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Ida Mett si schiera apertamente con la corrente [[anarco-comunismo|comunista-anarchica]], collaborando attivamente, insieme agli altri anarchici russi in esilio in [[Francia]], alla stesura della [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici|Piattaforma comunista anarchica]], pubblicata a partire dal giugno [[1926]] in [[Dielo Trouda]], che sarà seguita da una vivace polemica nell'ambito del movimento libertario internazionale: nell'aprile [[1927]] una risposta alla [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici|piattaforma]] è infatti firmata da [[Sobol]], [[Fléchine]], [[Voline]], [[Schwartz]], [[Mollie Steimer]] e altri. Tutti accuseranno gli anarchici piattaformisti di introdurre germi bolscevichi nell'ambito del pensiero anarchico. | Ida Mett si schiera apertamente con la corrente [[anarco-comunismo|comunista-anarchica]], collaborando attivamente, insieme agli altri anarchici russi in esilio in [[Francia]], alla stesura della [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici|Piattaforma comunista anarchica]], pubblicata a partire dal giugno [[1926]] in [[Dielo Trouda]], che sarà seguita da una vivace polemica nell'ambito del movimento libertario internazionale: nell'aprile [[1927]] una risposta alla [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici|piattaforma]] è infatti firmata da [[Sobol]], [[Fléchine]], [[Voline]], [[Schwartz]], [[Mollie Steimer]] e altri. Tutti accuseranno gli anarchici piattaformisti di introdurre germi bolscevichi nell'ambito del pensiero anarchico. | ||
Nel [[1928]] è esclusa dal gruppo degli anarchici esiliati; secondo Maitron ciò sarebbe dovuto a «pratica religiosa»: la sua colpa | Nel [[1928]] è esclusa dal gruppo degli anarchici esiliati; secondo Maitron ciò sarebbe dovuto a «pratica religiosa»: la sua "colpa" sarebbe quella di aver acceso una candela alla morte del padre, seguendo l'abitudine e la tradizione ebrea. | ||
Nello stesso | Nello stesso anno è espulsa anche dalla [[Francia]] insieme al suo compagno di vita Nicolas. Entrambi si fermano allora a Liegi, in [[Belgio]], dove Ida riprende ancora gli studi in [[medicina sociale|medicina]], pur continuando la frequentazione dei circoli anarchici locali nei quali incontra numerosi anarchici spagnoli che si trovavano in [[Belgio]] in quel periodo: tra questi, [[Francisco Ascaso]] e [[Buenaventura Durruti]]. Terminati gli studi in [[medicina sociale|medicina]] nel [[1930]], l'anno seguente, in occasione della proclamazione della repubblica spagnola, la coppia Mett-Lazarevitch parte per la penisola iberica, assistendo e partecipando a diverse manifestazioni e sommosse, di cui Nicolas farà resoconto e analisi nel [[stampa anarchica|giornale]] «La Révolution Prolétarienne» (La Rivoluzione Proletaria). Di ritorno in [[Belgio]], Mett inizia a lavorare presso una ditta farmaceutica, proseguendo al contempo l'attivismo anarchico: dopo la sua partecipazione ad una manifestazione contro la guerra a Bruxelles viene perseguita dalla "[[giustizia sociale|giustizia]]" belga insieme al compagno e a due militanti [[comunismo|comunisti]] belgi. Il [[10 novembre]] [[1934]] il tribunale correttivo di Bruxelles la condanna a 15 giorni di [[carcere|prigione]] con la condizionale e ad una multa di 420 franchi. | ||
===La denuncia dello stalinismo=== | ===La denuncia dello stalinismo=== |