Il secondo dopoguerra in Italia: corpi di polizia e repressione della lotta antifascista: differenze tra le versioni

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[[File:Il_capomafia_Vito_Genovese_con_Salvatore_Giuliano.jpg|thumb|Vito Genovese, in divisa regolare da ufficiale americano, con accanto Salvatore Giuliano, il futuro responsabile dell'eccidio di Portella della Ginestra ([[1 maggio]] [[1947]]) contro la popolazione inerme che festeggiava il [[1 maggio|Primo Maggio]]. Salvatore Giuliano, inoltre, viene indicatok secondo molti documenti, un ex marò della X Mas di Junio Valerio Borghese, corpo [[militare]] della RSI che si macchiò di crimini di guerra contro partigiani e civili disarmati.]] Alla fine della Seconda guerra mondiale, nonostante le minimizzazioni della storiografia ufficiale, molti [[Fascismo|fascisti]] furono riciclati nel cosiddetto "ambito democratico". Alcuni di loro finsero di ripudiare il [[Fascismo|fascismo]], ma di fatto continuarono ad utilizzarne gli stessi metodi, altri invece agirono in maniera più oscura e/o provocatoria, spesso in combutta con la criminalità comune, la mafia, la camorra, i corpi di [[polizia]] e i servizi segreti di moltissimi paesi.  
[[File:Il_capomafia_Vito_Genovese_con_Salvatore_Giuliano.jpg|thumb|Vito Genovese, in divisa regolare da ufficiale americano, con accanto Salvatore Giuliano, il futuro responsabile dell'eccidio di Portella della Ginestra ([[1 maggio]] [[1947]]) contro la popolazione inerme che festeggiava il [[1 maggio|Primo Maggio]]. Salvatore Giuliano, inoltre, viene indicato, secondo molti documenti, un ex marò della X Mas di Junio Valerio Borghese, corpo [[militare]] della RSI che si macchiò di crimini di guerra contro partigiani e civili disarmati.]] Alla fine della Seconda guerra mondiale, nonostante le minimizzazioni della storiografia ufficiale, molti [[Fascismo|fascisti]] furono riciclati nel cosiddetto "ambito democratico". Alcuni di loro finsero di ripudiare il [[Fascismo|fascismo]], ma di fatto continuarono ad utilizzarne gli stessi metodi, altri invece agirono in maniera più oscura e/o provocatoria, spesso in combutta con la criminalità comune, la mafia, la camorra, i corpi di [[polizia]] e i servizi segreti di moltissimi paesi.  


In entrambi i casi lo scopo fu, sempre e comunque, quello di fare gli interessi del padronato reazionario ovvero di impedire che la [[gli anarchici e la resistenza antifascista|lotta partigiana]] sfociasse nella [[rivoluzione sociale]].
In entrambi i casi lo scopo fu, sempre e comunque, quello di fare gli interessi del padronato reazionario ovvero di impedire che la [[gli anarchici e la resistenza antifascista|lotta partigiana]] sfociasse nella [[rivoluzione sociale]].
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