Il programma anarchico (di Errico Malatesta): differenze tra le versioni

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Noi crediamo che la più gran parte dei mali che affliggono gli uomini dipende dalla cattiva organizzazione sociale, e che gli uomini volendo e sapendo, possono distruggerli.
Noi crediamo che la più gran parte dei mali che affliggono gli uomini dipende dalla cattiva organizzazione sociale, e che gli uomini volendo e sapendo, possono distruggerli.


La società  attuale è il risultato delle lotte secolari che gli uomini han combattuto tra di loro. Non comprendendo i vantaggi che potevano venire a tutti dalla cooperazione e dalla solidarietà , vedendo in ogni altro uomo (salvo al massimo i più vicini per vincoli di sangue) un concorrente ed un nemico, han cercato di accaparrare, ciascun per sé, la più grande quantità  di godimenti possibili, senza curarsi degli interessi degli altri. Data la lotta, naturalmente i più forti, o i più fortunati, dovevano vincere ed in vario modo sottoporre ed opprimere i vinti.
La società  attuale è il risultato delle lotte secolari che gli uomini han combattuto tra di loro. Non comprendendo i vantaggi che potevano venire a tutti dalla cooperazione e dalla solidarietà, vedendo in ogni altro uomo (salvo al massimo i più vicini per vincoli di sangue) un concorrente ed un nemico, han cercato di accaparrare, ciascun per sé, la più grande quantità  di godimenti possibili, senza curarsi degli interessi degli altri. Data la lotta, naturalmente i più forti, o i più fortunati, dovevano vincere ed in vario modo sottoporre ed opprimere i vinti.


Fino a che l'uomo non fu capace di produrre di più di quello che bastava strettamente al suo mantenimento, i vincitori non potevano che fugare e massacrare i vinti ed impossessarsi degli alimenti da essi raccolti.
Fino a che l'uomo non fu capace di produrre di più di quello che bastava strettamente al suo mantenimento, i vincitori non potevano che fugare e massacrare i vinti ed impossessarsi degli alimenti da essi raccolti.
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Così, man mano, attraverso tutta una rete complicatissima di lotte di ogni specie, invasioni, guerre, ribellioni, repressioni, concessioni strappate, associazioni di vinti unitisi per la difesa, e di vincitori unitisi per l'offesa, si è giunti allo stato attuale della società  in cui alcuni detengono ereditariamente la terra e tutta la ricchezza sociale, mentre la gran massa degli uomini, diseredata di tutto, è sfruttata ed oppressa dai pochi proprietari.
Così, man mano, attraverso tutta una rete complicatissima di lotte di ogni specie, invasioni, guerre, ribellioni, repressioni, concessioni strappate, associazioni di vinti unitisi per la difesa, e di vincitori unitisi per l'offesa, si è giunti allo stato attuale della società  in cui alcuni detengono ereditariamente la terra e tutta la ricchezza sociale, mentre la gran massa degli uomini, diseredata di tutto, è sfruttata ed oppressa dai pochi proprietari.


