Iconoclastia: differenze tra le versioni

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: «Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, 6 ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi». (Esodo 20,4)
: «Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, 6 ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi». (Esodo 20,4)


La proibizione di riprodurre immagini è un'interdizione fatta risalire quindi a Mosè stesso. Il popolo ebraico però diventò monoteista e iconoclasta solo dopo il ritorno dall'’esilio di Babilonia nel VI secolo; lo stesso [[cristianesimo]], nonostante l'espresso divieto, produsse rapidamente le immagini, che chiamavano icone. L'Iconoclastia è quindi esistita fin dall'antichità  e la riprova sta anche nel fatto che nell'Egitto dei faraoni non era raro vedere statue dei faraoni divinizzati distrutte dai loro successori (ad esempio, la distruzione delle statue di Hatshepsut dal suo successore Thutmose III).
La proibizione di riprodurre immagini è un'interdizione fatta risalire quindi a Mosè stesso. Il popolo ebraico però diventò monoteista e iconoclasta solo dopo il ritorno dall''esilio di Babilonia nel VI secolo; lo stesso [[cristianesimo]], nonostante l'espresso divieto, produsse rapidamente le immagini, che chiamavano icone. L'Iconoclastia è quindi esistita fin dall'antichità  e la riprova sta anche nel fatto che nell'Egitto dei faraoni non era raro vedere statue dei faraoni divinizzati distrutte dai loro successori (ad esempio, la distruzione delle statue di Hatshepsut dal suo successore Thutmose III).


Storicamente si individua l'iconoclastia come movimento religioso, quella sviluppata a Bisanzio tra l'VIII e il IX secolo, che considerava idolatrico il culto delle immagini sacre (Cristo, la Vergine, i santi)  riprovevole  e quindi ne predicava la loro distruzione.  
Storicamente si individua l'iconoclastia come movimento religioso, quella sviluppata a Bisanzio tra l'VIII e il IX secolo, che considerava idolatrico il culto delle immagini sacre (Cristo, la Vergine, i santi)  riprovevole  e quindi ne predicava la loro distruzione.  
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