Il Risveglio Anarchico: differenze tra le versioni

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Per restare, comunque, nel solo campo dei collaboratori italiani, si citano i nomi di [[Luigi Fabbri]] («Catilina», «Adamas»), le cui corrispondenze al giornale s'infittirono particolarmente nel corso degli anni '30 <ref>Vedi, ad esempio, ''Alcuni doveri dei rivoluzionari'' e ''Che cosa preparano Mussolini e Stalin?'', n. 789, dell'8 febbraio 1930; ''La situazione nella Repubblica Argentina'', n. 822, del 16 maggio 1931; ''La marcia del fascismo nel mondo'', n. 830, del 5 settembre 1931; ''Che cos'è il Fascismo'', n. 865, del 14 gennaio 1933; ''Teoria e volontà di libertà'', n. 866, del 28 gennaio 1933; ''Fascismo e Democrazia'', n. 883, del 7 ottobre 1933.</ref>), [[Camillo Berneri]] <ref>Vedi ''Sanfedismo e fascismo'', n. 749, del 21 luglio 1928; ''La nostra ora'', n. 770, del 18 maggio 1929; ''Interventismo e fascismo'', n. 771, del 1 giugno 1929.</ref>, [[Ugo Fedeli]] (« Hugo Trene»), [[Giuseppe Bifolchi]] («G. B.», «X»), [[Leonida Mastrodicasa]] («Numitore»), che a partire dal settembre [[1920]], inviò regolari corrispondenze al giornale, [[Carlo Frigerio]] e [[Bruno Misefari]], che profugo in [[Svizzera]], dov'era espatriato il [[19 giugno]] [[1917]], per essersi rifiutato d'indossare la divisa militare, collaborò per qualche tempo al periodico, sotto lo pseudonimo di «Furio Sbarnemi». Per non parlare della collaborazione di [[Malatesta]]. <ref>Bibliografia malatestiana di U. Fedeli, pp. 284-287 (in appendice a L. Fabbri, ''Malatesta. L'uomo e il pensiero'', Napoli, 1951).</ref>
Per restare, comunque, nel solo campo dei collaboratori italiani, si citano i nomi di [[Luigi Fabbri]] («Catilina», «Adamas»), le cui corrispondenze al giornale s'infittirono particolarmente nel corso degli anni '30 <ref>Vedi, ad esempio, ''Alcuni doveri dei rivoluzionari'' e ''Che cosa preparano Mussolini e Stalin?'', n. 789, dell'8 febbraio 1930; ''La situazione nella Repubblica Argentina'', n. 822, del 16 maggio 1931; ''La marcia del fascismo nel mondo'', n. 830, del 5 settembre 1931; ''Che cos'è il Fascismo'', n. 865, del 14 gennaio 1933; ''Teoria e volontà di libertà'', n. 866, del 28 gennaio 1933; ''Fascismo e Democrazia'', n. 883, del 7 ottobre 1933.</ref>), [[Camillo Berneri]] <ref>Vedi ''Sanfedismo e fascismo'', n. 749, del 21 luglio 1928; ''La nostra ora'', n. 770, del 18 maggio 1929; ''Interventismo e fascismo'', n. 771, del 1 giugno 1929.</ref>, [[Ugo Fedeli]] (« Hugo Trene»), [[Giuseppe Bifolchi]] («G. B.», «X»), [[Leonida Mastrodicasa]] («Numitore»), che a partire dal settembre [[1920]], inviò regolari corrispondenze al giornale, [[Carlo Frigerio]] e [[Bruno Misefari]], che profugo in [[Svizzera]], dov'era espatriato il [[19 giugno]] [[1917]], per essersi rifiutato d'indossare la divisa militare, collaborò per qualche tempo al periodico, sotto lo pseudonimo di «Furio Sbarnemi». Per non parlare della collaborazione di [[Malatesta]]. <ref>Bibliografia malatestiana di U. Fedeli, pp. 284-287 (in appendice a L. Fabbri, ''Malatesta. L'uomo e il pensiero'', Napoli, 1951).</ref>


