Il Pensiero: differenze tra le versioni

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[[File:Il Pensiero.jpg|thumb|200px|left|Primo numero de "Il Pensiero".]]
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«'''Il Pensiero'''» è stata una rivista quindicinale diretta da [[Pietro Gori]] (fino alla sua morte, nel gennaio del [[1911]]) e [[Luigi Fabbri]] e pubblicata dal [[25 luglio]] [[1903]] al settembre [[1911]] a Roma, Jesi (dal [[1° novembre]] [[1908]]) e Bologna (dal [[1° settembre]] [[1909]]).
'''''Il Pensiero''''' è stata una rivista quindicinale diretta da [[Pietro Gori]] (fino alla sua morte, nel gennaio del [[1911]]) e [[Luigi Fabbri]] e pubblicata dal [[25 luglio]] [[1903]] al settembre [[1911]] a Roma, Jesi (dal [[1° novembre]] [[1908]]) e Bologna (dal [[1° settembre]] [[1909]]).


== Storia ==
== Storia ==
Il [[25 luglio]] [[1903]] [[Luigi Fabbri]] e [[Pietro Gori]] fondano la rivista quindicinale «'''Il Pensiero'', il cui sottotitolo è «'''Rivista quindicinale di Sociologia, Arte e Letteratura'''», e sino alla sua chiusura, il [[16 agosto]] [[1911]] (nel [[1912]] uscirà un numero unico straordinario dedicato a [[Kropotkin]] nel quale [[Luigi Fabbri|Fabbri]] figura come direttore), si impegnerà nella propaganda interna ed esterna al movimento anarchico, affrontando con cognizione di causa i temi più disparati: dalle problematiche sociali ai problemi sindacali, dalla poesia alla letteratura, all'arte. Collaboratori della rivista, oltre alle principali figure anarchiche (da [[Malatesta]] a [[Kropotkin]], [[Sébastien Faure]], [[Élisée Reclus]], [[Luigi Bertoni]], [[Ricardo Mella]]) vi figurano anche nomi della scapigliatura romana quali [[Luini]], [[Scarpelli]], [[Lucatelli]], [[Agresti]], [[Benelli]], [[Cena]].
Il [[25 luglio]] [[1903]] [[Luigi Fabbri]] e [[Pietro Gori]] fondano la rivista quindicinale ''Il Pensiero'', il cui sottotitolo è «'''Rivista quindicinale di Sociologia, Arte e Letteratura'''», e sino alla sua chiusura, il [[16 agosto]] [[1911]] (nel [[1912]] uscirà un numero unico straordinario dedicato a [[Kropotkin]] nel quale [[Luigi Fabbri|Fabbri]] figura come direttore), si impegnerà nella propaganda interna ed esterna al movimento anarchico, affrontando con cognizione di causa i temi più disparati: dalle problematiche sociali ai problemi sindacali, dalla poesia alla letteratura, all'arte. Collaboratori della rivista, oltre alle principali figure anarchiche (da [[Malatesta]] a [[Kropotkin]], [[Sébastien Faure]], [[Élisée Reclus]], [[Luigi Bertoni]], [[Ricardo Mella]]) vi figurano anche nomi della scapigliatura romana quali [[Luini]], [[Scarpelli]], [[Lucatelli]], [[Agresti]], [[Benelli]], [[Cena]].


== Collegamenti esterni ==
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