Da questo dipendono lo stato di miseria in cui si trovano generalmente i lavoratori, e tutti i mali che dalla miseria derivano: ignoranza, delitti, prostituzione. Da questo, la costituzione di una classe speciale (governo), la quale, fornita di mezzi materiali di repressione, ha missione di legalizzare e difendere i proprietari contro le rivendicazioni dei proletari; e poi si serve della forza che ha, per creare a sé stessa dei privilegi e sottomettere, se può, alla sua supremazia anche la stessa classe proprietaria. Da questo, la costituzione di un'altra classe speciale (il clero), la quale con una serie di favole sulla volontà  di Dio, sulla vita futura, ecc., cerca d'indurre gli oppressi a sopportare docilmente l'oppres-sione, ed al pari del Governo oltre di fare gli interessi dei proprietari, fa anche i suoi propri. Da questo, la formazione di una scienza ufficiale che è, in tutto ciò che può servire agl'interessi dei dominatori, la negazione della scienza vera. Da questo, lo spirito patriottico, gli odi di razza, le guerre, e le paci armate talvolta più disastrose delle guerre stesse. Da questo, l'amore trasformato in tormento o in turpe mercato. Da ciò l'odio più o meno larvato, la rivalità , il sospetto fra tutti gli uomini, l'incertezza e la paura per tutti.
Da questo dipendono lo stato di miseria in cui si trovano generalmente i lavoratori, e tutti i mali che dalla miseria derivano: ignoranza, delitti, prostituzione. Da questo, la costituzione di una classe speciale (governo), la quale, fornita di mezzi materiali di repressione, ha missione di legalizzare e difendere i proprietari contro le rivendicazioni dei proletari; e poi si serve della forza che ha, per creare a sé stessa dei privilegi e sottomettere, se può, alla sua supremazia anche la stessa classe proprietaria. Da questo, la costituzione di un'altra classe speciale (il clero), la quale con una serie di favole sulla volontà  di Dio, sulla vita futura, ecc., cerca d'indurre gli oppressi a sopportare docilmente l'oppres-sione, ed al pari del Governo oltre di fare gli interessi dei proprietari, fa anche i suoi propri. Da questo, la formazione di una scienza ufficiale che è, in tutto ciò che può servire agl'interessi dei dominatori, la negazione della scienza vera. Da questo, lo spirito patriottico, gli odi di razza, le guerre, e le paci armate talvolta più disastrose delle guerre stesse. Da questo, l'amore trasformato in tormento o in turpe mercato. Da ciò l'odio più o meno larvato, la rivalità, il sospetto fra tutti gli uomini, l'incertezza e la paura per tutti.


Tale stato di cose noi vogliamo radicalmente cambiare. E poiché tutti questi mali derivano dalla lotta fra gli uomini, dalla ricerca del benessere fatta da ciascuno per conto suo e contro tutti, noi vogliamo rimediarvi sostituendo all'odio l'amore, alla concorrenza la solidarietà , alla ricerca esclusiva del proprio benessere la cooperazione fraterna per il benessere di tutti, alla oppressione ed all'imposizione la libertà , alla menzogna religiosa e pseudoscientifica la verità . Dunque:
Tale stato di cose noi vogliamo radicalmente cambiare. E poiché tutti questi mali derivano dalla lotta fra gli uomini, dalla ricerca del benessere fatta da ciascuno per conto suo e contro tutti, noi vogliamo rimediarvi sostituendo all'odio l'amore, alla concorrenza la solidarietà, alla ricerca esclusiva del proprio benessere la cooperazione fraterna per il benessere di tutti, alla oppressione ed all'imposizione la libertà, alla menzogna religiosa e pseudoscientifica la verità . Dunque:


1. Abolizione della proprietà  privata della terra, delle materie prime e degli strumenti di lavoro, perché nessuno abbia il mezzo di vivere sfruttando il lavoro altrui, e tutti, avendo garantiti i mezzi per produrre e vivere, siano veramente indipendenti e possano associarsi agli altri liberamente; per l'interesse comune e conformemente alle proprie simpatie.
1. Abolizione della proprietà  privata della terra, delle materie prime e degli strumenti di lavoro, perché nessuno abbia il mezzo di vivere sfruttando il lavoro altrui, e tutti, avendo garantiti i mezzi per produrre e vivere, siano veramente indipendenti e possano associarsi agli altri liberamente; per l'interesse comune e conformemente alle proprie simpatie.
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Occorre dunque, dire quali sono i mezzi che, secondo noi, conducono allo scopo prefissoci, e che noi intendiamo adoperare.
Occorre dunque, dire quali sono i mezzi che, secondo noi, conducono allo scopo prefissoci, e che noi intendiamo adoperare.


Il nostro ideale non è di quelli il cui conseguimento dipende dall'individuo considerato isolatamente. Si tratta di cambiare il modo di vivere in società , di stabilire tra gli uomini rapporti di amore e solidarietà , di conseguire la pienezza dello sviluppo materiale, morale e intellettuale, non per un dato partito, ma per tutti quanti gli esseri umani - e questo non è cosa che si possa imporre colla forza, ma deve sorgere dalla coscienza illuminata di ciascuno ed attuarsi mediante il libero consentimento di tutti.
Il nostro ideale non è di quelli il cui conseguimento dipende dall'individuo considerato isolatamente. Si tratta di cambiare il modo di vivere in società, di stabilire tra gli uomini rapporti di amore e solidarietà, di conseguire la pienezza dello sviluppo materiale, morale e intellettuale, non per un dato partito, ma per tutti quanti gli esseri umani - e questo non è cosa che si possa imporre colla forza, ma deve sorgere dalla coscienza illuminata di ciascuno ed attuarsi mediante il libero consentimento di tutti.


