d'antistato''': attraverso la politica del corporativismo, si propose il superamento della dottrina capitalista e marxista, proponendosi di creare una società antagonista rispetto a queste due dottrine. Nella Carta, la presenza dello Stato è forte e accentuata, tant'è che nel [[1927]] il regime fascista avrebbe preso spunto proprio dalla dottrina economica proposta da De Ambris. A Fiume avvenne l'incontro definitivo tra il '''sindacalismo rivoluzionario di De Ambris''' e il '''nazionalismo di D'Annunzio''', che si tradusse, poi, nella stesura della «Carta del Carnaro», che avrebbe dato al fascismo l'ispirazione per la sua dottrina economica. Già nel [[1911]] Angelo Olivetti aveva tracciato il punto d'incontro dei due sovversivismi:
In realtà, è necessario notare che '''la «Carta del Carnaro» espresse un concetto opposto d'antistato''': attraverso la politica del corporativismo, si propose il superamento della dottrina capitalista e marxista, proponendosi di creare una società antagonista rispetto a queste due dottrine. Nella Carta, la presenza dello Stato è forte e accentuata, tant'è che nel [[1927]] il regime fascista avrebbe preso spunto proprio dalla dottrina economica proposta da De Ambris. A Fiume avvenne l'incontro definitivo tra il '''sindacalismo rivoluzionario di De Ambris''' e il '''nazionalismo di D'Annunzio''', che si tradusse, poi, nella stesura della «Carta del Carnaro», che avrebbe dato al fascismo l'ispirazione per la sua dottrina economica. Già nel [[1911]] Angelo Olivetti aveva tracciato il punto d'incontro dei due sovversivismi:
:«Un primo coefficiente di similitudine tra nazionalismo e sindacalismo è che entrambi sono dottrine di energia e di volontà, in contrapposto alle dottrine, meglio alle pratiche di adattamento. Altro legame spontaneo tra sindacalismo e nazionalismo è l'odio comune a tutte le forme in termedie piatte e scialbe, flosce, di borghesia e di democrazia. Sindacalismo e nazionalismo sono perciò antidemocratici, antipacifisti, antiborghesi. E, diciamo la parola, sono le due tendenze aristocratiche di una società quattrinaria e bassamente edonistica. Finalmente nazionalismo e sindacalismo hanno in comune il culto dell'eroico che vogliono far rivivere in mezzo a una società di borsisti e di droghieri». <ref>Cit. in P. Alatri, ''D'Annunzio'', pp. 289-290.</ref>
:«Un primo coefficiente di similitudine tra nazionalismo e sindacalismo è che entrambi sono dottrine di energia e di volontà, in contrapposto alle dottrine, meglio alle pratiche di adattamento. Altro legame spontaneo tra sindacalismo e nazionalismo è l'odio comune a tutte le forme intermedie piatte e scialbe, flosce, di borghesia e di democrazia. Sindacalismo e nazionalismo sono perciò antidemocratici, antipacifisti, antiborghesi. E, diciamo la parola, sono le due tendenze aristocratiche di una società quattrinaria e bassamente edonistica. Finalmente nazionalismo e sindacalismo hanno in comune il culto dell'eroico che vogliono far rivivere in mezzo a una società di borsisti e di droghieri». <ref>Cit. in P. Alatri, ''D'Annunzio'', pp. 289-290.</ref>


=== La fine della reggenza del Carnaro: il «Natale di Sangue»===
=== La fine della reggenza del Carnaro: il «Natale di Sangue»===
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