Il Libertario: differenze tra le versioni

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[[File:Lipari 1927.jpg|thumb|left|200px|[[Zelmira Peroni]] e [[Pasquale Binazzi]] (i primi due a sinistra) nel confino di Lipari nel 1927]]
[[File:Lipari 1927.jpg|thumb|left|200px|[[Zelmira Peroni]] e [[Pasquale Binazzi]] (i primi due a sinistra) nel confino di Lipari nel 1927]]
«Il Libertario» fu per [[Pasquale Binazzi]] e il suo entourage il mezzo più efficace per diffondere le idee libertarie, che naturalmente erano invise allo [[Stato]] italiano. Non a caso già il [[30 maggio]] [[1917]] la [[stampa anarchica|rivista]] fu sospesa dalle [[autorità]] militari e nel dicembre seguente Binazzi venne fermato con la sua compagna [[Zelmira Peroni]] ed inviato nella colonia penitenziaria di Lipari. Liberato nel gennaio [[1919]], riprese la pubblicazione del [[stampa anarchica|giornale]], che però fu resa difficoltosa dall'avvento dello [[Fascismo|squadrismo fascista]]. Il [[29 ottobre]] [[1922]] la sede del Libertario fu completamente distrutta e la ripresa delle attività fu enormemente difficile. Proprio a causa del [[Fascismo|fascismo]] la pubblicazione de «Il Libertario» fu portato avanti con enormi difficoltà sino al [[1926]], quando il [[Fascismo|regime fascista]] ne impose la chiusura definitiva, condannando la coppia a cinque anni di confino, ridotti poi a due.
«Il Libertario» fu per [[Pasquale Binazzi]] e il suo entourage il mezzo più efficace per diffondere le idee libertarie, che naturalmente erano invise allo [[Stato]] italiano. Non a caso già il [[30 maggio]] [[1917]] la [[stampa anarchica|rivista]] fu sospesa dalle [[autorità]] militari e nel dicembre seguente Binazzi venne fermato con la sua compagna [[Zelmira Peroni]] ed inviato nella colonia penitenziaria di Lipari. Liberato nel gennaio [[1919]], riprese la pubblicazione del [[stampa anarchica|giornale]], che però fu resa difficoltosa dall'avvento dello [[Fascismo|squadrismo fascista]]. Il [[29 ottobre]] [[1922]] la sede del Libertario fu completamente distrutta e la ripresa delle attività fu enormemente difficile. Proprio a causa del [[Fascismo|fascismo]] la pubblicazione de «Il Libertario» fu portato avanti con enormi difficoltà sino al [[1926]], quando il [[Fascismo|regime fascista]] ne impose la chiusura definitiva, condannando la coppia a cinque anni di confino, ridotti poi a due.
Sono disponibili nell'Archivio della Famiglia di [[Camillo Berneri]] <ref>[http://archive.is/Fe28 Raccolta periodici presso Archivio della Famiglia Berneri] </ref> numerose raccolte della rivista, le quali, assieme ad altre curate da [[Aurelio Chessa]], costituiscono una fonte fondamentale per gli studi del periodo storico e gli studi di ricostruzione dello sviluppo dell'[[anarchismo italiano]] portato avanti in gran parte dallo stesso [[Aurelio Chessa]] <ref> [http://www.mercatiesplosivi.com/famber.html  ARCHIVIO FAMIGLIA Camillo Berneri - AURELIO CHESSA la famiglia di [[Camillo Berneri]] farà aggiungere il nome [[Aurelio Chessa]] all'archivio [[Camillo Berneri]]] </ref> <ref> La raccolta completa anche nella biblioteca [[Ubaldo Mazzini]] della Spezia.</ref>.
Sono disponibili nell'Archivio della Famiglia di [[Camillo Berneri]] <ref>[http://archive.is/Fe28 Raccolta periodici presso Archivio della Famiglia Berneri] </ref> numerose raccolte della rivista, le quali, assieme ad altre curate da [[Aurelio Chessa]], costituiscono una fonte fondamentale per gli studi del periodo storico e gli studi di ricostruzione dello sviluppo dell'[[anarchismo italiano]] portato avanti in gran parte dallo stesso [[Aurelio Chessa]] <ref> [http://www.mercatiesplosivi.com/famber.html  ARCHIVIO FAMIGLIA Camillo Berneri - Aurelio Chessala], famiglia di [[Camillo Berneri]] farà aggiungere il nome [[Aurelio Chessa]] all'archivio [[Camillo Berneri]]</ref> <ref> La raccolta completa anche nella biblioteca [[Ubaldo Mazzini]] della Spezia.</ref>.


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