Nostro primo compito quindi deve essere quello di persuadere la gente. Bisogna che noi richiamiamo l'attenzione degli uomini sui mali che soffrono e sulla possibilità  di distruggerli. Bisogna che suscitiamo in ciascuno la simpatia pei mali altrui ed il desiderio vivo del bene di tutti.
Nostro primo compito quindi deve essere quello di persuadere la gente. Bisogna che noi richiamiamo l'attenzione degli uomini sui mali che soffrono e sulla possibilità  di distruggerli. Bisogna che suscitiamo in ciascuno la simpatia pei mali altrui ed il desiderio vivo del bene di tutti.
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E quando saremo riusciti a far nascere nell'animo degli uomini il sentimento di ribellione contro i mali ingiusti ed inevitabili di cui si soffre nella società  presente, ed a far comprendere quali sono le cause di questi mali e come dipenda dalla volontà  umana l'eliminarli; quando avremo ispirato il desiderio vivo, prepotente, di trasformare la società  per il bene di tutti, di coloro che li han preceduti nella convinzione, si uniranno e vorranno, e potranno, attuare i comuni ideali.
E quando saremo riusciti a far nascere nell'animo degli uomini il sentimento di ribellione contro i mali ingiusti ed inevitabili di cui si soffre nella società  presente, ed a far comprendere quali sono le cause di questi mali e come dipenda dalla volontà  umana l'eliminarli; quando avremo ispirato il desiderio vivo, prepotente, di trasformare la società  per il bene di tutti, di coloro che li han preceduti nella convinzione, si uniranno e vorranno, e potranno, attuare i comuni ideali.


Sarebbe - lo abbiam già  detto - assurdo ed in contraddizione col nostro scopo di voler imporre la libertà , l'amore fra gli uomini, lo sviluppo integrale di tutte le facoltà  umane, per mezzo della forza. Bisogna dunque contare sulla libera volontà  degli altri, e la sola cosa che possiamo fare è quella di provocare il formarsi ed il manifestarsi di detta volontà . Ma sarebbe però egualmente assurdo e contrario al nostro scopo l'ammettere che coloro i quali non la pensano come noi c'impediscano di attuare la nostra volontà , sempre che essa non leda il loro diritto ad una libertà  uguale alla nostra.
Sarebbe - lo abbiam già  detto - assurdo ed in contraddizione col nostro scopo di voler imporre la libertà, l'amore fra gli uomini, lo sviluppo integrale di tutte le facoltà  umane, per mezzo della forza. Bisogna dunque contare sulla libera volontà  degli altri, e la sola cosa che possiamo fare è quella di provocare il formarsi ed il manifestarsi di detta volontà . Ma sarebbe però egualmente assurdo e contrario al nostro scopo l'ammettere che coloro i quali non la pensano come noi c'impediscano di attuare la nostra volontà, sempre che essa non leda il loro diritto ad una libertà  uguale alla nostra.


