Il Martello: differenze tra le versioni

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Da rilevare ancora la presenza, fra i collaboratori, di [[Errico Malatesta]], di cui il 1° numero de ''Il Martello'' ([[29 luglio]]) pubblicava una lunga lettera <ref>Accessibile anche nella riproduzione che ne ha fatto la rivista ''Studi Sociali'' (Montevideo), del 4 dicembre 1933, sotto il titolo ''Quando la sinistra andò al potere in Italia''.</ref> a proposito degli arresti degli [[internazionalisti]] ordinati dal “ministero riparatore”.
Da rilevare ancora la presenza, fra i collaboratori, di [[Errico Malatesta]], di cui il 1° numero de ''Il Martello'' ([[29 luglio]]) pubblicava una lunga lettera <ref>Accessibile anche nella riproduzione che ne ha fatto la rivista ''Studi Sociali'' (Montevideo), del 4 dicembre 1933, sotto il titolo ''Quando la sinistra andò al potere in Italia''.</ref> a proposito degli arresti degli [[internazionalisti]] ordinati dal “ministero riparatore”.


Sotto la direzione di quel [[Napoleone Papini]] che un anno più tardi sarà fra i componenti della [[Banda del Matese]], ''Il Martello'' visse in tutto tredici numeri, fino al [[26 novembre]]. Meno di un mese dopo la sua cessazione, il [[13 dicembre]] [[1876]], una circolare a stampa <ref>Bologna, tipografia Azzoguidi.</ref>, firmata “per la redazione”, da [[Andrea Costa]], [[Augusto Casalini]] e [[Alceste Faggioli]], annunciava «A tutte le Sezioni e Nuclei della Federazione Italiana dell'[[AIT|A.I.L.]]» che «per accordi presi con la vecchia redazione, ''Il Martello'', che si pubblicava prima a Fabriano, e poi a Jesi, sarà d'ora in avanti pubblicato a Bologna, e il 6 del prossimo gennaio uscirà il primo numero della nuova serie». <ref>Cfr. ''Movimento Operaio'', maggio-giugno 1952, p. 490.</ref> Della serie bolognese, sotto la direzione di [[Andrea Costa]], uscirono ancora 11 numeri, fino al [[18 marzo]] [[1877]] (pi+ un supplemento in data [[25 gennaio]] [[1877]]).
Sotto la direzione di quel [[Napoleone Papini]] che un anno più tardi sarà fra i componenti della [[Banda del Matese]], ''Il Martello'' visse in tutto tredici numeri, fino al [[26 novembre]]. Meno di un mese dopo la sua cessazione, il [[13 dicembre]] [[1876]], una circolare a stampa <ref>Bologna, tipografia Azzoguidi.</ref>, firmata “per la redazione”, da [[Andrea Costa]], [[Augusto Casalini]] e [[Alceste Faggioli]], annunciava «A tutte le Sezioni e Nuclei della Federazione Italiana dell'[[AIT|A.I.L.]]» che «per accordi presi con la vecchia redazione, ''Il Martello'', che si pubblicava prima a Fabriano, e poi a Jesi, sarà d'ora in avanti pubblicato a Bologna, e il 6 del prossimo gennaio uscirà il primo numero della nuova serie». <ref>Cfr. ''Movimento Operaio'', maggio-giugno 1952, p. 490.</ref> Della serie bolognese, sotto la direzione di [[Andrea Costa]], uscirono ancora 11 numeri, fino al [[18 marzo]] [[1877]] (più un supplemento in data [[25 gennaio]] [[1877]]).


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