Da segnalare è anche la larga ospitalità concessa dal giornale a molti importanti lavori di carattere storico e documentario e l'ampia scelta antologica di scritti «classici» dell'[[anarchismo]]. Si segnalano, in particolare: la riproduzione dell'opuscolo di [[Saverio Merlino]] ''Perché siamo anarchici'' <ref>''Perché siamo anarchici'' (New York, 1892), dal 15 marzo 1902 (a. III, n. 45) al 19 luglio 1902 (a. III, n. 54)</ref> la versione italiana dell'opera di [[Victor Dave]] ''Michele Bakounine e Carlo Marx'' (Parigi, [[1900]]) <ref>''Michele Bakounine e Carlo Marx'', 16 agosto 1902 (a. III, n. 56 e seguenti)</ref>, la traduzione integrale («tanto più che la parziale edizione italiana uscita finora è scorretta») de ''L'Evoluzione, la Rivoluzione e l'Ideale anarchico'', di [[Eugene Reclus]] <ref>''L'Evoluzione, la Rivoluzione e l'Ideale anarchico'' (dal n. 423, del 20 gennaio 1915, al n. 440, del 22 luglio 1916).</ref>, i due brevi scritti, dello stesso autore, ''Il popolo e l'arte'' e ''Internazionalismo'' <ref>Pubblicati entrambi sul n. 793, del 5 aprile 1930, in occasione de ''Il Centenario d'Eliseo Reclus''.</ref> e, infine, due anticipazioni alla maggiore opera di [[Jean Guillaume]] ''Il collettivismo nell'Internazionale'' <ref>''Il collettivismo nell'Internazionale'' (n. 114, del 12 novembre 1904 e seguenti)</ref> e ''La Federazione Italiana dell'Internazionale, 1872-1878''. <ref>''La Federazione Italiana dell'Internazionale, 1872-1878'' (dal n. 183, dell'8 settembre 1906, al n. 271, del 1 gennaio 1910).</ref>
Da segnalare è anche la larga ospitalità concessa dal giornale a molti importanti lavori di carattere storico e documentario e l'ampia scelta antologica di scritti «classici» dell'[[anarchismo]]. Si segnalano, in particolare: la riproduzione dell'opuscolo di [[Saverio Merlino]] ''Perché siamo anarchici'' <ref>''Perché siamo anarchici'' (New York, 1892), dal 15 marzo 1902 (a. III, n. 45) al 19 luglio 1902 (a. III, n. 54).</ref> la versione italiana dell'opera di [[Victor Dave]] ''Michele Bakounine e Carlo Marx'' (Parigi, [[1900]]) <ref>''Michele Bakounine e Carlo Marx'', 16 agosto 1902 (a. III, n. 56 e seguenti).</ref>, la traduzione integrale («tanto più che la parziale edizione italiana uscita finora è scorretta») de ''L'Evoluzione, la Rivoluzione e l'Ideale anarchico'', di [[Eugene Reclus]] <ref>''L'Evoluzione, la Rivoluzione e l'Ideale anarchico'' (dal n. 423, del 20 gennaio 1915, al n. 440, del 22 luglio 1916).</ref>, i due brevi scritti, dello stesso autore, ''Il popolo e l'arte'' e ''Internazionalismo'' <ref>Pubblicati entrambi sul n. 793, del 5 aprile 1930, in occasione de ''Il Centenario d'Eliseo Reclus''.</ref> e, infine, due anticipazioni alla maggiore opera di [[Jean Guillaume]] ''Il collettivismo nell'Internazionale'' <ref>''Il collettivismo nell'Internazionale'' (n. 114, del 12 novembre 1904 e seguenti).</ref> e ''La Federazione Italiana dell'Internazionale, 1872-1878''. <ref>''La Federazione Italiana dell'Internazionale, 1872-1878'' (dal n. 183, dell'8 settembre 1906, al n. 271, del 1 gennaio 1910).</ref>


Da ricordare è ancora la serie d’importanti documenti, relativi i più, alla I Internazionale, pubblicati dall’organo anarchico nel corso della sua lunga esistenza. Fra i molti segnalo: Una lettera di Bakounine, n. 90, del 19 dic. 1903 (testo di una lettera « Ai compagni della Federazione del Giura », ch’era apparsa sul suppl. del Bulletin de la Fédération Jurassienne, del 12 ott. 1873); il lavoro di Bakunin Organizzazione dell’Internazionale, n. 221 e 222, del 25 genn. e 8 febb. 1908 (tradotto dall’Almanach du Peuple pour 1872; per la storia di questo scritto vd., comunque, quanto detto nel vol. I, t. 1, p. 14); brani di una lettera « mai terminata, nè spedita », scritta da Bakunin a Zurigo nel 1872 (Vecchia critica, n. 536, del 10 apr. 1920); e di altra, sempre di Bakunin, scritta nel 1869, « in risposta alle calunnie lanciategli da Marx » (Polemica storica, n. 550, del 30 ott. 1920); uno scritto di Bakunin del 1870 (Sistema del mondo, n. 555, dell’8 genn. 1921); il testo di un manifesto redatto da Bakunin nel 1874, per l’Internazionale antiautoritaria (Cosa vogliamo, n. 640, del 1 mag. 1924); una lettera di A. Costa « A nome dei socialisti detenuti a Bologna », inviata da Imola il 25 giu. 1876, alla Sezione di Neuchâtel; ed una, in data 29 ag. 1877, dei membri del « Circolo di Studi Economico-Sociali di Città di Castello » all’« Ufficio federale dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori », per notificare la delega accordata a Costa, quale loro rappresentante al IX Congresso dell’A.I.D.L. (Verviers, 4 sett. 1877), pubblicate entrambe, sotto il tit. Due documenti della Prima Internazionale, nel n. 701, del 4 sett. 1926. Nel n. del 1 mag. 1927, era infine intenzione dei redattori, inserire una « breve storia della Prima Internazionale nel Ticino » ma essendo « mancato il tempo per farlo », venne stabilito di pubblicare, in sostituzione di questa, due documenti parimenti interessanti: una lettera di J. Guillaume a C. Cafiero (datata: Neuchâtel, 18 mar. 1876), relativa alle vittime del traforo del Gottardo del 28 lug. 1875; e la traduzione di una circolare, redatta in francese da C. Salvioni, a nome della « Sezione di Bellinzona », in data 7 ott. 1876, ed inviata alla Federazione del Giura, per denunciare l’orientamento antibakuniniano assunto dalla sezione Ceresio, di Lugano.
Da ricordare è ancora la serie d’importanti documenti, relativi i più, alla I Internazionale, pubblicati dall’organo anarchico nel corso della sua lunga esistenza. Fra i molti segnalo: Una lettera di Bakounine, n. 90, del 19 dic. 1903 (testo di una lettera « Ai compagni della Federazione del Giura », ch’era apparsa sul suppl. del Bulletin de la Fédération Jurassienne, del 12 ott. 1873); il lavoro di Bakunin Organizzazione dell’Internazionale, n. 221 e 222, del 25 genn. e 8 febb. 1908 (tradotto dall’Almanach du Peuple pour 1872; per la storia di questo scritto vd., comunque, quanto detto nel vol. I, t. 1, p. 14); brani di una lettera « mai terminata, nè spedita », scritta da Bakunin a Zurigo nel 1872 (Vecchia critica, n. 536, del 10 apr. 1920); e di altra, sempre di Bakunin, scritta nel 1869, « in risposta alle calunnie lanciategli da Marx » (Polemica storica, n. 550, del 30 ott. 1920); uno scritto di Bakunin del 1870 (Sistema del mondo, n. 555, dell’8 genn. 1921); il testo di un manifesto redatto da Bakunin nel 1874, per l’Internazionale antiautoritaria (Cosa vogliamo, n. 640, del 1 mag. 1924); una lettera di A. Costa « A nome dei socialisti detenuti a Bologna », inviata da Imola il 25 giu. 1876, alla Sezione di Neuchâtel; ed una, in data 29 ag. 1877, dei membri del « Circolo di Studi Economico-Sociali di Città di Castello » all’« Ufficio federale dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori », per notificare la delega accordata a Costa, quale loro rappresentante al IX Congresso dell’A.I.D.L. (Verviers, 4 sett. 1877), pubblicate entrambe, sotto il tit. Due documenti della Prima Internazionale, nel n. 701, del 4 sett. 1926. Nel n. del 1 mag. 1927, era infine intenzione dei redattori, inserire una « breve storia della Prima Internazionale nel Ticino » ma essendo « mancato il tempo per farlo », venne stabilito di pubblicare, in sostituzione di questa, due documenti parimenti interessanti: una lettera di J. Guillaume a C. Cafiero (datata: Neuchâtel, 18 mar. 1876), relativa alle vittime del traforo del Gottardo del 28 lug. 1875; e la traduzione di una circolare, redatta in francese da C. Salvioni, a nome della « Sezione di Bellinzona », in data 7 ott. 1876, ed inviata alla Federazione del Giura, per denunciare l’orientamento antibakuniniano assunto dalla sezione Ceresio, di Lugano.
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