Libertà  dunque per tutti di propagare ed esperimentare le proprie idee, senza altro limite che quello che risulta naturalmente dall'eguale libertà  di tutti.
Libertà  dunque per tutti di propagare ed esperimentare le proprie idee, senza altro limite che quello che risulta naturalmente dall'eguale libertà  di tutti.
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Risulta da quanto abbiamo detto che noi dobbiamo lavorare, per risvegliare negli oppressi il desiderio vivo di una radicale trasformazione sociale, e persuaderli che unendosi, essi hanno la forza di vincere; dobbiamo propagare il nostro ideale e preparare le forze morali e materiali necessari a vincere le forze nemiche, e ad organizzare la nuova società . E quando avremo la forza sufficiente dobbiamo, profittando delle circostanze favorevoli che si producono o creandole noi stessi, fare la rivoluzione sociale, abbattendo, colla forza, il governo, espropriando, colla forza, i proprietari; mettendo in comune i mezzi di vita e di produzione, ed impedendo che nuovi governi vengano ad imporre la loro volontà  e ad ostacolare la riorganizzazione sociale fatta direttamente dagli interessati.
Risulta da quanto abbiamo detto che noi dobbiamo lavorare, per risvegliare negli oppressi il desiderio vivo di una radicale trasformazione sociale, e persuaderli che unendosi, essi hanno la forza di vincere; dobbiamo propagare il nostro ideale e preparare le forze morali e materiali necessari a vincere le forze nemiche, e ad organizzare la nuova società . E quando avremo la forza sufficiente dobbiamo, profittando delle circostanze favorevoli che si producono o creandole noi stessi, fare la rivoluzione sociale, abbattendo, colla forza, il governo, espropriando, colla forza, i proprietari; mettendo in comune i mezzi di vita e di produzione, ed impedendo che nuovi governi vengano ad imporre la loro volontà  e ad ostacolare la riorganizzazione sociale fatta direttamente dagli interessati.


Tutto questo però è meno semplice di quello che potrebbe a prima giunta parere. Noi abbiamo da fare cogli uomini quali sono nell'attuale società , in condizioni morali e materiali disgraziatissime; e c'inganneremo pensando che basta la propaganda per elevarli a quel grado di sviluppo intellettuale e morale che è necessario all'attua-zione dei nostri ideali.
Tutto questo però è meno semplice di quello che potrebbe a prima giunta parere. Noi abbiamo da fare cogli uomini quali sono nell'attuale società, in condizioni morali e materiali disgraziatissime; e c'inganneremo pensando che basta la propaganda per elevarli a quel grado di sviluppo intellettuale e morale che è necessario all'attua-zione dei nostri ideali.


Tra l'uomo e l'ambiente sociale vi è un'azione reciproca. Gli uomini fanno la società  come essa è e la società  fa gli uomini come essi sono, e da ciò risulta una specie di circolo vizioso. Per trasformare la società  bisogna trasformare gli uomini e per trasformare gli uomini bisogna trasformare la società .
Tra l'uomo e l'ambiente sociale vi è un'azione reciproca. Gli uomini fanno la società  come essa è e la società  fa gli uomini come essi sono, e da ciò risulta una specie di circolo vizioso. Per trasformare la società  bisogna trasformare gli uomini e per trasformare gli uomini bisogna trasformare la società .
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Da ciò la possibilità  dei progresso; ma non la possibilità  di portare, per mezzo della propaganda, tutti gli uomini al livello necessario perché vogliano e facciano l'anarchia, senza un'anteriore graduale trasformazione dell'ambiente.
Da ciò la possibilità  dei progresso; ma non la possibilità  di portare, per mezzo della propaganda, tutti gli uomini al livello necessario perché vogliano e facciano l'anarchia, senza un'anteriore graduale trasformazione dell'ambiente.


Il progresso deve camminare contemporaneamente, parallelamente negli individui e nell'ambiente; dobbiamo profittare di tutti i mezzi di tutte le possibilità , dì tutte le occasioni che ci lascia l'ambiente attuale, per agire sugli uomini e sviluppare la loro coscienza ed i loro desideri; dobbiamo utilizzare tutti i progressi avvenuti nella coscienza degli uomini per indurli a reclamare ed imporre quelle maggiori trasformazioni sociali che sono possibili e che meglio servono ad aprire la via a progressi ulteriori.
Il progresso deve camminare contemporaneamente, parallelamente negli individui e nell'ambiente; dobbiamo profittare di tutti i mezzi di tutte le possibilità, dì tutte le occasioni che ci lascia l'ambiente attuale, per agire sugli uomini e sviluppare la loro coscienza ed i loro desideri; dobbiamo utilizzare tutti i progressi avvenuti nella coscienza degli uomini per indurli a reclamare ed imporre quelle maggiori trasformazioni sociali che sono possibili e che meglio servono ad aprire la via a progressi ulteriori.


