Il Pensiero: differenze tra le versioni

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== Presentazione ==
== Presentazione ==
Nel primo numero de ''Il Pensiero'' la redazione presenta il foglio con l'articolo ''Un modesto programma'':
Nel primo numero de ''Il Pensiero'' la redazione presenta il foglio con l'articolo ''Un modesto programma'':
:«Il fine nostro è uno solo, quale ci proponiamo perseguire dalle colonne di quest'altro piccolo strumento di divulgazione d'idee: cercare ad andare verso la verità per mezzo della [[libertà]]. Ci sono idee, avvenimenti, uomini e cose - nel campo della sociologia, dell'[[arte]] e della letteratura - che la maggior parte del pubblico, per la congiura del silenzio che si fa attorno a loro, ignora o conosce male. Esporre queste idee, rammentare questi avvenimenti, far conoscere questi uomini, richiamare l'attenzione del pubblico su tutte queste cose nuove: tale il nostro compito. Noi, gli iniziatori, siamo e rimaniamo i militi d'una idea più delle altre misconosciuta e calunniata, quando non ignorata; parleremo perciò spesso di questa idea. Ma la lasceremo sopra tutto discutere dagli altri e in niun modo ci chiuderemo nell'esclusivismo di setta e di scuola, così comune in tutte le altre pubblicazioni odierne. Qui non avremo avversari, ma soltanto degli amici e dei collaboratori in chiunque con serenità pari alla nostra vorrà dire il suo pensiero. Gli intenti nostri son questi. Per il modo con cui li perseguiremo, non promettiamo, a quanti avranno la bontà di seguire l'opera nostra, grandi cose. Questo sì! Cercheremo di migliorar sempre e di migliorarci... Alla vanità di coloro che cominciano con uno sforzo superiore alle proprie forze molto bene per poi discendere verso il molto male, preferiamo l'ambizione di chi, secondo natura vuole, comincia modestamente per progredir sempre verso l'ottimo. Chi ci approva non ha che da aiutarci, seguirci, ed aver la pazienza di aspettre».
:«Il fine nostro è uno solo, quale ci proponiamo perseguire dalle colonne di quest'altro piccolo strumento di divulgazione d'idee: cercare ad andare verso la verità per mezzo della [[libertà]]. Ci sono idee, avvenimenti, uomini e cose - nel campo della sociologia, dell'[[arte]] e della letteratura - che la maggior parte del pubblico, per la congiura del silenzio che si fa attorno a loro, ignora o conosce male. Esporre queste idee, rammentare questi avvenimenti, far conoscere questi uomini, richiamare l'attenzione del pubblico su tutte queste cose nuove: tale il nostro compito. Noi, gli iniziatori, siamo e rimaniamo i militi d'una idea più delle altre misconosciuta e calunniata, quando non ignorata; parleremo perciò spesso di questa idea. Ma la lasceremo sopra tutto discutere dagli altri e in niun modo ci chiuderemo nell'esclusivismo di setta e di scuola, così comune in tutte le altre pubblicazioni odierne. Qui non avremo avversari, ma soltanto degli amici e dei collaboratori in chiunque con serenità pari alla nostra vorrà dire il suo pensiero. Gli intenti nostri son questi. Per il modo con cui li perseguiremo, non promettiamo, a quanti avranno la bontà di seguire l'opera nostra, grandi cose. Questo sì! Cercheremo di migliorar sempre e di migliorarci... Alla vanità di coloro che cominciano con uno sforzo superiore alle proprie forze molto bene per poi discendere verso il molto male, preferiamo l'ambizione di chi, secondo natura vuole, comincia modestamente per progredir sempre verso l'ottimo. Chi ci approva non ha che da aiutarci, seguirci, ed aver la pazienza di aspettare».


== Voci correlate ==
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