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Non contrario all'[[organizzazioni anarchiche|organizzazione anarchica]], ''Il Risveglio'' fu attivamente a fianco delle lotte del [[movimento operaio]] svizzero, pur entrando in polemica con sia con l'[[anarcosindacalismo]] sia con i [[socialisti]] dell'''Avvenire del lavoratore'', diretto da [[Giacinto Menotti Serrati]]. Allo scoppio della prima guerra mondiale si schierò contro gli interventisti [[anarchici]] del [[Manifesto dei Sedici]] e vicino agli [[antimilitarismo|antimilitaristi]] europei ed in seguito contro la deriva autoritaria [[bolscevismo|bolscevica]] in [[rivoluzione russa|Russia]] e la possibilità di costituire un fronte unico [[rivoluzionario]] contro il [[fascismo]] e il [[nazismo]]. | Non contrario all'[[organizzazioni anarchiche|organizzazione anarchica]], ''Il Risveglio'' fu attivamente a fianco delle lotte del [[movimento operaio]] svizzero, pur entrando in polemica con sia con l'[[anarcosindacalismo]] sia con i [[socialisti]] dell'''Avvenire del lavoratore'', diretto da [[Giacinto Menotti Serrati]]. Allo scoppio della prima guerra mondiale si schierò contro gli interventisti [[anarchici]] del [[Manifesto dei Sedici]] e vicino agli [[antimilitarismo|antimilitaristi]] europei ed in seguito contro la deriva autoritaria [[bolscevismo|bolscevica]] in [[rivoluzione russa|Russia]] e la possibilità di costituire un fronte unico [[rivoluzionario]] contro il [[fascismo]] e il [[nazismo]]. | ||
== Fine delle attività e tentativi di ristampa == | === Fine delle attività e tentativi di ristampa === | ||
Il [[24 agosto]] [[1940]] comparve l'ultimo ultimo numero della rivista a causa della repressione istituzionale, ma altri numeri uscirono clandestinamente in formato opuscolo fino al [[1946]] con la dicitura '''''Quelque part en Suisse'''''. Dal [[1947]] al [[1950]] furono [[Carlo Frigerio]] e [[Alfred Amiguet]] a provare a rilanciare la rivista, ma per problemi vari dovettero interrompere le pubblicazioni. | Il [[24 agosto]] [[1940]] comparve l'ultimo ultimo numero della rivista a causa della repressione istituzionale, ma altri numeri uscirono clandestinamente in formato opuscolo fino al [[1946]] con la dicitura '''''Quelque part en Suisse'''''. Dal [[1947]] al [[1950]] furono [[Carlo Frigerio]] e [[Alfred Amiguet]] a provare a rilanciare la rivista, ma per problemi vari dovettero interrompere le pubblicazioni. | ||