Noi non dobbiamo aspettare dì poter fare l'anarchia ed intanto limitarci alla semplice propaganda. Se facessimo così, presto avremmo esaurito il campo; avremmo convertiti cioè, tutti quelli che nell'ambiente sono suscettibili di comprendere ed accettare le nostre idee e la nostra ulteriore propaganda resterebbe sterile; o se delle trasformazioni d'ambiente elevassero nuovi strati popolari alla possibilità  di ricevere idee nuove, ciò avverrebbe senza l'opera nostra, forse contro l'opera nostra e quindi con pregiudizio delle nostre idee.
Noi non dobbiamo aspettare dì poter fare l'anarchia ed intanto limitarci alla semplice propaganda. Se facessimo così, presto avremmo esaurito il campo; avremmo convertiti cioè, tutti quelli che nell'ambiente sono suscettibili di comprendere ed accettare le nostre idee e la nostra ulteriore propaganda resterebbe sterile; o se delle trasformazioni d'ambiente elevassero nuovi strati popolari alla possibilità  di ricevere idee nuove, ciò avverrebbe senza l'opera nostra, forse contro l'opera nostra e quindi con pregiudizio delle nostre idee.
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Presto dunque si presenta per gli operai, che intendono emanciparsi o anche solo di migliorare seriamente le loro condizioni, la necessità  di attaccare il governo, il quale, legittimando il diritto di proprietà  e sostenendola colla forza brutale, costituisce una barriera innanzi al progresso, che bisogna abbattere colla forza se non si vuole restare indefinitamente nello stato attuale e peggio.
Presto dunque si presenta per gli operai, che intendono emanciparsi o anche solo di migliorare seriamente le loro condizioni, la necessità  di attaccare il governo, il quale, legittimando il diritto di proprietà  e sostenendola colla forza brutale, costituisce una barriera innanzi al progresso, che bisogna abbattere colla forza se non si vuole restare indefinitamente nello stato attuale e peggio.


Dalla lotta economica bisogna passare alla lotta politica, cioè alla lotta contro il governo; ed invece di opporre ai milioni dei capitalisti gli scarsi centesimi a stento accumulati dagli operai, bisogna opporre ai fucili ed ai cannoni che difendono la proprietà , quei mezzi migliori che il popolo potrà  trovare per vincere la forza con la forza.
Dalla lotta economica bisogna passare alla lotta politica, cioè alla lotta contro il governo; ed invece di opporre ai milioni dei capitalisti gli scarsi centesimi a stento accumulati dagli operai, bisogna opporre ai fucili ed ai cannoni che difendono la proprietà, quei mezzi migliori che il popolo potrà  trovare per vincere la forza con la forza.


== La lotta politica ==  
== La lotta politica ==  
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== Conclusione ==
== Conclusione ==


Noi vogliamo dunque abolire radicalmente la dominazione e lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, noi vogliamo che gli uomini affratellati da una solidarietà  cosciente e voluta cooperino tutti volontariamente al benessere di tutti; noi vogliamo che la società  sia costituita allo scopo di fornire a tutti gli esseri umani i mezzi per raggiungere il massimo benessere possibile, il massimo possibile sviluppo morale e materiale; noi vogliamo per tutti pane, libertà , amore, scienza.
Noi vogliamo dunque abolire radicalmente la dominazione e lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, noi vogliamo che gli uomini affratellati da una solidarietà  cosciente e voluta cooperino tutti volontariamente al benessere di tutti; noi vogliamo che la società  sia costituita allo scopo di fornire a tutti gli esseri umani i mezzi per raggiungere il massimo benessere possibile, il massimo possibile sviluppo morale e materiale; noi vogliamo per tutti pane, libertà, amore, scienza.


E per raggiungere questo scopo supremo noi crediamo necessario che i mezzi di produzione siano a disposizione di tutti, e che nessun uomo, o gruppo di uomini possa obbligare gli altri a sottostare alla sua volontà  né esercitare la sua influenza altrimenti che con la forza della ragione e dell'esempio.
E per raggiungere questo scopo supremo noi crediamo necessario che i mezzi di produzione siano a disposizione di tutti, e che nessun uomo, o gruppo di uomini possa obbligare gli altri a sottostare alla sua volontà  né esercitare la sua influenza altrimenti che con la forza della ragione e dell'esempio.
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